Milano, il Carroccio: i documenti dei defunti riciclati per gli irregolari?



Mistero a Chinatown: si nasce e non si muore. A Milano questi orientali all’apparenza tranquilli e laboriosi sono circa diecimila (nell’ufficialità), le scuole delle zone “storiche” (come via Paolo Sarpi) si riempiono di bimbi dagli occhi a mandorla, nei retrobottega delle pelletterie le macchine stantuffano giorno e notte, le cucine si moltiplicano (anche quelle visitate dai Nas). Ma i funerali di cinesi dal 1997 al 31 agosto di quest’anno sono stati 23. Mistero, appunto. La comunità cinese meneghina è finita sotto la lente d’ingrandimento della Lega. Matteo Salvini, capogruppo in consiglio comunale e segretario provinciale, ha messo insieme alcuni dati, che impacchettati finiranno sui tavoli di Prefettura, Questura e, attraverso un’interrogazione parlamentare, del ministero dell’Interno. «O i cinesi sono molto fortunati oppure molto longevi - osserva Salvini -. Ma qualcuno deve pur spiegare questa disparità di proporzioni fra i nati e i morti». In quasi sei anni 1.473 nati e solo 23 morti. Il sospetto è che le altre povere salme siano sparite nel nulla e i documenti degli estinti riciclati per “giovani” clandestini. «Noi non facciamo nessuna congettura - dice Salvini - ma ci limitiamo a rendere noti dei numeri. Tutti conoscono, milanesi e non, le voci sulle “stranezze” della comunità cinese: mai visto un funerale cinese, via vai in appartamenti affollati oltre ogni limite, ristoranti spesso vuoti ma in continua espansione e altri fatti ancora. Ipotesi se ne possono fare tante, ma i numeri parlano da soli: hanno forse ragione coloro che sostengono che i morti “spariscono” e i loro documenti vengono riciclati a favore dei nuovi arrivati clandestini?».
Nel mirino anche il settore della ristorazione. Secondo i dati raccolti all’Annonaria, risultano essere 367 le violazioni alle norme di igiene e di gestione, su 250 controlli effettuati nel 2001, e 242 violazioni su 175 controlli sino al 14 maggio di quest’anno. «Quasi tutti i sopralluoghi della polizia Annonaria - commenta Matteo Salvini - finiscono con l’accertamento di irregolarità, spesso anche gravi. Visto che è un comportamento che mette a rischio il bene più prezioso dei cittadini, la salute, invitiamo i milanesi a segnalare ai vigili urbani eventuali presunte irregolarità per i controlli del caso». Il segretario provinciale del Carroccio tiene «a ribadire che la nostra non è una crociata contro un’intera comunità, ma è più semplicemente una richiesta di chiarezza. Per confrontarsi e integrarsi occorre sapere con chi si ha a che fare, con tanto di nome e cognome. Alcuni quartieri di Milano ormai “parlano cinese” e molti italiani si sentono stranieri in casa loro: e questa l'integrazione di cui alcuni parlano? E poi ancora: da dove arrivano tutti quei soldi, spesso in contanti, con cui i cinesi comprano casa e negozi? Milano ha sempre avuto e avrà ancora “el coeur in man”, ma bisogna stare attenti che qualcuno, lavorando nel silenzio, non si porti via quel cuore».