Ma cos'e' il socialismo liberale e il riformismo?

[yurj]

Originally posted by Manfr
Riguardo alla scuola pubblica, non si può comunque dimenticare che furono i Socialisti a riformarla e ad alzare il limite minimo, dopo una dura battaglia negli anni '60 contro monarchici e missini.
Per quanto riguarda le definizioni di Socialismo Liberale e Riformista, quelle di Moderato e Socialista a mio parere non fanno una grinza.

Se e' quello di Moderato, e' fallito con Blair, D'Alema e Clinton. Sperare che si possano "regolare" i processi complessi del sistema capitalistico tramite la semplice politica e' illusorio, a mio parere. La pratica, poi, ha fatto il resto.

[Moderato (POL)]

Originally posted by yurj


Sicuramente e' utile ed interessante quello che dice. Contesto il fatto che il movimento comunista si fatto solo di "strappi violenti" e che porti alla negazione dei diritti. Anzi, in realta' e' il movimento comunista che nasce in opposizione al socialismo riformista, per il semplice motivo che quest'ultimo non riesce a risolvere le contraddizioni di fondo del sistema, non producendo dei risultati sostanziali quando va al potere.

Il diritto inviolabile alla proprieta' e' un punto controverso. Oggi il sistema neoliberista lo cancella, in quanto la proprieta' e' legata alla capacita' di mantenerla. Una casa non e' di proprieta' all''infinito, ma puo' essere tolta per motivi di debito, di pignoramento e cause varie.

Il nodo della "proprieta'" nel senso comunista e' risolta nella socialita' della stessa, cioe' il necessario e' inviolabile e la proprieta' privata del singolo e' riconosciuta dal resto della societa come bene collettivo, quindi "piu' alto".

Se uno vuole l'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione, ma vuole arrivarci senza rivoluzione, è un socialista.
Se ammette la violenza, anzi trova inevitabile la lotta di classe, è un comunista. Se e poi convinto che un gruppetto di intellettualoidi capiscano tutto e possano fare da avanguardia a questa violenze, è un leninista.

I mezzi del comunista e del leninista sono inaccettabili. Per questo vanno emarginati e controllati.

Del socialista non condividerò mai l'obbiettivo, ma ammetto che abbia un posto in democrazia.

Il socialista liberale o socialdemocratico è altra cosa. Non vuole la soppressione totale dell'iniziativa individuale, solo portarla in un quadro più regolamentato. In questa ottica, anche se trovo spesso i socialdemocratici un po'troppo riformisti, non avrei problemi a votarli, qualora dall'altra parte si tendesse troppo all'ultraliberismo.

[yurj]

Luoghi comuni, banalita' di sigle, fascismo mascherato da democrazia *alla Bush, insomma*

[Moderato (POL)]

Originally posted by yurj
Luoghi comuni, banalita' di sigle, fascismo mascherato da democrazia *alla Bush, insomma*

povero kompagno, quando non hai più argomenti ricorri al fascismo... ora ti spiazzo: io sono antifascista, come potrai provare da te se risali i miei primi post, in cui spiegavo ad alcuni camerati che siamo nel 2002 e loro sono relitti della storia.

Comunque rilancio: per me rifondazione è un partito SOCIALISTA perchè vuole "l'altro mondo possibile" con mezzi, mi pare, parlamentari e pacifici. Quindi ha tutto il diritto di esistere e di essere votata. QUalche dubbio in più ce l'ho, e spero sarai d'accordo, su FOrza Nuova, sulle organizzazioni fasciste che pescano gli ultras degli stadi, sui centri sociali (e neanche tutti), su Kasarini, sui "pacifisti" che sono andati a genova con tuta bianca imbottita, spranghe e altri oggettini "difensivi".

Se credi nella via parlamentare, nella democrazia, sei un SOCIALISTA. Troppo a sinistra per me, ma pazienza. In democrazia bisogna tollerare e rispettare gli altri, no?

Se invece credi che le riforme si facciano "fuori dal parlamento", sei un eversore. Se ti limiti a parlare dietro un nick, pazienza. La democrazia è fatta anche di diritto di espressioni forti o bislacche.

Se mai ti venisse in mente di organizzare qualche "smontaggio" di McDonald's o Adecco... la Legge si farà rispettare.

[yurj]

L'antifascismo si misura nei fatti, non nelle parole.

