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  1. #1
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    Predefinito "Impegni rispettati", la CdL,....

    …”una stangata”, l’Ulivo.

    Leggiamoli, questi sconfitti urlanti giudicare la finanziaria: Rosy Bindi, la principessina delle bugie la definisce “bugie”.
    Mastella, l’eterno politico buono per tutte le stagioni giudica la finanziaria “gioco delle tre carte”.
    Invece, probabilmente influenzato da Mastella ecco Vincesco Visco chiamare “giocatori di poker” i ministri finanziari del governo. L’eterno illuso dell’Ulivo, Rutelli, la definisce “illusioni” mentre “una stangata mascherata” è il giudizio di Massimo D’Alema.
    E Pecoraio Scanio, noto uomo di governo ulivista e riconosciuto maestro di finanze statali, all’ora di pranzo scavalca tutti, forse perché gasato dai risultati dei verdi tedeschi, proponendo una grande manifestazione di protesta contro la finanziaria.
    Probabilmente ha ragione Gianfranco Fini valutando che proprio le reazioni dell’opposizione provano la bontà della Finanziaria. Prendendo atto delle accuse di “demagogia” e “populismo” ha detto: “Io sono stato molto tempo all’opposizione, e so che quando arrivano accuse di demagogia significa che gli oppositori si sono resi conto che in questa legge c’è solo una certezza: la diminuzione delle tasse”.
    Decisamente più onesti e realisti i commenti sindacali.
    L’Ugl dice:”…sono stati rispettati gli impegni”.
    La Cisl giudica positivamente la riduzione fiscale ma si dice preoccupata per i contrasti sulla gestione del Fondo per il Sud, e Savino Pezzotta avverte:”Saremo esattori molto esigenti”.
    La Uil dice che “va bene sul fisco, ma bisogna migliorare il capitolo sul Mezzogiorno”.
    La Cgil, per bocca di Epifan, naturalmente esprime un giudizio “molto negativo, e accusa:”Questa Finanziaria è senza rigore e non esprime sviluppo”.

    Per finire leggiamo Feltri: “Stavolta il premier non ha detto bugie e ha tagliato l’Irpef. Poco? Abbastanza per mandare in bestia la sinistra”.

    saluti

  2. #2
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    Predefinito

    se riprendiamo il contratto con gli Italiani si scopre che effettivamente tutte le promesse fatte sono state avviate e alcune già in direttura d'arrivo e già dopo 1 anno di legslatura.....

  3. #3
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    Predefinito Come vanno le cose...

    ...in Germania?

    Che vadano male lo dimostra la minaccia di dimissioni ripetuta ieri dal ministro dell'Economia Hans Eichel.
    La Bundesbank ieri si è detta d'accordo con il Fondo monetario, che ha stimato al ribasso la crescita tedesca per l'anno in corso come non superiore allo 0,5% del pil. Quanto alla finanza pubblica, dopo le elezioni Eichel ha stimato il deficit per il 2002 al 2,9% del pil.
    Ma secondo osservatori autorevoli, come Lombard Street Research, i dati tedeschi sulle entrate fiscali, resi noti all'indomani della stima del deficit, la rendono chiaramente inattendibile per difetto. Le entrate tributarie nei primi 8 mesi del 2002 hanno registrato un calo del 4,2%, rispetto all'aumento del 2,8% che il governo si aspettava. Intanto la spesa pubblica tedesca è cresciuta del 3,8% del pil, rispetto al 1,8% annunciato dal governo.
    Perciò il deficit tedesco si avvia ad attestarsi tra il 43,2 e il 4,5% del pil.
    Effetto dell'innondazione dell'Elba eslusi.

    Eppure qui si parla dei risultati di un coverno di sinistra in un grande e ricco Paese.

    Probabilmente è stata colpa di Berlusconi.
    Che potenza, quest'uomo!

    saluti

  4. #4
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    Predefinito Un altro comunista che se la prende con la finanziaria...

