Bossi tuona contro la Chiesa
Da Treviso, il Senatùr si schiera col sindaco Gentilini e attacca a testa bassa i "vescovoni", la Caritas e le parrocchie: "Fanno caporalato". Accuse agli ex-dc e al governo: "Ci sono ministri senza midollo".
Bossi tuona contro la Chiesa
Da Treviso, il Senatùr si schiera col sindaco Gentilini e attacca a testa bassa i "vescovoni", la Caritas e le parrocchie: "Fanno caporalato". Accuse agli ex-dc e al governo: "Ci sono ministri senza midollo".
Antonio
Bossi tuona contro la Chiesa
Da Treviso, il Senatùr si schiera col sindaco Gentilini e attacca a testa bassa i "vescovoni", la Caritas e le parrocchie: "Fanno caporalato". Accuse agli ex-dc e al governo: "Ci sono ministri senza midollo".
Antonio
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Bossi tuona contro la Chiesa
Da Treviso, il Senatùr si schiera col sindaco Gentilini e attacca a testa bassa i "vescovoni", la Caritas e le parrocchie: "Fanno caporalato". Accuse agli ex-dc e al governo: "Ci sono ministri senza midollo".
E ha ragione da vendere!!!!!!!!!
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Bossi tuona contro la Chiesa
Da Treviso, il Senatùr si schiera col sindaco Gentilini e attacca a testa bassa i "vescovoni", la Caritas e le parrocchie: "Fanno caporalato". Accuse agli ex-dc e al governo: "Ci sono ministri senza midollo".
E ha ragione da vendere!!!!!!!!!
leggete anche questo a proposito di Vescovi...è istruttivo:-)
ORVIETO (Terni) — Con la Festa nazionale della Margherita alle porte — si terrà sulla Rupe dall'11 al 15 settembre —, ecco scoppiare il «caso» della lettera inviata dal vescovo di Orvieto e Todi, monsignor Decio Lucio Grandoni, ai suoi sacerdoti esortandoli a invitare i fedeli ad un momento di preghiera in programma nell'ambito della manifestazione politica. In realtà gli appuntamenti religiosi sono due, entrambi citati nella circolare che ha innescato le polemiche: si tratta di una messa per i partecipanti alla Festa nazionale fissata per domenica 15 settembre alle ore 8.30 in Duomo e di un incontro a carattere interreligioso per la pace previsto alle ore 21 dell'11 settembre in piazza del Popolo. Con riferimento a quest'ultima iniziativa e rivolto esclusivamente ai sacerdoti, il vescovo scrive: «Sarebbe bello se a questa manifestazione fatta nello 'spirito di Assisi' partecipassero molti fedeli cristiani. Affido a voi l'incarico di invitarli». Sia alcuni parroci che numerosi fedeli, a conoscenza del testo vergato dal vescovo, hanno subito manifestato il proprio dissenso, insieme a dubbi e perplessità sull'opportunità di accostare così strettamente ambiti prettamente spirituali e riti «pagani» e chiaramente di parte quali quelli relativi alla festa nazionale di un partito. Immediate le reazioni politiche: «Inviteremo gli iscritti al nostro partito a riflettere seriamente sui destinatari dell'otto per mille finora riservato alla Chiesa cattolica», ha detto il consigliere comunale orvietano di Forza Italia avvocato Agostino Turreni. Per conto di Alleanza nazionale è intervenuto sulla questione il coordinatore regionale Paolo Crescimbeni: «Perché — si è chiesto — non trattare il tema della pace e le sue implicazioni spirituali negli ambiti propri della Chiesa? Perché dover scegliere la ribalta di un partito politico?».
E' bagarre, dunque, proprio quando la Festa della Margherita sembrava orientata a voler esaltare soprattutto i momenti di confronto e di interscambio, oltre le barriere delle diverse fedi religiose e partitiche. Ma le intenzioni degli organizzatori vengono oggi messe alla prova dalle polemiche roventi scatenate dalla lettera del vescovo.
