Milosevic all’attacco
Riprende la seconda udienza del processo al Tribunale internazionale dell’Aja contro l’ex presidente serbo Slobodan Milosevic, il quale riparte all’attacco nella sua difesa, affermando che non c’è stato nessun genocidio in Bosnia e Croazia e che tutte le notizie al riguardo sono senza prove e strumentalizzate da chi vuole nascondere la verità.
Questa seconda fase del processo non tratta più dei problemi riguardanti il Kosovo, ma si sofferma sui presunti misfatti che sarebbero stati compiuti dalle milizie serbe nelle due Repubbliche separatiste di Bosnia e Croazia riguardo ai quali Milosevic sostiene l’esatto contrario di ciò che l’accusa gli rimprovera, egli dice che furono in realtà i serbi stessi ad essere perseguitati ed uccisi. L’ex presidente serbo continua la sua difesa non ricorrendo a nessun legale, dato che secondo la sua tesi non deve difendersi da nulla e non riconosce nessuna autorità e competenza al Tribunale internazionale dell’Aja, davanti al quale è stato speciosamente chiamato a rispondetre di ben 61 capi d’imputazione in relazione ai due conflitti balcanici.
In sede del processo l’ex presidente Slobodan Milosevic ha parlato anche del massacro di Srebrenica risalente all’anno 1995, negando qualsiasi responsabilità delle milizie serbe e del governo di Belgrado.
Il massacro di Srebrenica, nel quale ricordiamo persero la vita circa ottomila uomini bosniaci in un’area all’interno della quale la sicurezza doveva essere garantita dai caschi blu dell’Onu, sarebbe stato causato e diretto da parte dei musulmani e dei loro leader, primo fra tutti l’ex presidente Salija Izetbegovic, dai servizi segreti francesi e dai mercenari stranieri da loro assoldati. Questa è la tesi che ha sostenuto Milosevic, parlando di un “diabolico complotto atto a far screditare il popolo serbo agli occhi del mondo”, e seguendo questa linea Milosevic andrà avanti nella sua auto-difesa, pur sapendo che non ci sarà nessun processo reale, ma che la sua condanna è già stata scritta e che il suo nome finirà nella lista degli uomini del terrore e degli esempi negativi che la logica del pensiero unico vuole propagare in tutto il mondo.