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  1. #1
    brescianofobo
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    Predefinito Paolo Berlusconi era innocente

    In USA avrebbe rischiato 25 anni di carcere. Qua invece fare bilanci falsi non è piu' un reato, ognuno puo' scriverci quello che vuole su quei pezzi di carta, chi se ne fotte se le società ti fanno credere quello che vogliono.

    Adesso Pablito deve solo rispondere di 11 miliardi che si era fregato dalla società.

    Bella, la famiglia Berlusconi. Un modello e un esempio per tutti noi.


    Corriere della Sera

    Processo a Milano: in base alla nuova legge sui reati societari «il fatto non costituisce reato»

    Falso in bilancio, assolto Paolo Berlusconi


    MILANO - Dopo Adriano Galliani nel processo sulle polisportive Fininvest, ieri è stato Paolo Berlusconi a giovarsi della nuova legge sul falso in bilancio, grazie alla quale è stato assolto da metà delle imputazioni relative alla «Paolo Berlusconi Finanziaria srl» 1991/1994. Il pm Margherita Taddei contestava che la partecipazione della «Nuova Vi.Pi» fosse stata iscritta a bilancio per un valore di 10 miliardi di lire contro un attivo invece solo di 1,4 miliardi; e che l’utile di esercizio fosse stato depresso con il conteggio (tra le passività) di restituzioni e interessi derivanti da un simulato finanziamento soci per 11,2 miliardi. In base alla nuova legge, e in mancanza di querela da soci o creditori, il pm (senza sollevare la questione di incostituzionalità posta dal pm Colombo nel processo Sme a Silvio Berlusconi) ha chiesto la prescrizione. Ma la prima sezione (presidente Francesco Castellano), rilevando la mancata riformulazione dell’accusa con il «dolo specifico», ha assolto Paolo Berlusconi perché il fatto non costituisce più reato. Il 17 dicembre proseguirà il processo per l’ipotizzata appropriazione indebita degli 11 miliardi, la cui prescrizione dipende dalla concessione o meno delle attenuanti. lferrarella@corriere.it
    Luigi Ferrarella

  2. #2
    Le fondamenta di POL
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    Predefinito

    Che vergogna, stanno facendo le stesse cose fatte da quei disgustosi comunisti che si sono fatti non solo le leggi per pensioni, case e tutto il resto, ma pensarono anche a pararsi il culo prima di tangentopoli. Ladri come i socialisti, ma impuniti.



    *L'AMNISTIA PER I FINANZIAMENTI DEL PCUS AL PARTITO COMUNISTA ITALIANO

    Cominciamo dalla legge numero 73 del 1990, intitolata "Delega al Presidente della Repubblica per la concessione di amnistia", pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale l'11 aprile del 1990.

    Già il titolo e la data ci confermano che si tratta dell'ultima legge di amnistia approvata dal legislatore italiano prima dell'ondata moralistica scatenata da Tangentopoli, sulle cui inchieste, come sovente emerso durante i processi, questo provvedimento agì in senso fortemente limitativo.

    Ma forse è meglio partire dall'iter parlamentare di questa proposta di legge, che inizia nel novembre dell'89, con la firma dell'allora Ministro Guardasigilli Vassalli e il sostegno di tantissimi parlamentari del cosìddetto pentapartito, in quel momento al governo del Paese.

    Ma anche in questo caso -e non casualmente-, la legge fu approvata dal pentapartito con i voti favorevoli del PCI come dell' MSI, allora all'opposizione; infatti, il 5 aprile del 1990, si espressero a favore, al Senato, i capigruppo del PSDI, del PSI, del PCI, della DC, del MSI-DN e del PRI, e cinque giorni dopo, il 10 aprile, la legge fu approvata definitivamente dal Senato con 135 voti a favore, 12 astenuti e nessun voto contrario.

    Il testo di questa legge ci fa bene comprendere che certamente non fu varata per affrontare emergenze carcerarie, pure già all'ordine del giorno dato il sovraffollamento delle patrie galere. Prendiamo ad esempio l'art. 1 comma F, che concedeva l'amnistia per "reati commessi a causa e in occasione di manifestazioni sindacali o in conseguenza di situazioni di gravi disagi dovuti a disfunzione di servizi pubblici o a problemi abitativi", un tipo di reato senz'altro politico che tendeva a sanare pendenze relative ad una stagione molto calda sul piano del conflitto sociale.

