Risultati da 1 a 8 di 8
  1. #1
    email non funzionante
    Data Registrazione
    13 May 2009
    Messaggi
    30,192
     Likes dati
    0
     Like avuti
    11
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Thumbs up Bossi contro mondialisti e massoni

    Ieri sul Monviso:
    «La vecchia palude vuole inghiottire il cambiamento»
    «Battaglia per le riforme»
    di Gianluca Savoini

    Ma la battaglia contro chi vuole che nulla cambi sarà ancora faticosa e dovranno essere i popoli padani a diventare le sentinelle del cambiamento. Anche quest’anno, alle sorgenti del Po, Umberto ha voluto inquadrare la stagione politica che sta per iniziare dopo le ferie estive. E anche questa volta, a sette anni di distanza dal meraviglioso settembre del 1996, il segretario federale della Lega Nord ha chiamato a raccolta l’esercito democratico del Carroccio e tutti i popoli della Padania.
    «Dobbiamo accelerare le riforme previste dal patto di governo - ha sottolineato ai cronisti Bossi appena giunto al Pian del Re -. Domani a Venezia chiederò al popolo di suonare il corno della battaglia, perché stiamo per entrare nella terra di nessuno, là dove la “vecchia palude” cerca di inghiottire il cambiamento».
    Bossi è giunto quest’anno in elicottero a Pian della Regina, a causa della nuvolaglia che intorno alle 14 lambiva il prato della sorgente. Trasportato in auto fino a Pian del Re, insieme al coordinatore delle Segreteria Nazionali del Carroccio Roberto Calderoli, il leader leghista si è recato a raccogliere nell’ampolla l’acqua sorgiva che oggi verrà versata in Laguna. Bossi si è quindi recato su un palchetto allestito per l’occasione e ha ascoltato il Va’ Pensiero suonato dalla banda musicale di Villafaletto. Poi ha cominciato a parlare.
    Qui in Padania è nato il mondo moderno.
    «Per la settima volta di seguito siamo di nuovo qui, sul Monviso - ha iniziato il ministro per le Riforme -, da dove sgorga il grande fiume che ha dato origine alla Padania, ovvero alla terra che vide, prima al mondo, la nascita della società moderna. Perché è qui, non in America o altrove, che abbiamo Pontida, è qui da noi quel convento in cui nacque la Lega storica che sconfisse l’Impero in nome della libertà dei Comuni e dei nostri popoli. Nel ’96 venimmo su queste montagne per dire che non eravamo d’accordo con il sistema centralista ed annientatore dei popoli».
    Il fallimento dell’economia virtuale e dei valori mondialisti.
    «Quello era un sistema simile a un tumore maligno - ha aggiunto Bossi -, che omologa tutto e annienta le diversità dei popoli. Sull’esempio di Pontida, di quell’esperienza assai diversa dalla “new economy” fallimentare dei Clinton e dei D’Alema, noi rilanciammo i valori della libertà. Del resto sono stati i cittadini a togliere la fiducia alla “new economy” e lo hanno fatto ben prima dell’11 settembre dello scorso anno. I popoli hanno rifiutato quelle idee drogate partorite da chi sostiene che l’uomo novello Lucifero, può moltiplicare la ricchezza a suo piacimento. Oggi sappiamo di nuovo che la ricchezza è un bene di Dio, non dell’uomo, e non è infinita. E se la ricchezza non è infinita, anche l’ospitalità non può essere infinita».