    D'Amato sulla finanziaria :

    "Nella Finanziaria non ci sono nè svolte, nè segni di riforme strutturali". Anzi, per il leader degli imprenditori, nella manovra appena varata dal governo ci sono "poche luci e molte ombre". Il presidente degli industriali ha espresso un giudizio negativo soprattutto sulla parte che riguarda lo sviluppo del Mezzogiorno, "sia per quanto riguarda l'entità delle cifre che il cambiamento dei meccanismi in corso d'opera". Bene gli impegni per il Patto per l'Italia che contiene anche misure per il Sud, ha aggiunto rilevando che però ci sono "molti elementi di contraddizione e di incoerenza che debbono essere sicuramente messi a punto". Ci sembra che su queste cose - ha detto ancora D'Amato - la manovra sia frettolosa e richieda ancora un approfondimento adeguato".

  5. #5
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    Predefinito il blitz fallito...

    ...dell'Ingeniere.

    Così viene chiamato Carlo De Benedetti, editore di Repubblica e dell'Espresso. Dopo la prova di Cernobbio ora si è buttato alla conquista di Confindustria. Dal 12 settembre il "succo" del suo pensiero lo si trova sui giornali della scuderia e, naturalmente, su Financial Time che, il 17 corrente ha titolato un articolo così:"L'Italia si gioca la sua credibilità".
    Intanto, in Confindustria, dipingono il presidente Antonio D'Amato in difficoltà, accusato dalla maggioranza degli imprenditori di essere "collaterale" al governo.
    Ecco quindi l'Ingeniere all'attacco.
    Ma gli dice male, la sua performance non è stata salutata dalla "standing ovation" che si aspettava, una lunga schiera di interventi hanno smontato punto per punto il discorso di De Benedetti che ha lasciato il conclave con la coda tra le gambe e senza nemmeno salutare D'Amato.
    Che aveva risposto:"Questa Confindustria non fa battaglie per ottenere scambi per pochi, ma fa battaglie di interesse generale. Giudichiamo i fatti, non ci siamo mai appiattiti sul governo: Confindustria non è nè filo nè antigovernativa, ma indipendente. La storia della mia indipendenza è vecchia e per dimostrare la nostra autonomia non dobbiamo prendere a schiaffi il governo tanto per farlo".
    Gelo nel salone, un po' d'imbarazzo.
    Gianmarco Moratti, seccato, risponde:"In che cosa consiste l'appiattimento di Confindustria sul governo? Ieri non c'è stato un comitato di presidenza in cui è stata decisa l'azione verso il governo? Non sono state ripetute nei vari consigli di direttivo tutte le discussioni che abbiamo avuto da Parma in poi? E mi sbaglio ma Tremonti non dimostra una grande simpatia verso la Confindustria? Se tutto questo è vero, dove e in cosa consiste il tuo appiattimento - conclude Moratti rivolto a D'Amato - verso il governo?".
    Anche i piccoli intervengono.
    L'abruzzese Napoleone:"De Benedetti vuol far ricadere tutto quello che non va sulle spalle dell'attuale presidenza, ma dimentica che sull'art.18 la posizione di Confindustria è stata decisa a maggioranza...".
    L'industriale siciliano F.R. Averna, che nei giorni scorsi ha criticato il governo sugli incentivi al Sud, difende la linea D'Amato e del governo dicendo:"L'art.18 è una battaglia importantissima sul piano formale e sostanziale, abbiamo invertito il trend politico-sociale che durava dal 1969, innovando un mercato del lavoro dalla struttura più rigida del mondo".
    Alla fine dei lavori D'Amato, riferendosi alle previsioni troppo ottimiste anche di Confindustria, dice:"Io sono stato il primo a chiedere una "operazione verità" sui conti".
    Uno dei presenti sbotta:"E' pericoloso che si scateni la caccia al colpevole e che mali antichi risalenti addirittura a generazioni precedenti vengano attribuite agli attuali responsabili".
    Michele Perini, presidente di Assolombarda:"Con il Patto per l'Italia sono state recuperate flessibilità importanti per le aziende del manifatturiero. In passato un'immensità di risorse pubbliche sono andate a salvataggio di qualche impresa che poi è morta".