    Oppure si può citare l'art. 2 comma 1, che concede l'amnistia per "le false fatturazioni a proposito di attività commerciali svolte da enti pubblici e privati diversi dalle società che non hanno per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali", fra cui rientrano, com'è ovvio, proprio i partiti e i sindacati.

    Ma soprattutto questa legge stabilisce all'art.1 comma A l'amnistia per i reati non finanziari con pena edittale non superiore a 4 anni, fra cui, guarda caso, rientrano quelli previsti dalla legge del 195/1974 sul finanziamento pubblico della politica, che sanzionava con pene proprio fino a 4 anni di reclusione chiunque avesse dato o percepito finanziamenti da parte di società pubbliche e private senza registrazione a bilancio. Questa
    legge portò all'amnistia dei reati commessi fino al 24 ottobre 1989, e si noti che l'impossibilità per le Procure di perseguire tali fattispecie criminose ha comportato spesso anche l'impossibilità di disvelare reati più gravi (come concussione, corruzione e ricettazione) non soggetti ad amnistia e spesso associati ai primi nelle inchieste di Tangentopoli. Anche la magistratura requirente preferì sovente, e non casualmente, evitare di contestare reati più gravi, come pure astrattamente possibile.

    Ora, è fatto noto, ed ammesso dagli stessi responsabili, che il PCI abbia percepito per anni finanziamenti esteri da parte del PCUS: proprio nel 1989, la Procura di Roma stava svolgendo indagini che naturalmente, a seguito dell'approvazione di quella legge, si interruppero. E tra l'altro l'ex PCI dichiarò che i finanziamenti dall'URSS erano proseguiti proprio fino al 1989, e non pare proprio un caso. E' difficile ricordare un provvedimento più tempestivo.

  3. #3
    Abbi Dubbi
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    Originally posted by Österreicher
    Che vergogna, stanno facendo le stesse cose fatte da quei disgustosi comunisti che si sono fatti non solo le leggi per pensioni, case e tutto il resto, ma pensarono anche a pararsi il culo prima di tangentopoli. Ladri come i socialisti, ma impuniti.

    *L'AMNISTIA PER I FINANZIAMENTI DEL PCUS AL PARTITO COMUNISTA ITALIANO

    Cominciamo dalla legge numero 73 del 1990, intitolata "Delega al Presidente della Repubblica..................
    Ma anche in questo caso -e non casualmente-, la legge fu approvata dal pentapartito con i voti favorevoli del PCI come dell' MSI, allora all'opposizione; infatti, il 5 aprile del 1990, si espressero a favore, al Senato, i capigruppo del PSDI, del PSI, del PCI, della DC, del MSI-DN e del PRI , e cinque giorni dopo, il 10 aprile, la legge fu approvata definitivamente dal Senato con 135 voti a favore, 12 astenuti e nessun voto contrario.
    Quelli del pentapartito erano tutti "disgustosi comunisti" ? E anche l'MSI ? Ti consiglio poi di rivedere i tuoi concetti di "finanziamento ai partiti" e "corruzione"...non sono la stessa cosa. Sul "ladri come i socialisti, ma impuniti" ti posso rispondere solo che forse erano meno ladri dei socialisti (e di tanti altri) e che in galera sono andati anche uomini del PDS. Marcello Stefanini, segretario amministrativo del PCI-PDS, è stato processato (senza sbraitare contro i giudici come oggi fanno altri) ed è stato assolto in pieno da tutte le accuse. Per conferme o chiarimenti chiedete all'ex giudice Nordio.

  4. #4
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    invito pthome66 a mostrare come nella realtà la nuova norma sul falso in bilancio non abbia portato alla sua depenalizzazione...

    cordialmente
    haring

  5. #5
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    Originally posted by Österreicher
    Che vergogna, stanno facendo le stesse cose fatte da quei disgustosi comunisti che si sono fatti non solo le leggi per pensioni, case e tutto il resto, ma pensarono anche a pararsi il culo prima di tangentopoli. Ladri come i socialisti, ma impuniti.



    *L'AMNISTIA PER I FINANZIAMENTI DEL PCUS AL PARTITO COMUNISTA ITALIANO

    Cominciamo dalla legge numero 73 del 1990, intitolata "Delega al Presidente della Repubblica per la concessione di amnistia", pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale l'11 aprile del 1990.