    I “girotondi” non possono far rivivere il vecchio mondo.
    «Quel mondo folle cerca di rivivere nei girotondi della sinistra - ha precisato il leader leghista -, ma quelli non possono far rivivere delle cose morte. Certo, tutti hanno il diritto di manifestare in piazza, la piazza è luogo di democrazia. Ma dove erano quelli che oggi giracchiano qua e là in nome, dicono, della democrazia, quando il regime di sinistra si scatenava contro chi manifestava per la Padania libera? Sono stati scagliati contro i padani 882 processi per reati d’opinione e nessuno diceva niente, allora. Ma è naturale, perché la sinistra non parla di valori e di identità dei popoli ma solo di beni economici e finanziari».
    No all’annullamento delle nostre identità, fuori i clandestini. Quindi Bossi ha affrontato il tema dell’immigrazione.
    «Con la nuova legge, la mia legge, abbiamo stabilito il diritto dei popoli di normare chi viene a casa loro - ha spiegato il Ministro -. Certo non abbiamo ancora vinto, ma i popoli hanno finalmente cominciato a non perdere. L’ideologia mondialista del “viaggiare è bello” è finita, anche se questo non significa chiudere tutto a tutti. Semplicemente, decidiamo noi chi fare entrare, e chi entra deve avere un contratto di lavoro. Altrimenti fuori dalle scatole! E se qualcuno si illude che si possano regolarizzare quelli che sono stati raggiunti da un provvedimento di espulsione, si sbaglia. Chi era stato espulso, se ne deve andare».
    Il tramonto dell’Europa dei massoni e l’anno che verrà.
    «Sta finendo l’Europa dei massoni, dei grembiuli, di Amato (che sostiene che debba dominare la business community e non il popolo), questi signori non vinceranno. Però sono ancora pericolosi, i loro sistemi si siedono sulle istituzioni e le assorbono senza cercare uno scontro diretto. Perciò attenzione».
    Bossi ha concluso tra gli applausi, mentre il sole riusciva finalmente a scacciare le nubi, lasciando intravedere la vetta imbiancata del Monviso. «Inizia l’anno buono, che vedrà avanzare il lavoro sulla Corte Costituzionale regionalizzata, sulla devoluzione, sul Senato federale, tutti pronti, quindi, al proprio posto. Per far vincere la nostra Padania».
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  2. #2
    email non funzionante
    Data Registrazione
    13 May 2009
    Messaggi
    30,192
     Likes dati
    0
     Like avuti
    11
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  3. #3
    ANTIMASSONE
    Data Registrazione
    06 Mar 2002
    Località
    BRESCIA
    Messaggi
    4,891
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    La coerenza porterebbe a rompere l'alleanza con i piduisti-massoni.
    Sbarra dritta all'indipendenza della Padania e PADRONI A CASA NOSTRA.
    Sto rileggendo tutti i numeri de "la Padania"del 1997 e del 1998, vi consiglio di fare altrettanto; da non perdere anche l'annata 1999.
    Vi ricordate poi la prima messa in onda di Telepadania, con quel grandioso speciale sul Cavaliere e le sue fortune, dell'allora grande Max Parisi.
    Coerenza, altrimenti la Lega è morta, se non lo è già.
    ONESTA' E COERENZA DELLE PROPRIE IDEE.