fonte:
La Nazione Umbria 6 Settembre
leggete anche questo a proposito di Vescovi...è istruttivo:-)
ORVIETO (Terni) — Con la Festa nazionale della Margherita alle porte — si terrà sulla Rupe dall'11 al 15 settembre —, ecco scoppiare il «caso» della lettera inviata dal vescovo di Orvieto e Todi, monsignor Decio Lucio Grandoni, ai suoi sacerdoti esortandoli a invitare i fedeli ad un momento di preghiera in programma nell'ambito della manifestazione politica. In realtà gli appuntamenti religiosi sono due, entrambi citati nella circolare che ha innescato le polemiche: si tratta di una messa per i partecipanti alla Festa nazionale fissata per domenica 15 settembre alle ore 8.30 in Duomo e di un incontro a carattere interreligioso per la pace previsto alle ore 21 dell'11 settembre in piazza del Popolo. Con riferimento a quest'ultima iniziativa e rivolto esclusivamente ai sacerdoti, il vescovo scrive: «Sarebbe bello se a questa manifestazione fatta nello 'spirito di Assisi' partecipassero molti fedeli cristiani. Affido a voi l'incarico di invitarli». Sia alcuni parroci che numerosi fedeli, a conoscenza del testo vergato dal vescovo, hanno subito manifestato il proprio dissenso, insieme a dubbi e perplessità sull'opportunità di accostare così strettamente ambiti prettamente spirituali e riti «pagani» e chiaramente di parte quali quelli relativi alla festa nazionale di un partito. Immediate le reazioni politiche: «Inviteremo gli iscritti al nostro partito a riflettere seriamente sui destinatari dell'otto per mille finora riservato alla Chiesa cattolica», ha detto il consigliere comunale orvietano di Forza Italia avvocato Agostino Turreni. Per conto di Alleanza nazionale è intervenuto sulla questione il coordinatore regionale Paolo Crescimbeni: «Perché — si è chiesto — non trattare il tema della pace e le sue implicazioni spirituali negli ambiti propri della Chiesa? Perché dover scegliere la ribalta di un partito politico?».
E' bagarre, dunque, proprio quando la Festa della Margherita sembrava orientata a voler esaltare soprattutto i momenti di confronto e di interscambio, oltre le barriere delle diverse fedi religiose e partitiche. Ma le intenzioni degli organizzatori vengono oggi messe alla prova dalle polemiche roventi scatenate dalla lettera del vescovo.
fonte:
La Nazione Umbria 6 Settembre
Originally posted by cristiano72
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ORVIETO (Terni) — Con la Festa nazionale della Margherita alle porte — si terrà sulla Rupe dall'11 al 15 settembre —, ecco scoppiare il «caso» della lettera inviata dal vescovo di Orvieto e Todi, monsignor Decio Lucio Grandoni, ai suoi sacerdoti esortandoli a invitare i fedeli ad un momento di preghiera in programma nell'ambito della manifestazione politica. In realtà gli appuntamenti religiosi sono due, entrambi citati nella circolare che ha innescato le polemiche: si tratta di una messa per i partecipanti alla Festa nazionale fissata per domenica 15 settembre alle ore 8.30 in Duomo e di un incontro a carattere interreligioso per la pace previsto alle ore 21 dell'11 settembre in piazza del Popolo. Con riferimento a quest'ultima iniziativa e rivolto esclusivamente ai sacerdoti, il vescovo scrive: «Sarebbe bello se a questa manifestazione fatta nello 'spirito di Assisi' partecipassero molti fedeli cristiani. Affido a voi l'incarico di invitarli». Sia alcuni parroci che numerosi fedeli, a conoscenza del testo vergato dal vescovo, hanno subito manifestato il proprio dissenso, insieme a dubbi e perplessità sull'opportunità di accostare così strettamente ambiti prettamente spirituali e riti «pagani» e chiaramente di parte quali quelli relativi alla festa nazionale di un partito. Immediate le reazioni politiche: «Inviteremo gli iscritti al nostro partito a riflettere seriamente sui destinatari dell'otto per mille finora riservato alla Chiesa cattolica», ha detto il consigliere comunale orvietano di Forza Italia avvocato Agostino Turreni. Per conto di Alleanza nazionale è intervenuto sulla questione il coordinatore regionale Paolo Crescimbeni: «Perché — si è chiesto — non trattare il tema della pace e le sue implicazioni spirituali negli ambiti propri della Chiesa? Perché dover scegliere la ribalta di un partito politico?».
E' bagarre, dunque, proprio quando la Festa della Margherita sembrava orientata a voler esaltare soprattutto i momenti di confronto e di interscambio, oltre le barriere delle diverse fedi religiose e partitiche. Ma le intenzioni degli organizzatori vengono oggi messe alla prova dalle polemiche roventi scatenate dalla lettera del vescovo.
fonte:
La Nazione Umbria 6 Settembre
Ehehehe.....qui ci vorrebbe l'amico Lepanto.....o Angelo di Centro.......vediamo un pò se raccolgono l'appello....., per quanto mi riguarda non ho letto nulla di nuovo di quello che già sapevo....dalle mie parti alle ultime politiche addirittura durante la S.Messa invitavano esplicitamente per chi votare.....