    Già il titolo e la data ci confermano che si tratta dell'ultima legge di amnistia approvata dal legislatore italiano prima dell'ondata moralistica scatenata da Tangentopoli, sulle cui inchieste, come sovente emerso durante i processi, questo provvedimento agì in senso fortemente limitativo.

    Ma forse è meglio partire dall'iter parlamentare di questa proposta di legge, che inizia nel novembre dell'89, con la firma dell'allora Ministro Guardasigilli Vassalli e il sostegno di tantissimi parlamentari del cosìddetto pentapartito, in quel momento al governo del Paese.

    Ma anche in questo caso -e non casualmente-, la legge fu approvata dal pentapartito con i voti favorevoli del PCI come dell' MSI, allora all'opposizione; infatti, il 5 aprile del 1990, si espressero a favore, al Senato, i capigruppo del PSDI, del PSI, del PCI, della DC, del MSI-DN e del PRI, e cinque giorni dopo, il 10 aprile, la legge fu approvata definitivamente dal Senato con 135 voti a favore, 12 astenuti e nessun voto contrario.

    Il testo di questa legge ci fa bene comprendere che certamente non fu varata per affrontare emergenze carcerarie, pure già all'ordine del giorno dato il sovraffollamento delle patrie galere. Prendiamo ad esempio l'art. 1 comma F, che concedeva l'amnistia per "reati commessi a causa e in occasione di manifestazioni sindacali o in conseguenza di situazioni di gravi disagi dovuti a disfunzione di servizi pubblici o a problemi abitativi", un tipo di reato senz'altro politico che tendeva a sanare pendenze relative ad una stagione molto calda sul piano del conflitto sociale.

    Oppure si può citare l'art. 2 comma 1, che concede l'amnistia per "le false fatturazioni a proposito di attività commerciali svolte da enti pubblici e privati diversi dalle società che non hanno per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali", fra cui rientrano, com'è ovvio, proprio i partiti e i sindacati.

    Ma soprattutto questa legge stabilisce all'art.1 comma A l'amnistia per i reati non finanziari con pena edittale non superiore a 4 anni, fra cui, guarda caso, rientrano quelli previsti dalla legge del 195/1974 sul finanziamento pubblico della politica, che sanzionava con pene proprio fino a 4 anni di reclusione chiunque avesse dato o percepito finanziamenti da parte di società pubbliche e private senza registrazione a bilancio. Questa
    legge portò all'amnistia dei reati commessi fino al 24 ottobre 1989, e si noti che l'impossibilità per le Procure di perseguire tali fattispecie criminose ha comportato spesso anche l'impossibilità di disvelare reati più gravi (come concussione, corruzione e ricettazione) non soggetti ad amnistia e spesso associati ai primi nelle inchieste di Tangentopoli. Anche la magistratura requirente preferì sovente, e non casualmente, evitare di contestare reati più gravi, come pure astrattamente possibile.

    Ora, è fatto noto, ed ammesso dagli stessi responsabili, che il PCI abbia percepito per anni finanziamenti esteri da parte del PCUS: proprio nel 1989, la Procura di Roma stava svolgendo indagini che naturalmente, a seguito dell'approvazione di quella legge, si interruppero. E tra l'altro l'ex PCI dichiarò che i finanziamenti dall'URSS erano proseguiti proprio fino al 1989, e non pare proprio un caso. E' difficile ricordare un provvedimento più tempestivo.
    "DIMENTICHI" di citare che è PER LA STESSA amnistia (VOLUTA da tutto il pentapartito) che il TUO Cav.Banana può vaneggiare di avere ANCORA la fedina penale "pulita" ( )
    Coincidenze: era stato appena condannato IN VIA DEFINITIVA per FALSA TESTIMONIANZA.
    Un BUGIARDO PATENTATO.

  6. #6
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    Originally posted by Österreicher
    Che vergogna, stanno facendo le stesse cose fatte da quei disgustosi comunisti che si sono fatti non solo le leggi per pensioni, case e tutto il resto, ma pensarono anche a pararsi il culo prima di tangentopoli. Ladri come i socialisti, ma impuniti.