E i tuoi fatti sono: reprimere il dissenso, isolare chi la pensa diversamente.

[agaragar]

Originally posted by Moderato

Se invece credi che le riforme si facciano "fuori dal parlamento", sei un eversore. .

tutto avviene fuori del parlamento.

[Moderato (POL)]

Originally posted by agaragar

tutto avviene fuori del parlamento.

Tranne la modifica delle leggi... che poi è quello che si intende per riforma... beh, e ovviamente le conseguenti scelte dell'esecutivo, ma quando dicevo parlamento intendevo impropriamente anche quello. OK?

[Moderato (POL)]

Originally posted by yurj
L'antifascismo si misura nei fatti, non nelle parole.

E i tuoi fatti sono: reprimere il dissenso, isolare chi la pensa diversamente.

Reprimere il dissenso? DImmi come. SOno semplicemente per VOTARE la coalizione che meno si allea ad estremismi (per me) inaccettabili. E' una proposta politica. Se veramente il partito estremista che piace a te rappresentasse "il popolo" allora sarei io ad essere ISOLATO da questa spaventosa maggioranza, no?

Invece sei tu che fai parte di una minoranza. E lo sei, secondo me, perchè è una minoranza imbottita di idee sbagliate e che, fortunatamente, si sta lentamente sgretolando mano a mano che lo "zoccolo duro" di dignitosi lavoratori comunisti con la loro storia invecchia e muore, sostituito solo da quattro straccioni dei centri sociali.

QUesto perchè le condizioni storiche, la disperazione che spinse tante brave persone nella follia comunista non ci sono più. Prova tu a dire "proletari unitevi" a una gioventù che ha auto, telefonino e scuola... grazie a 55 anni di governi moderati (si, conto anche Prodi che votai).

Tu ci provi, immagino? Cosa ti rispondono? Quanti giovani comunisti recluti che non appartengano alla tipologia modaiola/alternativa (con tanto di divisa, pantaloni strappati, magletta di improbabili gruppi punk-rock)? E quando crescono... io te lo dico ma lo sai meglio di me... metà diventano straccioni, punkbestia, senza nessun radicamento sociale, senza nessun peso dal punto di vista economico... tutto il contrario della vostra prestesa di rappresentare le avanguardie, il proletariato che lui si è stato nell'800 inoltrato il pilastro (non rappresentato) del sistema. e l'altra metà diventano bravi ragazzi moderati, si tolgono il ridicolo metallo facciale, si laureano e vanno a lavorare.

Insomma, fate quello che volete. Nessuno vi reprime finchè non violate la legge, e anzi, vi è concesso ogni tanto anche sputtanarvi spaccando due vetrine o bruciando una bandiera USA.

Non c'è bisogno di emarginarvi o reprimervi, fate tutto da soli.

[Claude]

Originally posted by yurj


Se e' quello di Moderato, e' fallito con Blair, D'Alema e Clinton. Sperare che si possano "regolare" i processi complessi del sistema capitalistico tramite la semplice politica e' illusorio, a mio parere. La pratica, poi, ha fatto il resto.

Infatti non si deve regolare un bel niente, se con regolare si intende indirizzare, plasmare ecc. Si fanno delle regole, per evitare monopoli ecc, oppure delle leggi che salvaguardano l'ambiente, e, tramite la tassazione, si raccolgono risorse per la sanità, la scuola, e i vari ammortizzatori sociali in caso di crisi economica.



Faccio notare che le conseguenza più logica del ragionamento che fai è l'ultraliberismo, non il comunismo, il quale è sostanzialmente una pianificazione completa dell'economia.

[gribisi]

Originally posted by yurj


Se e' quello di Moderato, e' fallito con Blair, D'Alema e Clinton. Sperare che si possano "regolare" i processi complessi del sistema capitalistico tramite la semplice politica e' illusorio, a mio parere. La pratica, poi, ha fatto il resto.

Ha avuto tanto successo il comunismo invece: regimi autoritari o totalitari, gulag, milioni di morti, fame, fancazzismo istituzionalizzato, decadenza economica, alla fine rivolte di gente esasperata che non ne può più di fare la cavia dei vostri esperimenti di ingegneria sociale.
Non confondiamo errori con orrori.
Non confondiamo la crisi della socialdemocrazia europea con la immane tragedia del comunismo.