La mafia contro Previti e Dell'Utri: "Non avete rispettato le promesse"

[Lollo87Lp]

Come forse saprete, "La Repubblica" ha oggi svelato un rapporto segreto del Sisde secondo cui Marcello Dell'Utri e Cesare Previti, parlamentari di Forza Italia, sarebbero nel mirino della mafia. Il motivo? Il governo non ha rispettato tutte le promesse che aveva fatto a Cosa nostra, che dunque si vuole sbarazzare dei due esponenti della maggioranza che potrebbero aver fatto da tramite tra l'organizzazione criminale e il mondo politico, con promesse su riforme della giustizia e del 41/bis, tema quest'ultimo da sempre "caldo" nella lotta alla mafia.
E Beppe Pisanu e Franco Frattini, rispettivamente ministri dell'Interno e della Funzione Pubblica con delega ai Servizi segreti, giudicano "inammissibile" la fuga di notizie ed hanno pronta la denuncia per il quotidiano di Ezio Mauro, "colpevole" - se così si può dire - di aver reso noto un rapporto del Sisde.
Ma non si fa attendere la replica di Cesare Previti, secondo "La Repubblica" nel mirino di Cosa nostra: "Se non avevano in mente di colpirmi, Giuseppe D'Avanzo ha dato loro l'idea", e ancora: "Accostarmi alla mafia non solo è falso, ma addirittura criminale: si cerca di abbattermi in ogni modo, non solo in tribunale con un processo ingiusto e manovrato da giudici politicizzati con continui abusi".
Ricordo inoltre l'esistenza del cosiddetto "ciclo mafioso" (oggetto di un recente libro di Luciano Violante alla cui presentazione, tra l'altro, ho partecipato al Salone del Libro), che si ripete ogni circa 10 anni e che è costituito inizialmente da un atto eclatante dalla mafia, poi da una dura presa di posizione dello Stato e successivamente da un graduale disinteresse dell'opinione pubblica che porta ad ulteriori atti contro personalità politiche o giudiziarie in vista.

E voi, che cosa ne pensate?

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Come forse saprete, "La Repubblica" ha oggi svelato un rapporto segreto del Sisde secondo cui Marcello Dell'Utri e Cesare Previti, parlamentari di Forza Italia, sarebbero nel mirino della mafia. Il motivo? Il governo non ha rispettato tutte le promesse che aveva fatto a Cosa nostra, che dunque si vuole sbarazzare dei due esponenti della maggioranza che potrebbero aver fatto da tramite tra l'organizzazione criminale e il mondo politico, con promesse su riforme della giustizia e del 41/bis, tema quest'ultimo da sempre "caldo" nella lotta alla mafia.
E Beppe Pisanu e Franco Frattini, rispettivamente ministri dell'Interno e della Funzione Pubblica con delega ai Servizi segreti, giudicano "inammissibile" la fuga di notizie ed hanno pronta la denuncia per il quotidiano di Ezio Mauro, "colpevole" - se così si può dire - di aver reso noto un rapporto del Sisde.
Ma non si fa attendere la replica di Cesare Previti, secondo "La Repubblica" nel mirino di Cosa nostra: "Se non avevano in mente di colpirmi, Giuseppe D'Avanzo ha dato loro l'idea", e ancora: "Accostarmi alla mafia non solo è falso, ma addirittura criminale: si cerca di abbattermi in ogni modo, non solo in tribunale con un processo ingiusto e manovrato da giudici politicizzati con continui abusi".
Ricordo inoltre l'esistenza del cosiddetto "ciclo mafioso" (oggetto di un recente libro di Luciano Violante alla cui presentazione, tra l'altro, ho partecipato al Salone del Libro), che si ripete ogni circa 10 anni e che è costituito inizialmente da un atto eclatante dalla mafia, poi da una dura presa di posizione dello Stato e successivamente da un graduale disinteresse dell'opinione pubblica che porta ad ulteriori atti contro personalità politiche o giudiziarie in vista.

E voi, che cosa ne pensate?