    *L'AMNISTIA PER I FINANZIAMENTI DEL PCUS AL PARTITO COMUNISTA ITALIANO

    Cominciamo dalla legge numero 73 del 1990, intitolata "Delega al Presidente della Repubblica per la concessione di amnistia", pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale l'11 aprile del 1990.

    Già il titolo e la data ci confermano che si tratta dell'ultima legge di amnistia approvata dal legislatore italiano prima dell'ondata moralistica scatenata da Tangentopoli, sulle cui inchieste, come sovente emerso durante i processi, questo provvedimento agì in senso fortemente limitativo.

    Ma forse è meglio partire dall'iter parlamentare di questa proposta di legge, che inizia nel novembre dell'89, con la firma dell'allora Ministro Guardasigilli Vassalli e il sostegno di tantissimi parlamentari del cosìddetto pentapartito, in quel momento al governo del Paese.

    Ma anche in questo caso -e non casualmente-, la legge fu approvata dal pentapartito con i voti favorevoli del PCI come dell' MSI, allora all'opposizione; infatti, il 5 aprile del 1990, si espressero a favore, al Senato, i capigruppo del PSDI, del PSI, del PCI, della DC, del MSI-DN e del PRI, e cinque giorni dopo, il 10 aprile, la legge fu approvata definitivamente dal Senato con 135 voti a favore, 12 astenuti e nessun voto contrario.

    Il testo di questa legge ci fa bene comprendere che certamente non fu varata per affrontare emergenze carcerarie, pure già all'ordine del giorno dato il sovraffollamento delle patrie galere. Prendiamo ad esempio l'art. 1 comma F, che concedeva l'amnistia per "reati commessi a causa e in occasione di manifestazioni sindacali o in conseguenza di situazioni di gravi disagi dovuti a disfunzione di servizi pubblici o a problemi abitativi", un tipo di reato senz'altro politico che tendeva a sanare pendenze relative ad una stagione molto calda sul piano del conflitto sociale.

    Oppure si può citare l'art. 2 comma 1, che concede l'amnistia per "le false fatturazioni a proposito di attività commerciali svolte da enti pubblici e privati diversi dalle società che non hanno per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali", fra cui rientrano, com'è ovvio, proprio i partiti e i sindacati.

    Ma soprattutto questa legge stabilisce all'art.1 comma A l'amnistia per i reati non finanziari con pena edittale non superiore a 4 anni, fra cui, guarda caso, rientrano quelli previsti dalla legge del 195/1974 sul finanziamento pubblico della politica, che sanzionava con pene proprio fino a 4 anni di reclusione chiunque avesse dato o percepito finanziamenti da parte di società pubbliche e private senza registrazione a bilancio. Questa
    legge portò all'amnistia dei reati commessi fino al 24 ottobre 1989, e si noti che l'impossibilità per le Procure di perseguire tali fattispecie criminose ha comportato spesso anche l'impossibilità di disvelare reati più gravi (come concussione, corruzione e ricettazione) non soggetti ad amnistia e spesso associati ai primi nelle inchieste di Tangentopoli. Anche la magistratura requirente preferì sovente, e non casualmente, evitare di contestare reati più gravi, come pure astrattamente possibile.

    Ora, è fatto noto, ed ammesso dagli stessi responsabili, che il PCI abbia percepito per anni finanziamenti esteri da parte del PCUS: proprio nel 1989, la Procura di Roma stava svolgendo indagini che naturalmente, a seguito dell'approvazione di quella legge, si interruppero. E tra l'altro l'ex PCI dichiarò che i finanziamenti dall'URSS erano proseguiti proprio fino al 1989, e non pare proprio un caso. E' difficile ricordare un provvedimento più tempestivo.
    grazie per avermelo fatto leggere ost, ma IO lo sapevo già. Si tratta dell'aborrita Madre di tutte le amnistie.

    1) quello che hai postato, per noi sinistri può essere scomodo fin quanto ti pare, ma invariabilmente fuori tema. Qui si parla di quel simpaticone di Paolo Berlusconi. Che c'entra il Pcus??