    Il riferimento all'Olivetti di Carlo De Benedetti, ingeniere, è puramente casuale.

    Questo anche come risposta a pcosta, che considera una "stroncatura" la critica di D'Amato, da lui presentato come comunista (provocatoriamente senza alcuna ragione), alla politica poco "generosa" del governo verso il Sud.
    Le "stroncature" hanno ben altra consistenza e tono.

    Sarebbe facile, e molto di sinistra, predare nottetempo i conticorrenti degli italiani e il giorno seguente farsi bello verso il Sud. Magari con gli stessi soldini dei suoi abitanti.

    saluti

  6. #6
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    Predefinito

    Quante parole Mustang, evidentemente la Finanziaria ti ha eccitato. Io aspetteri di vedere il collegato e gli effetti che ne sortiranno (anche sulla tanto sbandierata riduzione dell'IRPEF) prima di fare tanti panegirici.

    Mi stupisce però che tu non abbia sprecato neanche una parola per rispondere a pcosta. Forse il suo trafiletto è annegato in mezzo al proluvio dei vostri peana.

    Ve le ripropongo:
    Un altro comunista che se la prende con la finanziaria...

    D'Amato sulla finanziaria :

    "Nella Finanziaria non ci sono nè svolte, nè segni di riforme strutturali". Anzi, per il leader degli imprenditori, nella manovra appena varata dal governo ci sono "poche luci e molte ombre". Il presidente degli industriali ha espresso un giudizio negativo soprattutto sulla parte che riguarda lo sviluppo del Mezzogiorno, "sia per quanto riguarda l'entità delle cifre che il cambiamento dei meccanismi in corso d'opera". Bene gli impegni per il Patto per l'Italia che contiene anche misure per il Sud, ha aggiunto rilevando che però ci sono "molti elementi di contraddizione e di incoerenza che debbono essere sicuramente messi a punto". Ci sembra che su queste cose - ha detto ancora D'Amato - la manovra sia frettolosa e richieda ancora un approfondimento adeguato".
    Cum Feris Ferus

  7. #7
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    Predefinito Re: Come vanno le cose...

    Originally posted by mustang
    ...in Germania?
    Che vadano male lo dimostra la minaccia di dimissioni ripetuta ieri dal ministro dell'Economia Hans Eichel....
    Non serviva la minaccia di Hans per sapere che l'economia tedesca va male. Perchè, quella dei paesi in cui governano le destre va bene, pur non avendo avuto gli oneri della riunificazione con la DDR che ha avuto la Germania?

    La colpa della stasi dell'economia dei paesi destri è colpa della congiuntura internazionale, e quella della Germania è colpa del governo?

    Se Eichel minaccia dimissioni, vuol dire una sola cosa: che è molto più intelligente e onesto di 3monti. Tutto qua.

    Lunedi scorso sono crollate le borse? Colpa delle elezioni in Germania.
    Ieri sono crollate di nuovo. Altre elezioni in Germania? O sono state le elezioni in Marocco, dove, come NON vi è noto, ha trionfato il centro sinistra? No, gli analisti dicono 'colpa dei venti di guerra' (che una settimana fa non spiravano).

    Siete proprio comici, e una risata vi seppellirà.
    Cum Feris Ferus

  8. #8
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    Predefinito Re: il blitz fallito...

    Originally posted by mustang
    ...dell'Ingeniere.

