buongiorno mustang!
ben rivisto!
credevo non scrivessi più. ed invece ti sei rifatto vivo. bene bene...poi ci risentiamo.
a presto
buongiorno mustang!
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credevo non scrivessi più. ed invece ti sei rifatto vivo. bene bene...poi ci risentiamo.
a presto
buongiorno mustang!
ben rivisto!
credevo non scrivessi più. ed invece ti sei rifatto vivo. bene bene...poi ci risentiamo.
a presto
...l'avviso di garanzia?
Ti rendi conto di quanto sia ridicolo il tono che usi?
mustang
...l'avviso di garanzia?
Ti rendi conto di quanto sia ridicolo il tono che usi?
mustang
Evidentemente Repubblica può: volete sapere cosa si son detti il Capo dello Stato e quello del governo durante i loro incontri istituzionali? Leggete Repubblica, e saprete i retroscena ricostruiti dall’inviato. Con frasi virgolettate, egli informa infatti che Ciampi considera incostituzionale la legge Cirami e si appresta a rinviarla alle Camere senza firmarla se non verrà modificata. Siccome non è la prima volta, e non sarà l’ultima, che dalla parte ulivista spirano sentimenti di speranza su improbabili interventi del Quirinale, ora gli si mettono anche le parole in bocca. Accadde suppergiù con la legge sulla rogatorie e sul falso in bilancio, poi regolarmente promulgate regolarmente, con iter parlamentari nei quali i suggerimenti vennero tenuti in debito conto. (questo conferma non solo la validità delle leggi contestate dal centrosinistra, ma pure il gradimento avute dal Quirinale).
Si può intitolare “Ciampi avverte: la Cirami cambi o non la firmerò?”, senza spiegare che si tratta di una libera e fantasiosa ricostruzione e non di una notizia verificata e verificabile?
Tralasciando le questioni di deontologia, sempre valevoli per l’altra parte della barricata, è fastidiosa la mancanza di rispetto per l’autonomia e la capacità di giudizio del Presidente della Repubblica.
Leggiamo: Titolo:”L’autunno caldo del capo dello Stato”; Giannini racconta “ il delicato faccia a faccia” tra Carlo Azeglio Ciampi e Silvio Berlusconi sui temi della giustizia e sulla legge Cirami. Ciampi avrebbe detto:”Così com’è questo provvedimento è incostituzionale”. Berlusconi avrebbe risposto:”Modifichiamo pure quella norma, ma la sostanza deve rimanere…”. Giannini non dice al lettore(“che non può essere trattato così”, diceva l’altro eri Michele Santoro) qual è la sua fonte. Ha parlato con Ciampi? Con il suo portavoce? Con Berlusconi? C’era anche lui? Chi gliele ha dette queste cose?
Non si sa, non lo dice, e lascia intendere che lì, nello Studio della Vetrata, c’era anche lui.
Rileggiamo la frase di Santoro:”il lettore “non può essere trattato così”. Perbacco, il Michele Sciuscià ha ragione.
Ebbene: Ciampi non assomiglia neppure lontanamente al presidente assente e connivente di cui scrisse Tabucchi sull’Unità.
Ha una ampia visione dell’unità nazionale, che altamente rappresenta, a pieno titolo, dopo l'enorme consenso rovesciatosi sul suo nome, e alla luce dell’ultimo messaggio alle Camere non manca di far presente e di fa pesare il suo punto di vista. Lo ha fatto per l’euro, per la tenuta dei conti pubblici, della riaffermazione della solidarietà occidentale, nel contrastare ogni tendenza a rendere irrecuperabili le lacerazioni politiche e tra istituzioni.
Non ha bisogno né di suggeritori né di giornalisti che gli scrivano i copioni.
saluti
Evidentemente Repubblica può: volete sapere cosa si son detti il Capo dello Stato e quello del governo durante i loro incontri istituzionali? Leggete Repubblica, e saprete i retroscena ricostruiti dall’inviato. Con frasi virgolettate, egli informa infatti che Ciampi considera incostituzionale la legge Cirami e si appresta a rinviarla alle Camere senza firmarla se non verrà modificata. Siccome non è la prima volta, e non sarà l’ultima, che dalla parte ulivista spirano sentimenti di speranza su improbabili interventi del Quirinale, ora gli si mettono anche le parole in bocca. Accadde suppergiù con la legge sulla rogatorie e sul falso in bilancio, poi regolarmente promulgate regolarmente, con iter parlamentari nei quali i suggerimenti vennero tenuti in debito conto. (questo conferma non solo la validità delle leggi contestate dal centrosinistra, ma pure il gradimento avute dal Quirinale).
Si può intitolare “Ciampi avverte: la Cirami cambi o non la firmerò?”, senza spiegare che si tratta di una libera e fantasiosa ricostruzione e non di una notizia verificata e verificabile?
