Qualcosa mi dice che siamo vicini a una crisi di governo. Le minacce dei malpancisti sono sempre meno velate.
Dopo il CDU, ora c'è anche AN che comincia ad avere le scatole piene del magico trio Bossi-Berlusca-Tremonti.
Occhio che quello che parla è un ministro, mica un pirla qualsiasi.
Corriere, 15.12.02
LA MAGGIORANZA
Tremaglia guida i «malpancisti»: certezza della pena anche sulle tasse
Come possiamo paragonare chi ha rubato una mela a chi ha frodato milioni di euro?
ROMA - I «maldipancia» attraversano la maggioranza. Riguardano soprattutto An e la Lega, ma potrebbero contagiare anche altri settori del centrodestra. Perchè il maxi condono annunciato è un piatto pesante da digerire anche di fronte ad autorevoli esponenti del governo che lo presentano come «male minore». E così i «contrari» cominciano a uscire allo scoperto anche nella Casa delle Libertà. Primo fra tutti un ministro. Si sfoga il responsabile degli Italiani nel mondo, Mirko Tremaglia : «Bisogna finirla con questa storia dei condoni. Io personalmente sono contrario e spero che il governo non arrivi a chiedere la fiducia. Si tratta di un problema culturale che però ha effetti politici concreti. Se diciamo che An è favorevole alla certezza della pena deve esserlo fino in fondo. È per questo che siamo contrari anche all’indulto. Altrimenti, come potremmo paragonare, in termini di giustizia, chi ha rubato una mela e chi ha frodato il fisco per milioni di euro?». E sono parole che pesano anche perchè dette da un ministro, come Tremaglia, che ha già minacciato di dimettersi se la Finanziaria stralcerà le pensioni per gli italiani all’estero.
Ma dentro lo stesso partito, Alleanza Nazionale, ci sono altre voci che parlano contro il condono. Una di queste è Teodoro Buontempo : «Il problema è l’impressione che si dà alla gente: siamo partiti affermando che la Casa delle Libertà era diversa dalle altre maggioranze, che avrebbe costruito un Paese più equo e moderno e invece ci siamo ritrovati nelle mani i vecchi trucchetti della Prima Repubblica». E ancora: «Sono d’accordo che a volte, di fronte all’emergenza, possono servire le cure da cavallo. Ma allora si sarebbe dovuto dire subito come stavano le cose senza aspettare un mese e dare l’idea che non si sapeva che pesci prendere. La stessa cosa accade per le riforme: o si ha un progetto oppure è meglio non sbandierare cose che non sono state discusse e vagliate neanche all’interno della maggioranza. Stiamo attenti a non approvare solo le riforme gradite al centrodestra. An su questi temi dovrebbe far sentire di più la sua voce».
Decisamente contrario al condono sono anche i repubblicani. E lo spiegano attraverso la voce del presidente della commissione Finanze di Montecitorio, Giorgio La Malfa : «Si tratta di una misura miope che avrà effetti distruttivi sul gettito futuro. Il governo ne pagherà le conseguenze». Non solo. Per La Malfa il provvedimento avrà un effetto controproducente perchè «suonerà nella mente dei cittadini come un incentivo» a evadere le tasse: «A questo punto, mi chiedo, chi le pagherà il prossimo anno?».
Ma il condono, a sorpresa, incassa qualche malumore anche dentro Forza Italia. Maurizio Lupi , responsabile nel partito della tematica che riguarda i lavori pubblici (nonchè ex assessore a Milano) digerisce a malapena il condono fiscale. Tanto che si affretta a mettere subito i paletti di fronte a un altro provvedimento caldeggiato da non pochi esponenti della Casa delle Libertà: «Ora dobbiamo dire un "no" deciso al condono edilizio perchè incide nei rapporti tra i cittadini e l’ambiente: sarebbe un provvedimento sbagliato e controproducente. E, poi, non possiamo passare di condono in condono».
Roberto Zuccolini