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    Il Giornale
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    "Il Giornale" 20 gennaio 2003/ Intervista a Giorgio La Malfa

    "Berlusconi salva l'Italia dal caos"

    "Senza di lui la destra farebbe la fine di questa sinistra: ingovernabile e incapace di governare"

    di Giancarlo Perna

    Entrando da Giorgio La Malfa nello studio della commissione Finanze della Camera, mi colpisce il quadro di caccia alle sue spalle. Tre cani che sbranano un cinghiale. Col senno di poi, una premonizione dello stato d'animo dell'intervistato. L'ho trovato di una franchezza feroce che non gli conoscevo.

    La Malfa non è il tipo da convenevoli. Due sorrisi in croce, poi sediamo e in attesa di entrare nel vivo si parla di robetta. Così gli dico con la massima gentilezza: "Quindici anni fa, lei era molto più in vista. Ha fatto il suo tempo?". "Anche la politica ha fatto il suo tempo per me. Ho meno voglia e meno ardore", dice La Malfa e poteva finire lì. Invece è solo l'inizio di un flusso inarrestabile, alla faccia dell'ardore perduto. Sentite che roba. "Veda Perna, io sono stato colpito dallo scontro di Tangentopoli. Nella volontà distruttrice dell'opinione pubblica, in cui si è inserita la magistratura, i partiti politici sono stati schiacciati e anche il mio partito, il Pri, è finito nel tritasassi. Mi sono dato l'obiettivo di non farlo distruggere. Questo è il mio compito da dieci anni", dice. "Ne valeva poi la pena?", dico, approfittando dell'attimo in cui rifiata. "Non credo che un Paese si possa governare senza strutture intermedie. Vedo con angoscia lo smantellamento dei partiti di sinistra, i mille rivoli dei girotondi e del cofferatismo. Se vinceranno, come faranno poi a governare? Senza strutture, senza leader, con i capi sbeffeggiati? Spero solo che non vincano e non governino. Silvio Berlusconi è uno degli elementi che impediscono il caos in Italia", dice e respira di nuovo. "In che senso?", mi infilo. "Se oltre al caos della sinistra, ci fosse anche quello della destra, sarebbe la fine e il Paese cadrebbe nell'avventura. Almeno, Berlusconi tiene in piedi metà del sistema e garantisce una regola", dice.

    "Che ruolo ha svolto la magistratura in questa faccenda?", dico. "La magistratura si è divertita. Si è compiaciuta del potere mediatico, di essere esaltata sui giornali e tv. Ha goduto di mettere alla berlina il potere politico. Per capire la furia iconoclasta che c'era, basta pensare che il simbolo di Mani Pulite non è stato un grande magistrato colto. Ma una persona rozza come Antonio Di Pietro, il più incolto dei magistrati", dice. "I tribunali anziché migliorare il Paese…". Provo a dire. "Hanno buttato il bambino con l'acqua sporca", anticipa lui. "Non sarà che è scottato dalla sua condanna per violazione della legge sul finanziamento dei partiti?", insinuo. "Alcuni mesi con la condizionale. Ma le assicuro che non è questo. Mentre gli altri segretari di partito, scaricavano le colpe sugli amministratori, io sono l'unico che ha detto ai giudici: "Sapevo tutto. Chi non sapeva era il tesoriere. Io gli giravo i contributi, dicendogli che erano riservati". Così ho fatto", dice. "Virtuoso gentiluomo", lo blandisco per arginarlo. E aggiungo: "Ricordo che negli anni '70, in circostanze analoghe suo padre, Ugo, si assunse pure lui ogni responsabilità". "Siamo fatti così", dice La Malfa jr, calmandosi al ricordo. Allora dico: "Ora procediamo con ordine, per non scombiccherare del tutto l'intervista. "Sono qui", dice lui. I cani del quadro si immobilizzano con sollievo del cinghiale, ma pronti a riazzannare.

    Lei ha conosciuto i Craxi e i De Mita dei tempi d'oro. Gli attuali leader sono paragonabili?

    "L'unico grosso è Berlusconi. Anche Umberto Bossi è una personalità politica".

    A sinistra?

