Sarebbe un ottimo consiglio ,per gli << amici >> della coalizione.
Visto che assieme abbiamo vinto le elezioni con delle promesse elettorali, chiare e precise. Ma già andare a fidarsi dei democristiani .....
Sarebbe un ottimo consiglio ,per gli << amici >> della coalizione.
Visto che assieme abbiamo vinto le elezioni con delle promesse elettorali, chiare e precise. Ma già andare a fidarsi dei democristiani .....
Si, sicurezza e mandare a casa i comunisti. Della devolution non frega niente a nessuno, specialmente se vuol dire che il Piemonte e la Lombardia, dopo aver drenato ogni risorsa anche umana (me compreso) dalla mia terra assolata ora pretendono di non contribuire alle spese di tutto il Paese.Originally posted by parmigiano
Sarebbe un ottimo consiglio ,per gli << amici >> della coalizione.
Visto che assieme abbiamo vinto le elezioni con delle promesse elettorali, chiare e precise. Ma già andare a fidarsi dei democristiani .....
Sciacquati la bocca prima di parlare di chi ti ha evitato Stalin e i gulag.Originally posted by parmigiano
Ma già andare a fidarsi dei democristiani .....
Buttiglione ha fatto tutto questo? Un eroe. Grazie, Butti, senza di te saremmo tutti in un gulag.Originally posted by Moderato
Sciacquati la bocca prima di parlare di chi ti ha evitato Stalin e i gulag.
Ma piantala di sparare minchiate, vah, che l'UDC non ci ha salvato da un bel niente.
Al posto di farti drenare potevi rimanere a casa tua a dar da bere alle piante.Originally posted by Moderato
Si, sicurezza e mandare a casa i comunisti. Della devolution non frega niente a nessuno, specialmente se vuol dire che il Piemonte e la Lombardia, dopo aver drenato ogni risorsa anche umana (me compreso) dalla mia terra assolata ora pretendono di non contribuire alle spese di tutto il Paese.
Eccoli, i due amiconi (l' ubriacone e il mafioso, come amavano definirsi prima di incollarsi alle loro poltrone) a cena.Originally posted by Gianfranco
''Siamo in anticipo sulle scadenze stabilite in campagna elettorale''
Berlusconi: ''I rapporti con Bossi sono ottimi, lo vedro' a cena''
Secondo il premier i giornali hanno enfatizzato il diktat sulle riforme lanciato da Venezia dal leader della Lega
Il Bossi vuole lasciare che i "maialoni" , come li chiama lui, non rompano le palle.
Silvio non deve cedere ai centristi. Deve cedere agli xenofobi.
Notare chi c'era alla cena: Bossi, Tremonti, Brancher, Maroni, Calderoli. E intanto i boatos DC fanno notare garbatamente che la Cirami si vota a scrutinio segreto, e che quindi possono mandare in galera Previti-Berlusconi quando vogliono.
La Stampa, (Del 17/9/2002 Sezione: Interni Pag. 4)
Bossi a cena da Berlusconi: Silvio, non cedere ai centristi
Il leader del Carroccio ribadisce il no al rimpasto, «quelli lo vogliono solo per allargarsi nel governo»
ROMA
A cena con Umberto Bossi, il presidente del Consiglio ha avuto un assaggio di cosa gli riserva l´autunno: serate intere spese a tenersi in equilibrio tra alleati che si beccano di continuo. Il leader della Lega, domenica da Venezia, aveva lanciato l´attacco: «Così non va», era il senso del suo discorso, «dentro la maggioranza c´è chi sabota le riforme». Ieri sera, al desco del Cavaliere, il leader della Lega è stato più esplicito. Ha invitato il padrone di casa a usare metodi drastici verso quelli che Bossi chiama, affettuosamente, i «maialoni» (Ccd e Cdu). In pratica, suggerisce al premier di farli morire d´inedia. «Quelli vogliono un rimpasto per allargarsi nel governo», è la tesi che va ripetendo da giorni, «ma guai se Berlusconi cede. Agli Esteri nomini subito chi vuole lui, e a loro non dia un bel nulla in cambio». Sebbene a tavola ci fossero in tanti, dal ministro dell´Economia Giulio Tremonti a quello dei Beni culturali Giuliano Urbani a quello del Welfare Roberto Maroni, dal capogruppo del Carroccio al Senato Roberto Calderoli all´ufficiale di collegamento Aldo Brancher, nulla è filtrato della conversazione che fonti di Palazzo Chigi raccontano come un appuntamento già fissato