    2) entrando nel merito (ti accontento), l'amnistia sui fondi neri dal Pcus al Pci esiste, lo so, retroattivamente dal 1989. Fu voluta dall'allora PdC Amato e votata a stragrande maggioranza da tutta la Camera nel 1993 (con l'ammirevole voto contrario di Prc, Msi e Lega). Perché non hai detto che quell'amnistia ha "coperto" ANCHE i finanziamenti illeciti del pentapartito ante 1989 (e difatti mani pulite ha perseguito solo quelli dal 1989 in poi)? Perché non hai detto che quell'amnistia ha coperto SOPRATTUTTO le tangenti di Berlusconi Silvio alla GdF nel 1987 e la celeberrima falsa testimonianza sull'iscrizione alla P2 (del 1988 credo) ed è diventata quindi il suo passepartout per scendere in politica?(a riprova, il Collegio della Camera ha voluto prima vedere la sentenza di prescrizione di Berlusconi, poi gli ha permesso la candidatura. Senza amnistia niente "discesa in campo". Il resto è storia recente).

    che vergogna eh, ost? hai proprio ragione. Che vergogna.

  7. #7
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    Originally posted by Crack!


    Quelli del pentapartito erano tutti "disgustosi comunisti" ? E anche l'MSI ? Ti consiglio poi di rivedere i tuoi concetti di "finanziamento ai partiti" e "corruzione"...non sono la stessa cosa. Sul "ladri come i socialisti, ma impuniti" ti posso rispondere solo che forse erano meno ladri dei socialisti (e di tanti altri) e che in galera sono andati anche uomini del PDS. Marcello Stefanini, segretario amministrativo del PCI-PDS, è stato processato (senza sbraitare contro i giudici come oggi fanno altri) ed è stato assolto in pieno da tutte le accuse. Per conferme o chiarimenti chiedete all'ex giudice Nordio.
    E no,, non potendo più procedere i giudici su quelle questioni sono stati impossibilitati a scoprire fenomeni di corruzione che generalmente si affiancavano al finanziamento illecito dei partiti. Quello del PCI, poi, è ancora più disgustoso... i soldi sono arrivati anche dall'Unione Sovietica.....

  8. #8
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    Originally posted by DrugoLebowsky


    quello che hai postato, per noi sinistri può essere scomodo fin quanto ti pare, ma invariabilmente fuori tema. Qui si parla di quel simpaticone di Paolo Berlusconi. Che c'entra il Pcus??

    .

    E no,, caro,,, questa tua cacciata qui è fuori luogo dopo i vostri sistematici off topic. Lungi da me iniziare una discussione sui fondi sporchi di sangue ricevuti dal PCI (dimostrati e verificati) dal PCUS, ma ho semplicemente messo in evidenza come le leggi su misura ve le siete sempre fatte.... strano che ora un brunik qualsiasi gridi allo scandalo per leggi su misura... Tutto qua, spero che tu ci sia arrivato. Off topic è tutto il resto di cui hai parlato.

    Salut

  9. #9
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    Predefinito IN-topic

    Originally posted by Österreicher



    E no,, caro,,, questa tua cacciata qui è fuori luogo dopo i vostri sistematici off topic. Lungi da me iniziare una discussione sui fondi sporchi di sangue ricevuti dal PCI (dimostrati e verificati) dal PCUS, ma ho semplicemente messo in evidenza come le leggi su misura ve le siete sempre fatte.... strano che ora un brunik qualsiasi gridi allo scandalo per leggi su misura... Tutto qua, spero che tu ci sia arrivato. Off topic è tutto il resto di cui hai parlato.

    Salut
    Si ricapitola, eh??
    Allora: "Paolo BERLUSCONI viene assolto dal REATO di FALSO IN BILANCIO in quanto PER INTERVENUTA NUOVA LEGGE il fatto NON costituisce PIU' reato".
    "I managers americani vengono ARRESTATI in conseguenza alla nuova legge VOLUTA da G.W.Bush che AQUISCE le pene per chi si macchia di FALSO IN BILANCIO fino a VENTICINQUEANNI!!!!"

    Si dicute di QUESTO, gonzo.

  10. #10
    Claude
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    Originally posted by Österreicher
    Che vergogna, stanno facendo le stesse cose fatte da quei disgustosi comunisti che si sono fatti non solo le leggi per pensioni, case e tutto il resto, ma pensarono anche a pararsi il culo prima di tangentopoli. Ladri come i socialisti, ma impuniti.