    NO AI MASSONI SEMPRE

    PADUS 996 - BRESCIA

  4. #4
    ANTIMASSONE
    Data Registrazione
    06 Mar 2002
    Località
    BRESCIA
    Messaggi
    4,891
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito NO AI MASSONI !!!!

    Venezia 15 settembre 2002 così dichiara Umberto Bossi:

    "Il mondo cambia. Mettendo in crisi i progetti di GREMBIULINI egualitaristi e giacobini."



    E I PIDUISTI ????????

    Padus 996 - Brescia

  5. #5
    email non funzionante
    Data Registrazione
    13 May 2009
    Messaggi
    30,192
     Likes dati
    0
     Like avuti
    11
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    BOSSI REPLICA ALLE INGIUSTIFICATE ACCUSE DEL CARD. RUINI
    «Noi antimondialisti siamo con la Chiesa
    che difende i popoli e i campanili»
    di Gianluca Savoini

    «Io personalmente sono per la Chiesa dei campanili, quella che difende i campanili, i popoli; sono molto meno, anzi sono contrario alla Chiesa più vicina ai discorsi imperiali». Umberto Bossi ha chiarito, per chi non l’avesse ancora capito e per quelli che fanno finta di non capire, qual è la sua posizione nei confronti della Chiesa. Rispondendo dai microfoni del Tg3 alle accuse del cardinal Ruini.
    «Anche a me - ha rilevato Bossi - dicevano che a Venezia abbiamo parlato contro la Chiesa; non è vero. Non si è neppure toccato il problema della Chiesa».
    Il ministro per le Riforme ha quindi ribadito che «il governo deve ripartire dalle riforme della Costituzione, che sono le riforme più difficili da fare perchè cambiano per lungo periodo la storia del paese. D’altra parte era la riforma della costituzione il patto fatto con la Lega».
    «Qui - ha aggiunto il segretario federale del Carroccio - bisogna riorganizzare la macchina dopo un anno di battaglia, le falangi se non le organizzano, rischiano di non partire, quindi si rischia la palude politica se non facciamo le riforme. Berlusconi è il capo, dia gli ordini». In una successiva intervista al Tg5 Bossi ha ribadito di essere fermamente contrario all’ipotesi di dare le case comunali agli immigrati, come vorrebbe, ad esempio, la curia di Treviso.
    Rivolgendosi al sindaco di Treviso, il leader del Carroccio ha dichiarato: «penso che sarebbe l’errore più grave che può fare Gentilini».
    «Se la nostra gente, i poveracci che non hanno la casa e l'aspettano - ha continuato Bossi -, vedono che la dai al primo che passa in strada, al primo immigrato che non ha mai lavorato e non ha mai pagato niente, allora sì che è pericoloso, che esce il razzismo, esce la xenofobia».
    È toccato quindi al direttore de la Padania Gigi Moncalvo avere come ospite in studio, a Telepadania, il ministro per le Riforme. «Non ho capito da dove viene l’accusa che ci viene mossa di aver attaccato la Chiesa - ha ribadito Bossi -, a Venezia non abbiamo parlato di Chiesa. Semmai abbiamo detto che è finita l’epoca del progetto mondialista che prevede di omogeneizzare i popoli, affinchè pochi possano comandare senza problemi».
    È quell’ideologia fallimentare e disastrosa dei Clinton, degli Amato, dei massoni, l’ideologia mondialista (l’ “ismo” peggiore fra tutti gli “ismi”, lo definisce il leader leghista), ad aver causato enormi problemi. «Venne lanciata l’idea fasulla che attraverso l’economia finanziaria si potesse moltiplicare la ricchezza - ha spiegato Bossi -. E che se la ricchezza è illimitata, anche l’ospitalità lo è. Ecco spiegato cosa c’è dietro l’immigrazione di massa. Sono concetti che non ho mai creduto possibili». «Si tratta di un nuovo mito di Lucifero - ha aggiunto -, ma la ricchezza non è bene dell’uomo, ma bene di Dio, legato alle risorse razionali del lavoro. Quel mondo lì è finito».
    E la dimostrazione è giunta democraticamente dal basso, dal popolo.
    «Già sei mesi prima dell’11 settembre dell’anno scorso - ha sottolineato il ministro - il popolo americano aveva tolto la fiducia alla borsa. La gente non crede più a quello che diceva Clinton e nemmeno ad un certo tipo di Chiesa, che va al traino di questi concetti».
    «Il nostro paese ha il 70 per cento del pil prodotto dalle piccole imprese, che non possono andare in borsa, ma rappresentano l’economia reale - ha evidenziato Bossi -. Ma i “grembiulini” dieci anni fa vinsero la partita, che sostenendo che i beni dello stato dovevano andare alle grandi famiglie. Fu il grande scontro sulle privatizzazioni».
    E La Lega era sola contro tutti: «contro le grandi famiglie che sono proprietarie dei grandi giornali e non fanno capire nulla alla gente». Adesso però il vento sta cambiando. «Grazie alla testardaggine della Lega e con la nascita della Cdl - ha precisato Bossi - il potere politico comincia a giungere dal basso, un concetto esattamente opposto all’idea della “business community” che dovrebbe dominare alla faccia delle scelte dei popoli. E anche l’economia deve venire dal basso. Noi dobbiamo investire sulla famiglia. Soltanto così il governo riuscirà a cambiare il Paese».
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  6. #6
    email non funzionante
    Data Registrazione
    13 May 2009
    Messaggi
    30,192
     Likes dati
    0
     Like avuti
    11
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Presentata da Cè e Bricolo
    la proposta di legge in difesa del simbolo religioso
    «Il Crocefisso non si tocca»
    di Giulio Ferrari