da giorni, cioè da quando Berlusconi si trovava ancora a New York: dunque «nessuna emergenza-Bossi», per dirla con le parole di Paolo Bonaiuti, nessun legame con l´incontro saltato ieri a Palazzo Madama (la maggioranza doveva mettersi d´accordo sull´immigrazione, ma il clima era pessimo, al tavolo delle trattative sono mancati questo e quello, se ne parlerà la prossima volta). «Il ministro delle Riforme a Venezia ha sottolineato alcuni punti che stanno nel programma di governo, niente di meno e niente di più», getta acqua sul fuoco il portavoce del premier. «Non sarà nulla di speciale», ha confermato burbero Bossi prima di presentarsi a cena. Lo stesso Berlusconi, a Palazzo Marino per il matrimonio del suo ex-segretario Nicolò Querci, aveva sfoderato ieri mattina grandi sorrisi: «Tra me e Bossi non ci sono problemi... I giornali l´hanno come al solito enfatizzato... Dall´inizio del governo ad oggi, è sempre stato uno dei componenti della coalizione più positivo e più diligente... E´ già intenzione comune di procedere per far diventare leggi dello Stato provvedimenti come la devolution... Umberto mi invita a lasciar perdere l´ideologia dei viaggi? Sono parole che fanno parte del suo linguaggio colorito, ma io so che è anche pieno di affetto nei miei confronti...». Sarà così. Ma quell´accenno di Bossi al «girovagare» del premier, nelle stanze del Palazzo, è stato letto come un ultimatum: Silvio, sbrigati a mollare l´interim; taglia netto il nodo del rimpasto, senza curarti dei vari Buttiglione e D´Antoni... "Il Velino" aggiunge un´altra interpretazione: «Con la sua battuta Bossi ha cercato di mettere il cappello sulla decisione ormai presa dal premier di lasciare a breve l´interim della Farnesina», dopodiché si aprirebbe la danza delle poltrone con una sola certezza: Franco Frattini sarà il nuovo ministero degli Esteri. Su questo in pochi nutrono dubbi (anche se, nelle stanze che contano, riaffiora a sorpresa l´ipotesi del «tecnico»). Non a caso ieri è stato un susseguirsi di boatos che danno la verifica per imminente, addirittura entro questa settimana. In realtà è più facile, se si dà ascolto agli ex-dc, che il braccio di ferro venga diluito nel tempo: Bossi preme, riconoscono dalle parti del Biancofiore, ma il premier sa far bene i suoi conti: «Vuoi che ci forzi la mano sul rimpasto quando c´è una legge, la Cirami, da votare a scrutinio segreto?». In fondo, aggiungono, per ricomporre il puzzle Berlusconi ha tempo fino a novembre, o addirittura a dicembre. L´unica vera scadenza oltre la quale difficilmente potrà mantenere l´interim alla Farnesina è quella di fine anno. Dal 1° gennaio, infatti, il ministro degli Esteri italiano dovrà far parte della cosiddetta «trojka» che rappresenta l´Ue ai massimi livelli, dunque trascorrerà settimane intere lontano da Roma. Alla Farnesina, dove c´è chi non vede di buon occhio l´arrivo di Franco Frattini, è in voga la tesi secondo cui Berlusconi potrebbe tenersi il doppio incarico anche l´anno prossimo, col supporto di due vice-ministri. Ma la novità delle ultime ore è che, stavolta, il premier pare davvero rassegnato a passar la mano.
Ugo Magri
Non ho capito cosa volete... se restiamo giù, dite che non abbiamo voglia di lavorare, se veniamo dove lavoro c'è, ancora state a rompere...Originally posted by Nanths
Al posto di farti drenare potevi rimanere a casa tua a dar da bere alle piante.
Anch'io ti apprezzo, perchè mi fai risaltare.Originally posted by Padano
Devo dire che apprezzo da molto gli interventi di Brunik, un fine ANalista, un vero politologo, un uomo di CULtura. Bravo e complimenti, sei veramente prezioso...
Grazie, padanogeno.
Originally posted by Moderato
Non ho capito cosa volete... se restiamo giù, dite che non abbiamo voglia di lavorare, se veniamo dove lavoro c'è, ancora state a rompere...
sei tu che ti lamenti del drenaggio, allora non fartidrenare, stai a casa tua "assolata" e non rompere i coglioni dove sei ospite. Ci arrivi o hai bisogno un disegno?
diffamatorio...censurato