    "Massimo D'Alema. E' una personalità politica sconfitta, ma di rilievo. Ha commesso due errori fatali: fare il presidente del Consiglio e della Commissione per le riforme".

    Cioè le cose principali che ha fatto. Se sono stati errori, perché lo promuove?

    "Vede e capisce i problemi del Paese. Ma all'atto pratico, si arena. Di lui si potrebbe dire: è uno che vede lontano, se non ci fosse di mezzo lui stesso".

    Girotondi e varie: salutare ebollizione o inizio della fine della Sinistra?

    "Mobilita elettori che si erano disamorati. Nel nostro sistema, più c'è cacofonia, più si ha successo. Ma poi, bisogna governare. Dissonanze ci sono anche a destra. Io e Bossi, per esempio. Ma la Destra ha trovato un uomo che le domina".

    Se Berlusconi si ritirasse due anni in convento?

    "La Destra finirebbe come la Sinistra, nella peste".

    Sergio Cofferati?

    "Mi sembra Mario Segni. Grande stagione di popolarità ingiustificata, seguita da un silenzio giustificatissimo".

    Nanni Moretti e Cofferati tifano per Rosy Bindi al Quirinale. Da brividi?

    "A me Rosy è simpatica. E' più autentica di Cofferati. Una coerente cattolica dossettiana. Non è il mio mondo, certo. Ma lei è dignitosissima".

    Da inveterato mangiapreti ottocentesco, quando il Papa andò a Montecitorio, lei si assentò apposta.

    "Non per il Papa. Per lo spettacolo di tutta la Repubblica ai piedi del Papa. Avevo anche previsto: lo applaudiranno e non faranno quello che chiede. Infatti, quelli che più si sbracciavano sono ora i più contrari all'indulto".

    Cacciò un prete che benediceva la salma di suo padre esposta a Palazzo Chigi.

    "Era un vescovo e arrivò con un fotografo. Pensi lei! Senza salutarmi, si avventò su mio padre. Mi limitai ad andarmene".

    Fu acerrimo nemico di Bettino Craxi. Lo rimpiange?

    "L'ho rivalutato umanamente. Duro e coraggioso. Riconosco che, nel giudizio negativo che dava dell'allora Pci, aveva ragione. Gli rimproveravo di non aver rotto con la Dc di Andreotti e aperto al Pci di cui sarebbe diventato il leader. Ma vista la faziosità dei comunisti. E ancora oggi degli ex, ebbe ragione lui a non tentare".

    Si sdilinquiva per Ciriaco De Mita. Che ne pensa oggi?

    "La mia idea di De Mita resta positiva. E' un uomo di qualità politica. Ma ora nel Ppi e nell'Ulivo sta in una compagnia che non è la sua".

    Ancora pochi anni fa, sparava a zero su Berlusconi.

    "Sparato a zero, mai. Comunque, correggo il mio giudizio negativo. Berlusconi mi dà l'impressione di avere una enorme voglia di fare bene. Porta una freschezza che ritempra la vita italiana. Se non ci fosse lui, chi governerebbe questo povero Paese? Se avrà o no successo, il bilancio si farà dopo.

    "Te ne pentirai", le disse Indro Montanelli, antico amico della sua famiglia, quando gli confidò che passava col Berlusca.

    "Se ne dispiacque, ma capì che ero costretto dall'atteggiamento della sinistra. Io non me me ne sono mai pentito".

    Conflitto di interessi: il premier ha effettivamente sfruttato la carica, per sé, le aziende, gli amici?

    "Non che io sappia. Non nelle cose visibili".

    Le leggi giudiziarie di Berlusconi sono utili a tutti o solo al premier?

    "Sono degli sbagli. Non ho votato né Cirami, né rogatorie. Anche la riforma più radicale della Giustizia, compresa la separazione delle carriere, era meglio. Ogni provvedimento singolo ci indebolisce.

    Perché?

    "Pensi se ora la Cassazione dicesse che, nonostante la Cirami, il processo resta a Milano. Che indebolimento!".

    Le piace la politica economica del governo?

    "I governi non contano più. Le grandi manovre sono a Francoforte e Bruxelles. Ho detto prima di Prodi che il patto di stabilità, è stupido. Qui non si capisce più chi fa la politica economica".

    Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, bravo o incapace?

    "Quello che posso dire, è che non lo invidio. Il suo è un mestieraccio. Pover'uomo, ha un carico tremendo e lo porta".

    E' considerato arrogante e antipatico.

    "I ministri del Tesoro simpatici, sono quelli che poi lasciano debiti".

    Da economista, che ci aspetta nei prossimi 12 mesi?

    "Non vedo segni di ripresa, neanche negli Usa. E l'Europa, che non ha una sede dove farew una propria politica, è a rimorchio dell'America".

    Berlusconi è all'altezza?

    "Solo il tempo lo dirà. E' stato troppo distratto dagli Esteri. Deve tornare molto più all'Italia".

    Qual è il miglior ministro?

    (Silenzio e risolini)

    Allora?

    "Mesi fa, le avrei risposto. Scajola ( ex ministro, ndr)".

    Si parla di tornare al sistema proporzionale.

    "Vorrei che si desse più importanza a Parlamento e partiti. Qui, si rischia di dare troppo peso al governo. La vita di un Paese non è solo governabilità. E' dialogo e contrappesi. Se no, la società finisce nei girotondi".

    Crisi Fiat?

    "Ci capisco più nulla. So solo che l'auto resta in Italia, se gli Agnelli restano nell'auto. Vada pure per l'ingresso di Colaninno, ma con gli Agnelli al centro".

    Ce l'ha col governatore di Bankitalia?

    "Su Antonio Fazio. Il mio giudizio è peggiorato. Mi sfugge il perché entri così pesantemente nelle vicende bancarie. Non dico che si annoi. Ma sembra che, sfaccendato della politica monetaria, passata all'UE, si sfoghi con le banche. Anziché l'arbitro, vedo arbitrarietà. E qualche vezzeggiamento di troppo, per esempio per il Banco di Roma".

    Ha votato contro il rientro dei Savoia. E' per l'assurdità dell'esilio?

    "Sembrava che dovessero morire se non rientravano e che hanno fatto? Hanno preso l'aereo e sono andati dal Papa".

    Grazia a Sofri o Priebke?

    "Sofri".

    Priebke a 90 anni. I fatti sono di 60 anni fa.

    "Nella mia formazione, contano enormemente antisemitismo e Fosse Ardeatine. Ho riletto 16 ottobre 1943 di Giacomo Debenedetti sulla razzia nazista nel ghetto di Roma. Sono passati 60 anni, ma avevo le lacrime agli occhi".

  2. #12
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    ribadisco che l'immagine di berlusconi salvatore della dialettica democratica e delle sorte della democrazia è veramente originale.Berlusconi come linea maginot delle sorti della sinistra. rischio: se berlusconi non ci fosse la normalità del sistema politico si ricostituirebbe subito e la disfatta della destra favorirebbe anche un ulteriore confronto libero a sinistra, sicuramente emergerebbero forze più moderate in entrambi gli schieramenti.
    Che dire?difficile sopportare il disastro cui ci consegnano destra e sinistra per le loro pochezze di bassa rincorsa al potere,ma essere le mosche cocchiere di questa situazione risulta veramente il limite del masochismo politico.
    Avendo poi sentito personalmente il giudizio di La Malfa sul governo e su berlusconi al seminario sulle riforme costituzionali spero che Perna abbia capito o riferito male.
    widmer valbonesi

  3. #13
    Garibaldi
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    A me sembra, quello che fa GLM, un discorso reale e pratico ?!?!!?
    Del tipo questa e' la minestra che ci passa il convento !?!?
    Prendere o lasciare !!
    E se la minestra e' questa, riscaldata e indigesta, pero' quella della sinistra populista e' un beverone brodaglioso inmangiabile ?!?!?!!?!?
    Quindi non infierirei su GLM cosi' , la realta' purtroppo supera la fantasia di come noi vorremmo che andassero le cose sia a destra che a sinistra ?!?!?!?
    Eppoi mica poteva parlare doi corda in casa dell'impiccato !!!!!!!!!!!!11
    Ha tenuto conto del bacino di utenza di quelli che leggono IL GIORNALE che non sono tutti amanti di bertinotti!!!!!

