Qualche tempo addietro (dai post del vecchio e glorioso “Padania Indipendente”) avevo pubblicamente espresso la convinzione che il futuro della Padania stava nella cosiddetta “via culturale”. Ricordo bene anche il dibattito che ne seguì e la comunanza quasi totale dei forumisti nel pensare che ciò che ci rimaneva da fare era “il risveglio culturale ed identitario dei Padani”, partendo dalla triste considerazione che oramai la politica non poteva più nulla (o nulla voleva fare) in primis per la scelta Indipendentista.
Bene, oggi sono di nuovo qui a spronare tutti noi a collaborare attivamente sia con le associazioni già costituite (Terra Insubre, La Libera Compagnia Padana, Raixe Venete, ecc) sia creandone delle nuove specie a livello comunale “di paese”…perché è proprio stando più vicini ai nostri concittadini Padani che si capiscono e si riescono ad interpretarne meglio i bisogni e le necessità.
Per chi di noi è anche impegnato in politica come consigliere comunale, e quindi a più stretto contatto col territorio, è ASSOLUTAMENTE necessario l’impegno nell’agire “nel modo più PADANO possibile”: ogni delibera, mozione, interrogazione deve essere vista come strumento di formazione culturale ed identitaria.
Non so se mi sono spiegato: le armi, ne sono cosciente, sono quelle che sono…ciò che ci vuole è la forza e la costanza, indipendentemente dal momento politico che stiamo vivendo.
Back to the roots, mi viene da urlare…a qualsiasi costo.