I cuori pollisti palpitano: domani il grande giorno

[brunik]

Domani Berlusca deciderà se vuole essere giudicato o se è meglio sorvolare, e darà indicazione ai suoi avvocati sul da farsi.

Secondo me è meglio sorvolare, non sarebbe cosa bella appurare che un premier comprava le sentenze.


Martedì 8 Ottobre 2002, 17:51


Cirami alle strette, la parola al premier

ROMA - Ormai è certo: la decisione di modificare o meno in extremis il testo del ddl Cirami arriverà quasi fuori tempo massimo. E probabilmente coinvolgerà in prima persona Palazzo Chigi. Anche se ufficialmente si tratterà di un atto tutto parlamentare. Sarà insomma una deliberazione verticistica, visto che a poche ore dal termine ultimo per agire (domani all'ora di pranzo si riunisce il Comitato dei nove) tutti gli "specialisti azzurri" sull'argomento dissimulano e tergiversano. I cosiddetti avvocati di Forza Italia (Gaetano Pecorella, Donato Bruno, Niccolò Ghedini, Michele Saponara etc.) sembrano in sostanza aspettare un input altolocato che opti per una delle due alternative rimaste sul tappeto.

La prima delle quali prevede di portare fino alle estreme conseguenze il tour de force legislativo che cominciò, fra le proteste focose dell'opposizione, ai primi di agosto in Senato. Si tratterebbe in questo caso di tranciare di netto ogni remora sulle presunte imperfezioni costituzionali del testo già varato da Palazzo Madama. E di approfittare dei tempi ipercontingentati che verranno concessi in aula a Montecitorio dopodomani. Con un processo Imi-Sir ormai vicino alla fase delle requisitorie finali, questa opzione garantisce il varo della legge sul legittimo sospetto entro giovedì prossimo. E fornisce dunque a Cesare Previti il tempo sufficiente per reiterare (ammesso che non sia valida quella già presentata e ora al vaglio della Consulta) la sua richiesta di remissione del processo.

Tra l'altro questa eventuale scelta draconiana produce due interessanti effetti collaterali per la maggioranza. Evita che Marcello Pera debba trovarsi nuovamente alle prese (in occasione di un'ventuale seconda lettura al Senato) con quello stesso provvedimento che scatenò contro di lui le ire del centrosinistra. E inibisce all'Ulivo la possibilità di organizzare nei prossimi giorni un'altra campagna di mobilitazione presso l'opinione pubblica su una legge tanto osteggiata. Senza contare che i travagli interni all'opposizione suggeriscono tatticamente al centrodestra di procedere con un blitz legislativo di una sola giornata; prima cioè che l'Ulivo abbia il tempo di ricompattarsi intorno a questo appuntamento antiberlusconiano.

Certo la seconda opzione (inserire nel testo-base alcune correzioni che lo rendano meno approssimativo e soprattutto meno suscettibile di strumentalizzazioni da parte di imputati in malafede) non è ancora del tutto esclusa. Ma va considerato in questo caso che l'opposizione non ha finora mostrato nessuna esplicita volontà di convergere in tempi brevi su qualche emendamento mirato. Come pure il fatto che la sola presentazione di modifiche potrebbe, da regolamento, obbligare la Camera ad un rallentamento dell'iter.

Insomma se si dovesse giudicare sulla base di un clima, di un umore generale tanto intenso quanto impalpabile, la sensazione diffusa è che si finirà per liquidare la pratica in poche ore d'aula giovedì mattina. Contando anche sul fatto che le ventilate perplessità del Quirinale sul testo attuale della legge non dovrebbero comunque spingere Carlo Azeglio Ciampi fino al gesto estremo e destabilizzante di rifiutarsi di controfirmare la normativa in questione. In ogni caso domani intorno alle 14 sarà il momento della verità. Al quale non sembrano poter opporre molto né la preannunciata fiaccolata dei girotondini, né le forti perplessità appena reiterate dall'Associazione nazionali magistrati.

[Gianfranco]

siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii che belloooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo oooooooooooooooo palpito , palpito , palpito.......... grazie Brunikkkkkkkkkk!!!!

[Dario]

I servi della gleba esultano per i loro padroni.

Vedi come è cambiato il mondo, quanta dignità ha perso l'uomo strada facendo.....