    *L'AMNISTIA PER I FINANZIAMENTI DEL PCUS AL PARTITO COMUNISTA ITALIANO

    Cominciamo dalla legge numero 73 del 1990, intitolata "Delega al Presidente della Repubblica per la concessione di amnistia", pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale l'11 aprile del 1990.

    Già il titolo e la data ci confermano che si tratta dell'ultima legge di amnistia approvata dal legislatore italiano prima dell'ondata moralistica scatenata da Tangentopoli, sulle cui inchieste, come sovente emerso durante i processi, questo provvedimento agì in senso fortemente limitativo.

    Ma forse è meglio partire dall'iter parlamentare di questa proposta di legge, che inizia nel novembre dell'89, con la firma dell'allora Ministro Guardasigilli Vassalli e il sostegno di tantissimi parlamentari del cosìddetto pentapartito, in quel momento al governo del Paese.

    Ma anche in questo caso -e non casualmente-, la legge fu approvata dal pentapartito con i voti favorevoli del PCI come dell' MSI, allora all'opposizione; infatti, il 5 aprile del 1990, si espressero a favore, al Senato, i capigruppo del PSDI, del PSI, del PCI, della DC, del MSI-DN e del PRI, e cinque giorni dopo, il 10 aprile, la legge fu approvata definitivamente dal Senato con 135 voti a favore, 12 astenuti e nessun voto contrario.

    Il testo di questa legge ci fa bene comprendere che certamente non fu varata per affrontare emergenze carcerarie, pure già all'ordine del giorno dato il sovraffollamento delle patrie galere. Prendiamo ad esempio l'art. 1 comma F, che concedeva l'amnistia per "reati commessi a causa e in occasione di manifestazioni sindacali o in conseguenza di situazioni di gravi disagi dovuti a disfunzione di servizi pubblici o a problemi abitativi", un tipo di reato senz'altro politico che tendeva a sanare pendenze relative ad una stagione molto calda sul piano del conflitto sociale.

    Oppure si può citare l'art. 2 comma 1, che concede l'amnistia per "le false fatturazioni a proposito di attività commerciali svolte da enti pubblici e privati diversi dalle società che non hanno per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali", fra cui rientrano, com'è ovvio, proprio i partiti e i sindacati.

    Ma soprattutto questa legge stabilisce all'art.1 comma A l'amnistia per i reati non finanziari con pena edittale non superiore a 4 anni, fra cui, guarda caso, rientrano quelli previsti dalla legge del 195/1974 sul finanziamento pubblico della politica, che sanzionava con pene proprio fino a 4 anni di reclusione chiunque avesse dato o percepito finanziamenti da parte di società pubbliche e private senza registrazione a bilancio. Questa
    legge portò all'amnistia dei reati commessi fino al 24 ottobre 1989, e si noti che l'impossibilità per le Procure di perseguire tali fattispecie criminose ha comportato spesso anche l'impossibilità di disvelare reati più gravi (come concussione, corruzione e ricettazione) non soggetti ad amnistia e spesso associati ai primi nelle inchieste di Tangentopoli. Anche la magistratura requirente preferì sovente, e non casualmente, evitare di contestare reati più gravi, come pure astrattamente possibile.

    Ora, è fatto noto, ed ammesso dagli stessi responsabili, che il PCI abbia percepito per anni finanziamenti esteri da parte del PCUS: proprio nel 1989, la Procura di Roma stava svolgendo indagini che naturalmente, a seguito dell'approvazione di quella legge, si interruppero. E tra l'altro l'ex PCI dichiarò che i finanziamenti dall'URSS erano proseguiti proprio fino al 1989, e non pare proprio un caso. E' difficile ricordare un provvedimento più tempestivo.
    L'associazione tra l'amnistia votata, se non ho capito male, anche dai comunisti, e le leggi sul f. in b. di berlusconi è impropria: una cosa è votare un'amnistia che, di fatto, favorisce alcuni appartenenti ad un partito, e un'altra è cambiare una legge in modo tale da rendere nullo un reato. Qualora uno del PCI o del PDS avesse di nuovo ricevuto soldi in maniera illegittima sarebbe stato comunque perseguibile in seguito.

    Il paragone sarebbe stato sensato se il PCI avesse perorato una legge che avesse voluto legalizzare i finanziamenti ai partiti da parte di regimi stranieri di natura totalitaria; Il che mi pare non sia accaduto.

 

 
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