    L’arroganza maomettana ha avuto quel che meritava: alla richiesta dei “Mussulmani d’Italia” di rimuovere i crocefissi dai luoghi pubblici, espressa oltretutto in termini oltraggiosi e blasfemi, hanno risposto “a tono” i parlamentari leghisti e il ministro dell’Istruzione. In entrambi i casi, è stato ribadita la ferma determinazione di difendere il significato e il valore del simbolo della Cristianità. E se Letizia Moratti, anche in considerazione dell’appello lanciato domenica dal Papa, ieri ha definita «doverosa» l’esposizione dei crocefissi nelle aule scolastiche, il gruppo della Lega Nord è andato oltre, con la sua proposta di legge per garantire la presenza della croce cristiana «in tutti i pubblici uffici e le pubbliche amministrazioni della Repubblica». L’iniziativa parlamentare, anticipata l’altro giorno dalla Padania, è stata presentata ieri mattina a Montecitorio dal presidente del gruppo Lega Nord alla Camera, Alessandro Cè, e dal vice capogruppo Federico Bricolo. La proposta di legge, sottoscritta da una settantina di parlamentari, tra cui anche alcuni dell’opposizione, riconosce che il crocifisso rappresenta «il simbolo della civiltà e della cultura cristiana, ma anche elemento essenziale e costitutivo, e perciò irrinunciabile, del patrimonio storico e civico-culturale della nazione, indipendentemente da una specifica confessione religiosa». Per questa ragione si chiede che il crocefisso non venga accantonato, magari sull’onda di pressioni esercitate dagli esponenti di etnie ospiti che vorrebbero imporre le loro regole in casa d’altri. Così la proposta di legge prevede che il simbolo della Cristianità trovi una adeguata collocazione in vari ambiti dove si esplicano attività d’interesse pubblico. Dovrà essere dunque esposto «in luogo ben elevato e visibile a tutti», in «tutte le aule delle scuole di ogni ordine e grado, tutte le università e accademie del sistema pubblico integrato di istruzione, negli uffici della Pubblica amministrazione considerata in ogni sua branca e degli enti locali territoriali, in tutte le aule nelle quali sono convocati i consigli regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali e delle comunità montane, in tutti i seggi elettorali, in tutti gli stabilimenti di detenzione e pena, negli uffici giudiziari e nei reparti di aziende sanitarie e ospedaliere, in tutte le stazioni, i porti e gli aeroporti, in tutte le sedi diplomatiche e consolari italiane e in tutti gli uffici italiani all’estero».
    Quanto a Camera e Senato, Bricolo si è affrettato a spiegare che «se lo chiediamo per tutti i luoghi pubblici, è evidente che lo vorremmo esposto anche qui, in Parlamento». La decisione, insomma, toccherà ai presidenti dei due rami. Un atto di riguardo per le competenze e il ruolo della seconda e terza carica dello Stato. Ma sarà l’unica concessione alla discrezionalità perchè la legge, strutturata in cinque articoli, prevede severe sanzioni ai danni di chi, avendone l’autorità, non dovesse «ottemperare all’obbligo di provvedere alla collocazione»: l’arresto sino a 6 mesi o l’ammenda da 500 a 1.000 euro, la stessa pena prevista per chi «rimuove o vilipende in odio ad esso l’emblema della Croce». E, si potrebbe aggiungere, in disprezzo della nostra identità e dei nostri valori. Alessandro Cè ha infatti chiarito che non si tratta di una battaglia confessionale: «Siamo laici ma ci piace parlare chiaro: c’è una Chiesa buona, che punta alla salvezza delle anime e alla difesa del principio di sussidiarietà; ma ce n’è un’altra che punta alla mondializzazione sposando le posizioni della sinistra». E la Lega, ha concluso Cè, sta con quei prelati che, «come Biffi e Maggiolini», rispettano la cultura e i valori rappresentati dal crocifisso.
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  7. #7
    email non funzionante
    Data Registrazione
    13 May 2009
    Messaggi
    30,192
     Likes dati
    0
     Like avuti
    11
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    «Basta tolleranza con gli intolleranti»
    di Igor Iezzi