Tralasciando le questioni di deontologia, sempre valevoli per l’altra parte della barricata, è fastidiosa la mancanza di rispetto per l’autonomia e la capacità di giudizio del Presidente della Repubblica.
Leggiamo: Titolo:”L’autunno caldo del capo dello Stato”; Giannini racconta “ il delicato faccia a faccia” tra Carlo Azeglio Ciampi e Silvio Berlusconi sui temi della giustizia e sulla legge Cirami. Ciampi avrebbe detto:”Così com’è questo provvedimento è incostituzionale”. Berlusconi avrebbe risposto:”Modifichiamo pure quella norma, ma la sostanza deve rimanere…”. Giannini non dice al lettore(“che non può essere trattato così”, diceva l’altro eri Michele Santoro) qual è la sua fonte. Ha parlato con Ciampi? Con il suo portavoce? Con Berlusconi? C’era anche lui? Chi gliele ha dette queste cose?
Non si sa, non lo dice, e lascia intendere che lì, nello Studio della Vetrata, c’era anche lui.
Rileggiamo la frase di Santoro:”il lettore “non può essere trattato così”. Perbacco, il Michele Sciuscià ha ragione.
Ebbene: Ciampi non assomiglia neppure lontanamente al presidente assente e connivente di cui scrisse Tabucchi sull’Unità.
Ha una ampia visione dell’unità nazionale, che altamente rappresenta, a pieno titolo, dopo l'enorme consenso rovesciatosi sul suo nome, e alla luce dell’ultimo messaggio alle Camere non manca di far presente e di fa pesare il suo punto di vista. Lo ha fatto per l’euro, per la tenuta dei conti pubblici, della riaffermazione della solidarietà occidentale, nel contrastare ogni tendenza a rendere irrecuperabili le lacerazioni politiche e tra istituzioni.
Non ha bisogno né di suggeritori né di giornalisti che gli scrivano i copioni.
saluti
ok, basta, sei solo fumo e niente arrosto. Come tutti quelli di dx: pronti sempre a diffondere notizie gravissime (prive di fondamento) ma, non appena gli si chiede di circostanziare, niente. Vuoto pneumatico spinto.Originally posted by mustang
...l'avviso di garanzia?
Ti rendi conto di quanto sia ridicolo il tono che usi?
mustang
avvisi fasulli, avvisi fasulli, ma non dici nè chi, nè dove, nè quando.
basta così.
ok, basta, sei solo fumo e niente arrosto. Come tutti quelli di dx: pronti sempre a diffondere notizie gravissime (prive di fondamento) ma, non appena gli si chiede di circostanziare, niente. Vuoto pneumatico spinto.Originally posted by mustang
...l'avviso di garanzia?
Ti rendi conto di quanto sia ridicolo il tono che usi?
mustang
avvisi fasulli, avvisi fasulli, ma non dici nè chi, nè dove, nè quando.
basta così.
Ed infatti Ciampi è dovuto intervenire anche sul ddl Cirami.
E' inutile, senza qualcuno che li guidi i tuoi beniamini non riescono a fare una legge costituzionale e democratica che è una.
Hanno sempre bisogno che Ciampi gli corregga i compitini colla matita rossa.
Eppure son coloro che tengono la libertà in casa a pigione.
Son coloro che han fatto tornare la democrazia in Italia, dopo gli anni bui del bolscevismo.
Dovrebbero sfornare leggi democraticissime ad occhi chiusi.
Invece son sempre li a farsi bacchettare da un ex ministro del centrosinistra.
E il pallone gonfiato di Arcore, tornando dal Quirinale, ne ha sparata un altra delle sue.
Dopo le modifiche richieste da Ciampi, dichiara: "Il ddl Cirami si può emendare. Anche il presidente è d' accordo"
Insomma si è appropriato della paternità delle migliorie, lasciando intendere di esser stato lui a proporle a Ciampi e non viceversa!
Che faccia di bronzo!
Gianni Guelfi
Ed infatti Ciampi è dovuto intervenire anche sul ddl Cirami.
E' inutile, senza qualcuno che li guidi i tuoi beniamini non riescono a fare una legge costituzionale e democratica che è una.
Hanno sempre bisogno che Ciampi gli corregga i compitini colla matita rossa.
Eppure son coloro che tengono la libertà in casa a pigione.
Son coloro che han fatto tornare la democrazia in Italia, dopo gli anni bui del bolscevismo.
Dovrebbero sfornare leggi democraticissime ad occhi chiusi.
Invece son sempre li a farsi bacchettare da un ex ministro del centrosinistra.
E il pallone gonfiato di Arcore, tornando dal Quirinale, ne ha sparata un altra delle sue.
Dopo le modifiche richieste da Ciampi, dichiara: "Il ddl Cirami si può emendare. Anche il presidente è d' accordo"
Insomma si è appropriato della paternità delle migliorie, lasciando intendere di esser stato lui a proporle a Ciampi e non viceversa!
Che faccia di bronzo!
Gianni Guelfi