11.09.2002
Giallo in Padania
di Shampoo
Il Cdr sta col direttore, accusa la redazione del giornale della Lega dopo aver votato no nel gradimento a Gigi Moncalvo
Cdr sull’orlo della sfiducia. Accade in Padania. Il comitato di redazione del foglio leghista non gode più dell'appoggio dei redattori.
Dopo il non gradimento del neodirettore Gigi Moncalvo (12 no e 9 sì su 27 aventi diritto di voto), i colleghi di via Bellerio hanno messo nel mirino il Cdr.
In un’infuocata assemblea, i redattori del politico hanno chiesto la sfiducia del Cdr. I membri dell'organismo sindacale, contratto alla mano (e telefonino nell’altra in stretto contatto con la Lombarda per suggerimenti) hanno imposto una mozione per sapere “preventivamente” (davvero singolare) “se veramente tutti vogliono votare la fiducia”.
Risultato? Diciotto sì contro tre no ovvero “tutti vogliono votare la (s)fiducia al Cdr”.
Ma la sfiducia è stata rimandata di qualche giorno: infatti, il Cdr padano ha chiesto di sospendere l’assemblea per potersi incontrare con i vertici dell’Associazione dei giornalisti lombardi che sono già al lavoro per tentare di trovare un escamotage.
L’accusa rivolta al Cdr di via Bellerio dall’intera redazione è di svolgere la parte dei servi sciocchi del Direttore: troppo appiattiti sulle posizioni di Moncalvo che sta stravolgendo il quotidiano leghista con metodi che non piacciano alla vecchia guardia del giornale.
Redattori che dall’indomani del loro voto di non gradimento contro il Diretur sanno che è ormai guerra aperta: come scritto dallo stesso Moncalvo ad un lettore che gli chiedeva ragione di quel voto : “Se fossero persone serie (i 12 che hanno votato no, ndr) dovrebbero andarsene...vedremo di facilitargli il compito”.
Qualcuno in Padania comincia a pensare che, forse, a non mangiare il panettone in via Bellerio non saranno i redattori.
Shampoo