    VERONA (Veròna) - Tutto pronto a Verona per la commemorazione del 431° anniversario della Battaglia di Lepanto. Lo scontro tra la flotta della Lega degli Stati cristiani nelle acque di Lepanto con la flotta turca che deteneva il predominio del mare avvenne il 7 ottobre del 1571. La battaglia si concluse con la netta vittoria dei cristiani. La disfatta della flotta turca segnò la battuta d'arresto dell'espansione ottomana in Occidente e dell’avanzata dell’Islam in Europa.
    Durante la festa nazionale della Liga Veneta che si tiene a Verona (Fondo Frugose, uscita Verona est) alle ore 19.00 di lunedì sarà celebrata una Santa Messa officiata da Don Baget Bozzo. All’altare monteranno la guardia ufficiali e soldati nelle storiche divise della Serenissima della fine del ’700. A seguire un convegno su “EuropaIslam: scontro di fede e di civiltà” al quale parteciperanno lo stesso don Baget Bozzo, scrittore, teologo e consigliere del Premier, l’onorevole Federico Bricolo, vice capogruppo della Lega Nord a Montecitorio, l’onorevole Andrea Gibelli, sempre del Carroccio, e Abbondio Dal Bon, segretario del “Comitato Principe Eugenio di Verona”.
    «Dobbiamo far capire che il contrasto che esiste tra la società occidentale e il mondo dell’Islam è un dato storico che si ripete anche oggi. - commenta Federico Bricolo, uno degli organizzatori dell’evento - Commemoriamo questa grande battaglia che si concluse con la vittoria cristiana e mise fine alle mire egemoniche del mondo islamico che voleva propagarsi per tutta l’Europa cristiana. Questo ci insegna che la storia si ripete. L’invasione islamica avvenuta in quei tempi era fatta a colpi di guerra ed espansione territoriale. Adesso avviene con forme diverse, in maniera “silente”, con l’immigrazione clandestina che si infiltra nel nostro paese e si appropria di interi quartieri della nostra città. Una volta era un nemico che si fronteggiava in battaglia, adesso si ripropone questo conflitto di civiltà ma in altri termine, con un’invasione silenziosa, costante, continua. Vogliono “destabilizzare” quegli equilibri sociali e civici che noi, a casa nostra, abbiamo sempre avuto. Oggi a causa del buonismo dilagante stiamo prestando il fianco ad una situazione che potrebbe diventare pericolosa in un prossimo futuro se non facciamo attenzione alle persone di religione islamica che vengono qui. Spesso arrivano personaggi intolleranti, che non vogliono integrarsi e diventano pericolosi. Sappiamo che all’interno del mondo islamico ci sono delle degenerazioni fondamentaliste assolutamente pericolose ed anche endemiche: dove gli islamici si radicalizzano c’è sempre qualche cellula fondamentalista che condiziona tutta la società mussulmana. Dopo l’attentato dell’11 settembre alle Torri Gemelle, dopo tutte le indagini fatte nel nostro paese alle quali sono susseguite decine di arresti, come nel caso di viale Jenner a Milano, non esiste una sola denuncia da parte degli imam nei confronti di persone, fondamentalisti, che all’interno delle moschee inneggiano alla Jihad, alla guerra santa, al terrorismo contro la nostra società. Se qualcuno, in una parrocchia, parlasse di guerra santa o di terrorismo, sarebbero gli stessi fedeli a denunciare il fatto alla procura. Questo, da parte degli imam, non è mai successo. Evidentemente il fondamentalismo riesce a condizionare i mussulmani moderati».
    Onorevole Bricolo, come commenta la lettera inviata da Adel Smith, presidente dell’“associazione Musulmani d’Italia e d’Europa”, al ministro Castelli, in cui intima al Guardasigilli di rimuovere i crocifissi dagli uffici di sua competenza?
    «Questa lettera fa capire come queste persone siano intolleranti. Vengono a casa nostra e, in modo oltraggioso, vogliono dettare legge».
    Adel Smith ha indetto manifestazioni in cui venivano innalzati cartelli con insulti al Cristianesimo, ha parlato di “cadaverino” rivolgendosi al Crocifisso e anche in quest’ultima lettera ridicolizza i simboli religiosi. Come valuta questo atteggiamento?
    «Usa toni dispregiativi. È inaccettabile. Se uno viene a casa nostra, con una religione “estranea” e si permette di attaccare la nostra fede così violentemente, ci fa capire come i dubbi che noi abbiamo sul dialogo con queste persone abbia fondamenta concrete».
    Perché Adel Smith usa toni così violenti sapendo che innalza solo il livello della tensione?
