FIAT/DE LUCIA : SI SOSTENGANO LAVORATORI E DISOCCUPATI, NON IMPRESE DECOTTE
SUGLI ESUBERI LA FIAT DICA TUTTA LA VERITÀ E IL GOVERNO NON ACCETTI RICATTI: NESSUN REGALO AD AGNELLI, NESSUNA MISURA DI EMERGENZA, SÌ ALLA RIFORMA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI. CHIEDO ALLA COMMISSIONE EUROPEA DI INTERVENIRE IMMEDIATAMENTE.
Dichiarazione di Michele De Lucia, membro della Direzione di Radicali italiani
In occasione dell’incontro previsto per oggi tra i vertici della Fiat e il Governo, si continua a parlare di Cassa integrazione e di esuberi. La Fiat deve dire tutta la verità: la legge 223 del 1991 vieta l’erogazione della Cassa per gli esuberi, imponendo in tal caso il ricorso immediato alla mobilità. Mi auguro che la Fiat non presenti ancora una volta gli esuberi sotto le mentite spoglie di eccedenze temporanee: si tratterebbe in tal caso di truffa aggravata ai danni dello Stato.
Ricordiamo al sindacato, finanziato anche da Agnelli attraverso il meccanismo delle trattenute automatiche, sindacato che, al solito a difesa di interessi corporativissimi, sembra voler sponsorizzare l’operazione, che storicamente i cassintegrati Fiat non hanno quasi mai fatto ritorno in fabbrica, ma sono stati collocati dopo anni di attesa in mobilità, per essere poi espulsi definitivamente dal mercato del lavoro attraverso i prepensionamenti, con conseguenze disastrose per il bilancio pubblico. Le bandiere che i dipendenti Fiat stanno innalzando nelle manifestazioni di queste ore, sono le bandiere di coloro che hanno interesse non a liberarli dal bisogno, ma a mantenerli nel bisogno.
A questo punto il Governo deve avere il coraggio di dire no ai ricatti: si risponda non con misure di emergenza o aprendo i cordoni della borsa della Cassa integrazione, a tutto vantaggio di Agnelli, ma procedendo, finalmente, all’abolizione della Cassa e all’istituzione di un ammortizzatore sociale ad accesso generalizzato. Si sostengano lavoratori e disoccupati, non imprese decotte.
Torno a chiedere alla Commissione Europea di intervenire subito prima che si consumi l’ennesima truffa ai danni dei contribuenti italiani. Per questo oggi ho inviato una lettera al Commissario alla Concorrenza, Mario Monti, con la documentazione relativa all’utilizzo della Cassa integrazione che è stato fatto in questi anni.
Roma, 9 ottobre 2002.
Wolare
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