    Così viene chiamato Carlo De Benedetti, editore di Repubblica e dell'Espresso. Dopo la prova di Cernobbio ora si è buttato alla conquista di Confindustria. Dal 12 settembre il "succo" del suo pensiero lo si trova sui giornali della scuderia e, naturalmente, su Financial Time che, il 17 corrente ha titolato un articolo così:"L'Italia si gioca la sua credibilità".
    Intanto, in Confindustria, dipingono il presidente Antonio D'Amato in difficoltà, accusato dalla maggioranza degli imprenditori di essere "collaterale" al governo.
    Ecco quindi l'Ingeniere all'attacco.
    Ma gli dice male, la sua performance non è stata salutata dalla "standing ovation" che si aspettava, una lunga schiera di interventi hanno smontato punto per punto il discorso di De Benedetti che ha lasciato il conclave con la coda tra le gambe e senza nemmeno salutare D'Amato.
    Che aveva risposto:"Questa Confindustria non fa battaglie per ottenere scambi per pochi, ma fa battaglie di interesse generale Giudichiamo i fatti, non ci siamo mai appiattiti sul governo: Confindustria non è nè filo nè antigovernativa, ma indipendente. La storia della mia indipendenza è vecchia e per dimostrare la nostra autonomia non dobbiamo prendere a schiaffi il governo tanto per farlo".
    Gelo nel salone, un po' d'imbarazzo.
    Gianmarco Moratti, seccato, risponde:"In che cosa consiste l'appiattimento di Confindustria sul governo? Ieri non c'è stato un comitato di presidenza in cui è stata decisa l'azione verso il governo? Non sono state ripetute nei vari consigli di direttivo tutte le discussioni che abbiamo avuto da Parma in poi? E mi sbaglio ma Tremonti non dimostra una grande simpatia verso la Confindustria? Se tutto questo è vero, dove e in cosa consiste il tuo appiattimento - conclude Moratti rivolto a D'Amato - verso il governo?".
    Anche i piccoli intervengono.
    L'abruzzese Napoleone:"De Benedetti vuol far ricadere tutto quello che non va sulle spalle dell'attuale presidenza, ma dimentica che sull'art.18 la posizione di Confindustria è stata decisa a maggioranza...".
    L'industriale siciliano F.R. Averna, che nei giorni scorsi ha criticato il governo sugli incentivi al Sud, difende la linea D'Amato e del governo dicendo:"L'art.18 è una battaglia importantissima sul piano formale e sostanziale, abbiamo invertito il trend politico-sociale che durava dal 1969, innovando un mercato del lavoro dalla struttura più rigida del mondo".
    Alla fine dei lavori D'Amato, riferendosi alle previsioni troppo ottimiste anche di Confindustria, dice:"Io sono stato il primo a chiedere una "operazione verità" sui conti".
    Uno dei presenti sbotta:"E' pericoloso che si scateni la caccia al colpevole e che mali antichi risalenti addirittura a generazioni precedenti vengano attribuite agli attuali responsabili".
    Michele Perini, presidente di Assolombarda:"Con il Patto per l'Italia sono state recuperate flessibilità importanti per le aziende del manifatturiero. In passato un'immensità di risorse pubbliche sono andate a salvataggio di qualche impresa che poi è morta".

    Il riferimento all'Olivetti di Carlo De Benedetti, ingeniere, è puramente casuale.

    Questo anche come risposta a pcosta, che considera una "stroncatura" la critica di D'Amato, da lui presentato come comunista (provocatoriamente senza alcuna ragione), alla politica poco "generosa" del governo verso il Sud.
    Le "stroncature" hanno ben altra consistenza e tono.

    Sarebbe facile, e molto di sinistra, predare nottetempo i conticorrenti degli italiani e il giorno seguente farsi bello verso il Sud. Magari con gli stessi soldini dei suoi abitanti.

    saluti

    Bravissimo. Appuntamento tra un anno e poi ne riparliamo...

  9. #9
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    Predefinito Re: "Impegni rispettati", la CdL,....

    Originally posted by mustang
    …”una stangata”, l’Ulivo.