    «C’è una parte del mondo islamico che cerca il dialogo e chi comunque deve tener conto di tutti i musulmani che ci vedono come nemici. Il Corano dice che noi siamo gli infedeli da combattere. Per tenere a bada tutte le spinte presenti nella comunità islamica usano sia l’imam moderato sia quello che porta avanti le istanze in maniera più radicale. Molti dei musulmani presenti nel Paese danno ragione ad Adel Smith e torto agli imam moderati».
    Vede, dietro a tutto questo, un disegno studiato a tavolino?
    «Se è studiato non lo so, ma produce senz’altro questo risultato. Quelli che vanno in piazza Duomo a Milano ad oltraggiare la nostra religione, lo fanno perché ci credono. Il Corano, secondo la loro interpretazione, dà queste indicazioni».
    In riferimento al partito islamico di cui alcuni esponenti mussulmani auspicano la nascita, l’Occidente è costretto a essere tollerante con gli intolleranti?
    «Noi siamo favorevoli alla libertà di culto: ognuno è libero di professare la fede in cui crede. Ma è anche vero che se una linea eversiva diventa pericolosa per la tenuta dei diritti sociali lo Stato si deve opporre. Il nostro Paese non può permettersi la nascita di un partito islamico che porta avanti teorie ed ideologie contrarie completamente alla nostra Carta Costituzionale. Pensiamo solo alla condizione della donna nel mondo islamico. Senza parlare delle sure che, all’interno del Corano, parlano di combattere contro gli infedeli, che saremmo noi, e portare la Jihad, la guerra santa, nei paesi cristiani. Un partito che porta avanti queste iniziative, ispirate direttamente dal Corano, deve essere contrastato in tutti i modi. La comunità europea si è già espressa contro il partito islamico che doveva nascere in Turchia proprio perché non rispettava i diritti fondamentali dell’uomo. E quello che faremo anche noi. Basta con la tolleranza verso gli intolleranti. Nessuno deve venire a casa nostra a cercare di imporre le proprie regole. A casa nostra le regole le facciamo noi e se loro entrano le devono rispettare. Se questo non succede noi dobbiamo fare sentire la nostra voce. Non possiamo più essere buonisti perché poi si sfocia nel razzismo. Noi vogliamo che questo Stato diventi serio. Chi va contro le nostre regole e le nostre tradizioni, contro la nostra cultura, deve essere immediatamente fermato. Iniziano ad esserci segnali positivi anche da parte della chiesa. Monsignor Vecchi, vescovo di Civitavecchia, si è espresso favorevolmente alla legge Bossi-Fini. Anche il Vicario del Cardinale Biffi a Bologna, Monsignor Claudio Stagni, ci dice che bisogna “fare del 12 settembre una giornata di preghiera perché protegga il nostro paese dal diffondersi della religione islamica”. La data richiama il 12 settembre 1659, quando Vienna festeggiò la vittoria sugli assedianti turchi segnando la fine dell’estensione in Europa dell’impero Ottomano.
    Come giudica la sinistra islamofila e quella parte della chiesa che organizza preghiere multireligiose?
    «Siamo di fronte ad una chiesa disorientata. I momenti di preghiera comuni rischiano di far passare un’immagine sincretista cara ai massoni. La chiesa deve rimanere quella di una volta, quella dei campanili, radicata con l'identità locale, che riconosce, rispetta e porta avanti le istanze della propria gente. Tutti noi abbiamo una appartenenza culturale che ci deriva dal vivere in un territorio in cui da duemila anni c’è il cristianesimo. C’è chi vuole sradicarci dalla nostra cultura per imporre logiche globalizzatrici e mondialiste. Questo è il principio caro ai massoni fatto proprio dalla sinistra: avere uomini deboli da manipolare».
    Lei ha detto che la storia si ripete. Anche in questo caso vincerà l’Europa?
    «La storia si ripete ma con sfumature diverse. Noi dobbiamo prevenire una guerra, siamo ancora in grado di farlo, ma serve una politica attenta all’immigrazione che arriva sul territorio per scardinare la nostra cultura. La BossiFini si contrappone a questo disegno».
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  8. #8
    email non funzionante
    Data Registrazione
    01 Apr 2009
    Messaggi
    9,904
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    [QUOTE]Originally posted by Der Wehrwolf
    [B]BOSSI REPLICA ALLE INGIUSTIFICATE ACCUSE DEL CARD. RUINI
    «Noi antimondialisti siamo con la Chiesa
    che difende i popoli e i campanili»
    di Gianluca Savoini

