E’ con vero entusiasmo che ho accolto l’appello-invito realizzato questa estate dal movimento giovanile di Forza Italia. Un movimento del quale mi onoro di far parte, nonostante tutto.
Ho fatto questa premessa perché è da tanto tempo che nel mio piccolo cerco di spronare i ragazzi della mia età e quelli più giovani ad un impegno diverso, che non può esaurirsi nel numero di voti portati, nelle conoscenze più o meno prestigiose, nel sostegno di qualche politico “adulto” che li ha “spinti” a ricoprire delle cariche a vario titolo all’interno del partito. La carica fine a se stessa non porta da nessuna parte. Almeno io parlo in termini umani, di formazione, che prescindono da una grigia e squallida carriera di promozioni telecomandate dalla buona stella, o meno, dei propri referenti. Mi sono sempre chiesto cosa stavo a fare in un movimento giovanile, quello di Forza Italia in Campania, nel quale vi sono ragazzi passivi ad ogni iniziativa concreta, indifferenti, non motivati. Attaccare manifestini per contrastare la disinformazione fatta dagli avversari politici o da certi sindacati che hanno “imbrattato” i muri delle nostre strade con un cumulo di falsità, attacchi demagogici e ipocriti? Non se ne parla proprio. Fare un ciclostilato da distribuire nelle scuole per informare ed offrire un punto di riferimento a tutti quei ragazzi che rifiutano il “monopolio” dei giovani di sinistra? Manco per sogno. E così via. Mi sono sempre chiesto cosa questi ragazzi pensano debba concretizzarsi il loro impegno politico, soprattutto quando hanno “accettato” di ricoprire in un modo o in un altro una carica politica, per quanto piccola possa essere.
Bisogna mostrare un grosso senso di responsabilità e di autocritica nell’ammettere queste cose. E credo che se ne siano resi conto anche i vertici se oggi siamo arrivati a lanciare dei messaggi di questo tipo: «Cercasi ragazzi e ragazze con forte senso di libertà e voglia di partecipazione attiva alla società e alla politica. No estremisti, no perditempo». Un linguaggio diretto, inconsueto per la politica, ma un linguaggio che mi piace. Spero che non ci si fermi ad annunci pubblicitari, come se dovessimo vendere qualcosa (in questo caso una tessera, una sottoscrizione), ma di essere in presenza di un messaggio carico di “contenuti”, di impegno vero e serio.
E già, perché nei manifesti affissi per il reclutamento delle nuove leve, c’è una promessa gravosa, importante: «offresi occasione per essere protagonisti del cambiamento, condivisione di idee e progetti, impegno e passione politica». Non è roba da poco, soprattutto perché fino ad oggi il contributo della base ha lasciato molto a desiderare da questo punto di vista e spesso si sono smarriti i valori liberali che dovrebbero essere alla base di Forza Italia.