    Leggiamoli, questi sconfitti urlanti giudicare la finanziaria: Rosy Bindi, la principessina delle bugie la definisce “bugie”.
    Mastella, l’eterno politico buono per tutte le stagioni giudica la finanziaria “gioco delle tre carte”.
    Invece, probabilmente influenzato da Mastella ecco Vincesco Visco chiamare “giocatori di poker” i ministri finanziari del governo. L’eterno illuso dell’Ulivo, Rutelli, la definisce “illusioni” mentre “una stangata mascherata” è il giudizio di Massimo D’Alema.
    E Pecoraio Scanio, noto uomo di governo ulivista e riconosciuto maestro di finanze statali, all’ora di pranzo scavalca tutti, forse perché gasato dai risultati dei verdi tedeschi, proponendo una grande manifestazione di protesta contro la finanziaria.
    Probabilmente ha ragione Gianfranco Fini valutando che proprio le reazioni dell’opposizione provano la bontà della Finanziaria. Prendendo atto delle accuse di “demagogia” e “populismo” ha detto: “Io sono stato molto tempo all’opposizione, e so che quando arrivano accuse di demagogia significa che gli oppositori si sono resi conto che in questa legge c’è solo una certezza: la diminuzione delle tasse”.
    Decisamente più onesti e realisti i commenti sindacali.
    L’Ugl dice:”…sono stati rispettati gli impegni”.
    La Cisl giudica positivamente la riduzione fiscale ma si dice preoccupata per i contrasti sulla gestione del Fondo per il Sud, e Savino Pezzotta avverte:”Saremo esattori molto esigenti”.
    La Uil dice che “va bene sul fisco, ma bisogna migliorare il capitolo sul Mezzogiorno”.
    La Cgil, per bocca di Epifan, naturalmente esprime un giudizio “molto negativo, e accusa:”Questa Finanziaria è senza rigore e non esprime sviluppo”.

    Per finire leggiamo Feltri: “Stavolta il premier non ha detto bugie e ha tagliato l’Irpef. Poco? Abbastanza per mandare in bestia la sinistra”.

    saluti
    Ottimo l'editoriale di Feltri su Libero, con qualche punzecchiatura alla maggioranza e con il sollevamento del velo sulle nudità di certa stampa....."indipendente"....e dei partiti d'opposizione...

    Ma torniamo ai ...conti.

    da www.lastampa.it


    " LA PRIMA MOSSA DEL GOVERNO PER TAGLIARE LE TASSE
    Col Fisco più leggero cambia la busta paga
    La legge Finanziaria riscrive il sistema delle aliquote dell’Irpef
    Si parte dal 2003, risparmieranno 28 milioni di contribuenti

    1 ottobre 2002

    di Federico Monga

    ROMA Sono più di 28 milioni i contribuenti italiani che risparmieranno grazie al taglio dell’Irpef inserito nella legge finanziaria. In soldoni chi ci guadagna di più, 583 euro, è il lavoratore dipendente, senza figli a carico, con un reddito annuo di 8500 euro. Un pensionato con meno di 75 anni e un reddito di 24.500 invece verserà al fisco solo un euro in meno rispetto al 2002. Sono i due estremi della prima tranche della riforma fiscale, studiata dal secondo governo Berlusconi e concentrata sulle fasce di reddito più basse, fino a 25 mila euro . Le cartelle esattoriali saranno più leggere grazie all'allargamento della no tax area, ad un nuovo sistema di deduzioni e detrazioni, alle nuove aliquote (vedi tabella in alto e il grafico a destra curato dallo studio Berardino e Partners) e al blocco delle addizionali Irpef per Comuni e Regioni.

    Si parte nel 2003 con la prossima dichiarazione dei redditi. «I lavoratori dipendenti - ha commentato ieri il ministro Tremonti - potranno toccare con mano leggendo il cedolino della busta paga del prossimo gennaio». Il risparmio complessivo per i contribuenti (per lo Stato si tratta di una riduzione delle entrate) sarà di 5,5 miliardi di euro. Il premier Berlusconi ieri ha confermato che la riforma terminerà nel 2006 quando le aliquote saranno solo due (23 e 33%). Nelle maglie della complicata revisione della curva fiscale, qualcuno potrà anche trovarsi con somme maggiori da pagare. In questo caso, ma solo per il prossimi anno, varrà la clausola di salvaguardia: chi sarà svantaggiato potrà scegliere l’aliquota più conveniente tra vecchia e nuova Irpef.

