Una moltitudine ha attraversato Treviso. Più di diecimila persone hanno partecipato all'Humanity Day nella città tristemente nota per le dichiarazioni del sindaco "il sceriffo" Gentilini. Dopo avere percorso i tragitto ed essere passati per il Duomo, il corteo ha stipulato in Piazza dei Signori il "patto per l'umanità": disobbedire alle leggi ingiuste, prima di tutte la legge razziale Bossi-Fini. Chiudere i centri detentivi, sanzionare dal basso la loro costruzione, aiutare i migranti costretti alla clandestinità. Un patto tra diversi: disobbedienti, Verdi, Rifondazione, associazionismo, girotondini, comunità migranti e cittadini indignati, trevigiani e da tutto il paese scegliendo proprio Treviso, dopo lo sgombero delle famiglie di Borgo Venezia e l'occupazione per una settimana del sagrato del Duomo, come punto di partenza per la creazione di reti di disobbedienza che sappiano difendere i diritti umani di fronte alla loro evidente violazione da parte della legge razzista.
www.sherwood.it