-----saluti pensiero----
Originally posted by cristiano72
leggete anche questo a proposito di Vescovi...è istruttivo:-)
ORVIETO (Terni) — Con la Festa nazionale della Margherita alle porte — si terrà sulla Rupe dall'11 al 15 settembre —, ecco scoppiare il «caso» della lettera inviata dal vescovo di Orvieto e Todi, monsignor Decio Lucio Grandoni, ai suoi sacerdoti esortandoli a invitare i fedeli ad un momento di preghiera in programma nell'ambito della manifestazione politica. In realtà gli appuntamenti religiosi sono due, entrambi citati nella circolare che ha innescato le polemiche: si tratta di una messa per i partecipanti alla Festa nazionale fissata per domenica 15 settembre alle ore 8.30 in Duomo e di un incontro a carattere interreligioso per la pace previsto alle ore 21 dell'11 settembre in piazza del Popolo. Con riferimento a quest'ultima iniziativa e rivolto esclusivamente ai sacerdoti, il vescovo scrive: «Sarebbe bello se a questa manifestazione fatta nello 'spirito di Assisi' partecipassero molti fedeli cristiani. Affido a voi l'incarico di invitarli». Sia alcuni parroci che numerosi fedeli, a conoscenza del testo vergato dal vescovo, hanno subito manifestato il proprio dissenso, insieme a dubbi e perplessità sull'opportunità di accostare così strettamente ambiti prettamente spirituali e riti «pagani» e chiaramente di parte quali quelli relativi alla festa nazionale di un partito. Immediate le reazioni politiche: «Inviteremo gli iscritti al nostro partito a riflettere seriamente sui destinatari dell'otto per mille finora riservato alla Chiesa cattolica», ha detto il consigliere comunale orvietano di Forza Italia avvocato Agostino Turreni. Per conto di Alleanza nazionale è intervenuto sulla questione il coordinatore regionale Paolo Crescimbeni: «Perché — si è chiesto — non trattare il tema della pace e le sue implicazioni spirituali negli ambiti propri della Chiesa? Perché dover scegliere la ribalta di un partito politico?».
E' bagarre, dunque, proprio quando la Festa della Margherita sembrava orientata a voler esaltare soprattutto i momenti di confronto e di interscambio, oltre le barriere delle diverse fedi religiose e partitiche. Ma le intenzioni degli organizzatori vengono oggi messe alla prova dalle polemiche roventi scatenate dalla lettera del vescovo.
fonte:
La Nazione Umbria 6 Settembre
Ehehehe.....qui ci vorrebbe l'amico Lepanto.....o Angelo di Centro.......vediamo un pò se raccolgono l'appello....., per quanto mi riguarda non ho letto nulla di nuovo di quello che già sapevo....dalle mie parti alle ultime politiche addirittura durante la S.Messa invitavano esplicitamente per chi votare.....
-----saluti pensiero----
Chi, l' Umberto?
Quello che, solo mesi fa, si erse a difesa della Santa Chiesa Cattolica e Apostolica Romana offrendo intrepidamente il petto alle minacce musulmane che intendevano, parole sue, minare alle fondamenta le sacre istituzioni e tradizioni del popolo?
Non ci posso credere.
Secondo me vi sbagliate, avete capito male. Secondo me ha detto terroni e non vescovoni.
Sarà stato quel cattocomunista di Giovanardi, che vuol sanare tutti i clandestini perché gli han promesso il voto, a mettere in giro una simile calunnia.
Gianni Guelfi
Chi, l' Umberto?
Quello che, solo mesi fa, si erse a difesa della Santa Chiesa Cattolica e Apostolica Romana offrendo intrepidamente il petto alle minacce musulmane che intendevano, parole sue, minare alle fondamenta le sacre istituzioni e tradizioni del popolo?
Non ci posso credere.
Secondo me vi sbagliate, avete capito male. Secondo me ha detto terroni e non vescovoni.
Sarà stato quel cattocomunista di Giovanardi, che vuol sanare tutti i clandestini perché gli han promesso il voto, a mettere in giro una simile calunnia.
Gianni Guelfi