    DEDUZIONI E DETRAZIONI. Una delle principali novità è la trasformazione delle detrazioni per produzione lavoro in deduzioni dal reddito. Per tutti ci sarà una una deduzione base di 3 mila euro a cui andrà aggiunto un surplus di 4500 euro per i lavoratori dipendenti, di 4000 per i pensionati e di 1.500 per gli autonomi. In ogni caso per chi è in pensione e vive in una casa di proprietà viene introdotta un’esenzione base fino a 7500 euro. Ne beneficeranno 3,5 milioni di pensionati in più. Lo «sconto» decresce all’aumentare del reddito fino a scomparire al di sopra dei 31.200 euro per gli autonomi, dei 32.200 per i pensionati e dei 33.100 per i dipendenti. Tutte le detrazioni, per carichi di famiglia, per oneri e canoni di locazione, e le deduzioni, gli oneri deducibili, restano in vigore.

    NO TAX AREA. Fino al 2002 non pagava tasse chi guadagnava meno di 6000 euro e non aveva carichi famigliari (il tetto era innalzato a 11.000 euro per i dipendenti con moglie e due figli a carico). Ora la «no tax area», grazie alle nuove deduzioni e detrazioni, sale a 7500 per il dipendente e per il pensionato con meno di 75 anni senza carichi familiari, e a 13.500 per il lavoratore dipendente con moglie e due figli. Per queste fasce il risparmio in termini percentuali è del 100%. Non saranno soggetti all’Irpef 800 mila italiani in più. Oggi i contribuenti esentasse sono 1 milione e 200.

    CHI CI GUADAGNA. Questi calcoli del Tesoro. L’84% degli sgravi andranno a chi guadagna meno di 25 mila euro all’anno. Per i lavoratori dipendenti con un reddito fino a 11 mila euro la riduzione media è pari a 436 euro, di 295 per la fascia tra 18 mila e 25 mila. Al disopra la riduzione media per 5,5 milioni di contribuenti è di 31 euro. Per i pensionati invece i risparmi medi vanno da 303 a 23 euro .

    TRE ESEMPI. Un single che guadagna 13.000 euro all’anno godrà di una riduzione del 15,81% pagando 328 euro in meno di tasse. Un padre di due figli con la moglie casalinga e un reddito annuo da 18.000 euro verserà all’ufficio delle entrate 299 euro in meno (-14,61%). Un pensionato con meno di 75 anni che riceve dall’Inps 20.000 euro all’anno risparmierà 165 euro (-3,9%).

    NEL 2003 NESSUNO PAGHERA’ DI PIU’. Il signor Rossi, amministratore di società, padrone di una casa con garage, sposato, con un figlio che va a scuola, e un reddito di 42.276 euro con la nuova Irpef si trova nella condizione di sborsare 172 euro in più di tasse. Se poi è anche elettore del centrosinistra sarà ancora più frustrato e arrabbiato. Per il prossimo anno, ma solo per il prossimo, potrà pagare ancora con la vecchia e più conveniente aliquota.
    "


    Cordiali saluti

  10. #10
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    Predefinito Re: Re: Come vanno le cose...

    Originally posted by Dario
    Non serviva la minaccia di Hans per sapere che l'economia tedesca va male. Perchè, quella dei paesi in cui governano le destre va bene, pur non avendo avuto gli oneri della riunificazione con la DDR che ha avuto la Germania?

    La colpa della stasi dell'economia dei paesi destri è colpa della congiuntura internazionale, e quella della Germania è colpa del governo?

    Se Eichel minaccia dimissioni, vuol dire una sola cosa: che è molto più intelligente e onesto di 3monti. Tutto qua.

    Lunedi scorso sono crollate le borse? Colpa delle elezioni in Germania.
    Ieri sono crollate di nuovo. Altre elezioni in Germania? O sono state le elezioni in Marocco, dove, come NON vi è noto, ha trionfato il centro sinistra? No, gli analisti dicono 'colpa dei venti di guerra' (che una settimana fa non spiravano).

    Siete proprio comici, e una risata vi seppellirà.
    --------------------------------------------------

    Vedi, dario, che l'eccitato sei tu? Per noi una Finanziaria in tempi difficili, che non aumenti le tasse ma che, al contrario, le diminuisca per stimolare la ripresa, è cosa normale.
    Aumentare le tasse è facile, ed è tipico delle sinistre...o delle dittature.
    Guarda un po' tu?

 

 
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