  4. #14
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    caro garibaldi noi non possiamo sempre dare un giudizio comparato, perchè rischiamo di non essere autonomi, voglio dire che se devo dare un giudizio su Berlusconi non posso dire è il toccasana perchè la sinistra è peggio.
    Oppure la sinistra è arretrata, girotondina massimalista però il pericolo Berlusconi è talmente grande che devo stare dall'altra parte.
    Un repubblicano dovrebbe dare giudizi di merito in assoluta libertà, solo così si può preservare un ruolo credibile di forza critica.
    Infine , non possiamo avere un pensiero giornaliero che tiene conto dei lettori a cui si rivolge, come suggerisci tu ma una coerenza di fondo modulata sugli interessi generali del paese e io dico anche del nostro partito.
    per quel che mi riguarda non ho poi nulla nei confronti di glm che non sia il frutto di un mio modo di vedere le cose , pronto , come ho fatto spesso a riconoscere la giustezza di sue impostazioni quando le condivido.
    widmer valbonesi

  5. #15
    Garibaldi
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    Predefinito

    Originally posted by nuvolarossa

    Berlusconi è all'altezza?
    "Solo il tempo lo dirà. E' stato troppo distratto dagli Esteri. Deve tornare molto più all'Italia".
    ----------------------------
    non mi sembra che dica che berlusconi e' un TOCCASANA !!!
    Sul resto che dici sono con te !!!!

  6. #16
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    Predefinito come ho letto l'intervista di glm

    non mi sembra che La Malfa dica: la sinistra è tremenda Berlusconi è meglio. Piuttosto dice che la destra equivale alla sinistra e che solo Berlusconi impedisce questa confusione del campo in cui lega ed an sono le forze principali o per lo meno ne rappresenta un argine. Il giudizio sul governo non è positivo ed il fatto che Berlusconi sia un punto di riferimento certo, rispetto a, che so, Rutelli, piuttosto che un altro, è alla base della scelta fatta nel congresso di Bari per una maggiore stabilità politica e anche maggiore possibilità dell'opinione pubblica di farsi un'idea su chi ha la responsabilità della guida del Paese.
    Berlusconi ha portato la Lega ad una posizione di maggiore moderazione e An persino ad un ruolo politico subordinato. Dubito che senza di lui questi due partiti avrebbero tenuto un tale passo. Può darsi però che un domani senza Berlusconi un'alleanza più omogenea si possa articolare senza essere schiacciata dal leghismo e da An che stanno perdendo molto appeal nella loro rassegnazione a Berlusconi. Tant'è che Bossi mi pare scalpiti.

  7. #17
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    Ancora pochi anni fa, sparava a zero su Berlusconi.

    "Sparato a zero, mai. Comunque, correggo il mio giudizio negativo. Berlusconi mi dà l'impressione di avere una enorme voglia di fare bene. Porta una freschezza che ritempra la vita italiana. Se non ci fosse lui, chi governerebbe questo povero Paese? Se avrà o no successo, il bilancio si farà dopo.

    Sparato a zero mai: Campo dei Fiori a Roma, remember???Che è stato, un colpo di sole come Segni?? Se il problema è tutto lì gli compro un cappello
    Freschezza che rutempra la vita italiana: questa poteva evitarla benissimo, nessuno gli chiedeva di essere più schifano di schifani.
    Se non ci fosse lui, chi governerebbe questo povero paese???

    saluti
    echiesa

  8. #18
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    Originally posted by Garibaldi
    Eppoi mica poteva parlare doi corda in casa dell'impiccato !!!!!!!!!!!!
    Ha tenuto conto del bacino di utenza di quelli che leggono IL GIORNALE che non sono tutti amanti di bertinotti!!!!!
    è amaro, ma penso abbia ragione Garibaldi.
    Oppure, per quanto sia amaro, voglio pensarlo.
    Meglio prostituito che .... che .... (diciamo confuso)

  9. #19
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    Predefinito fossi un esponente della minoranza

    mi accontenterei della rabbia che monta nel governo per l'intervista del presidente del mio partito che praticamente ritiene il migliore della compagine dell'esecutivo uno che si è dimesso quasi un anno fa!

  10. #20
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    ha dovuto incensare il capo per poter sparare sui dipendenti?

 

 
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