    «Io personalmente sono per la Chiesa dei campanili, quella che difende i campanili, i popoli; sono molto meno, anzi sono contrario alla Chiesa più vicina ai discorsi imperiali». Umberto Bossi ha chiarito, per chi non l’avesse ancora capito e per quelli che fanno finta di non capire, qual è la sua posizione nei confronti della Chiesa.

    *Questa impostazione la condivido in pieno


    Berlusconi è il capo, dia gli ordini».

    *Questa, per niente. Come, Bossi, il Nume della Padania, si abbassa a prendere ordini da un Berluskaz, da un mafioso di Arcore, da un piduista qualunque???

    È quell’ideologia fallimentare e disastrosa dei Clinton, degli Amato, dei massoni, l’ideologia mondialista (l’ “ismo” peggiore fra tutti gli “ismi”, lo definisce il leader leghista), ad aver causato enormi problemi. «Venne lanciata l’idea fasulla che attraverso l’economia finanziaria si potesse moltiplicare la ricchezza - ha spiegato Bossi -. E che se la ricchezza è illimitata, anche l’ospitalità lo è. Ecco spiegato cosa c’è dietro l’immigrazione di massa. Sono concetti che non ho mai creduto possibili». «Si tratta di un nuovo mito di Lucifero - ha aggiunto -, ma la ricchezza non è bene dell’uomo, ma bene di Dio, legato alle risorse razionali del lavoro. Quel mondo lì è finito».

    *Adesso Bossi e di nuovo grande

    E la dimostrazione è giunta democraticamente dal basso, dal popolo.

    *Ma come? E' giunta dai salotti posseduti da chi aveva cognomi terroni che finivano in "che' "


    «Già sei mesi prima dell’11 settembre dell’anno scorso - ha sottolineato il ministro - il popolo americano aveva tolto la fiducia alla borsa. La gente non crede più a quello che diceva Clinton e nemmeno ad un certo tipo di Chiesa, che va al traino di questi concetti».

    *OK, ma, spero, come i fatti lo hanno dimostrato, nemmeno a chi crede che Bush, guarda caso eletto in modo torbido, proprio nei giorni in cui la Borsa stava cadendo.

    Ma i “grembiulini” dieci anni fa vinsero la partita, che sostenendo che i beni dello stato dovevano andare alle grandi famiglie. Fu il grande scontro sulle privatizzazioni».

    *Ma quando lo capira' Bossi, che i "grembiulini" sono una reliquia di quattro pensionati e di qualche presenzialista, che non contano assolutamente niente??


    E La Lega era sola contro tutti: «contro le grandi famiglie che sono proprietarie dei grandi giornali e non fanno capire nulla alla gente». Adesso però il vento sta cambiando. «Grazie alla testardaggine della Lega e con la nascita della Cdl - ha precisato Bossi - il potere politico comincia a giungere dal basso, un concetto esattamente opposto all’idea della “business community” che dovrebbe dominare alla faccia delle scelte dei popoli. E anche l’economia deve venire dal basso. Noi dobbiamo investire sulla famiglia. Soltanto così il governo riuscirà a cambiare il Paese».

    * Di nuovo, GRANDE BOSSI !

    Ma perche' allinea saggezze ad idiozie???????????

 

 

Discussioni Simili

  1. Bossi contro liberisti e massoni
    Di Der Wehrwolf nel forum Etnonazionalismo
    Risposte: 12
    Ultimo Messaggio: 17-03-05, 15:18
  2. Bossi contro euro e massoni
    Di Der Wehrwolf nel forum Etnonazionalismo
    Risposte: 5
    Ultimo Messaggio: 01-03-05, 21:55
  3. I mondialisti contro Bossi
    Di Der Wehrwolf nel forum Etnonazionalismo
    Risposte: 10
    Ultimo Messaggio: 02-03-04, 01:31
  4. Bossi contro meticciato e massoni!
    Di Der Wehrwolf nel forum Etnonazionalismo
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 23-08-02, 14:09

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito