Padanogeni scatenati

[LosVonRom (POL)]

Naturalmente concordo con il Veneziano quà sopra.

In merito alle frequentazioni di feste o persone , ti posso dire che non ho problemi di orticaria.

Ho amici di rifondazione (non padani), come amici di destra.

Non sono personalmente di destra.La destra italiana mi fa cagare.

La sinistra mi fa venire i conati.

[ilgufo]

Originally posted by El Venexian
tutto il contrario di molti sinistri che non osano metter piede fuori dalle loro feste dell'unita' ma si arrogano il diritto di dire a noi cosa e come la pensano i leghisti o i secessionisti , leggendo informazioni unicamente da canali partitici o a loro affiliati , in pratica digererendo informazioni a SENSO UNICO.

il problema di informazioni a SENSO UNICO penso sia estendibile a tutte le coalizioni: ci sono padani che leggono l'unità o manifesto?
tra l'altro, al di là dei giornali che comunque leggono in pochi, i tg sono tutti, chi più chi meno, filogovernativi.
per quanto riguarda la tua critica ai saccenti sinistri, in parte la condivido, frequentando sinistri ho l'impressione che il leghista sia molto stereotipato e considerato politicamente rozzo, più ignorante: penso che sia una generalizzazione grezza e vera solo in parte.
d'altronde però da sinistro sono spesso stato zittito da leghisti come excomunista (niente di più falso nel mio caso) o comunque trattato con molto disprezzo, quasi che la base sia responsabile delle stronzate di d'alema. poche volte sono stato ascoltato come possessore di un pensiero mio, spesso si parte dal presupposto e pregiudizio che un sinistro ragioni sempre e comunque seguendo veline rosse passate dai vertici. io vedo invece nella base un'autonomia e una critica forte ai vertici che porta spesso all'autodenigrarsi o alla creazione di movimento stile girotondi.

[Erwann]

Originally posted by ilgufo

...
un mio carissimo è padano della prima ora e da anni conduciamo discussioni civili. possibile che qua non ci riesca?

Ha un amico "padano della prima ora"...

El capes propes en c***, ghe nièent de fa...

[El Venexian]

Gufo , chiariamo prima di tutto che io non sono della lega ne' voto lega ne' voto per chiunque da 10 anni , per disgusto e per mille altri motivi , sono veneto , pro-veneto , e pro-secessione , ma politicamente sono "free" almeno x ora , ovvio che se per disperazione dovessi scegliere voterei lega ma SOLO x disperazione.

Quanti leghisti leggono l'unita ?

Io nei miei bookmarks ho almeno 50-60 newspapers , specie europei , nella sezione itaGlia c'e' un po' di tutto , da AVVENIRE a LIBERAZIONE , passando per il sole 24 ore , gazzettino , etc

E se te la devo dire tutta considero il giornale "la padania" nient'altro che un foglio di partito e di dubbia vericidita' in molti dei suoi articoli , mentre resto dell'idea che e' un giornale molto creativo al pari di Liberazione (e dell'omonimo francese Liberation che e' ancora + trash).

Ecco , ora puoi dire che hai conosciuto un "padano" che legge anche l'Unita' , contento ?

BASTA con sti stereotopi trotskjisti !
Proprio tu , un sinistro ! che ti batti per la liberta' etc etc !

Alza il kulo , vai alla piu' vicina festa della lega , origlia i discorsi
della gente , compra qualche pubblicazione , leggi , studia e analizza.

Avrai liete sorprese ... c'e' da vedere se la tua mente e' sgombra da pregiudizi bolschevichi o si puo' ancora snebbiare un po'.

good luck.

[Gatto rognoso]

UNA GRANDE OPERA
di Gilberto Oneto.
10-09-2000


Il carcere milanese di Opera può essere preso a triste metafora dell’attuale condizione della Padania: non solo e tanto perché è una prigione (il collegamento simbolico è fin troppo evidente) ma perché al suo interno si trova una consorteria umana la cui configurazione sembra essere lo specchio delle sciagure attuali e future della nostra terra. Secondo i dati che sono stati forniti da un amico bene informato che lavora all’interno del carcere, la popolazione dei 1.100 detenuti è così composta: il 40% circa è rappresentato da extracomunitari (soprattutto africani ealbanesi), il 55% da Italiani etnici (in prevalenza siciliani, campani, pugliesi e calabresi) e solo attorno al 5% da Padani. La quasi totalità (il 99%) degli agenti di custodia e dei dirigenti è composta da Italiani (in prevalenza siciliani e campani) e da grossi contingenti di Sardi. Il personale sanitario (medici e infermieri) è italiano all’80%. Gli educatori e gli psicologi sono in larga parte italiani (70%) e in parte padani (il restante 30%); negli insegnanti il rapporto fra le due etnie passa a 51% contro 49%. La proporzione muta radicalmente se si esaminano i religiosi presenti: il 95% delle suore e il 100% dei preti sono padani e in particolare lombardi.
La prima e più semplice e immediata considerazione che ci viene da fare è che se la Padania fosse indipendente (e non ci fossero in giro foresti italiani o extracomunitari liberi di delinquere) il carcere di Opera (ma credo tutti i carceri padani) sarebbe praticamente vuoto. A Milano (e per tutto il resto della Lombardia) basterebbe abbondantemente il vecchio San Vittore a contenere tutti i birboni nostrani. Il ritorno alla libertà dei Padani e “a baita” di tutti gli altri sgonfierebbe anche il colossale business che ruota e ingrassa attorno alla giustizia (si fa per dire), frequentato quasi in esclusiva da gendarmi e impiegati italiani, in monopolio quasi assoluto da “utenti” italiani ed extracomunitari, e anche da avvocati e magistrati che sono in larghissima maggioranza provenienti dalla “patria del diritto” e della pummarola. Anche per tutto l’esercizio della giustizia meneghina tornerebbe a bastare (e addirittura avanzerebbe) il vecchio palazzo del tribunale (diventato oggi la insufficiente sede dei vigili milanesi) e si potrebbe finalmente abbattere quell’italico e littorio sconcio che impesta anche fisicamente (con le sue poco eleganti fattezze di bisunto container) il panorama urbano di fronte a quella meraviglia rinascimentale che è San Pietro in Gessate. Sicuramente poi il tutto funzionerebbe meglio, le vittime avrebbero giustizia in poco tempo (e non con le ere geologiche sistematicamente condannate dalla Corte Europea dei Diritti Umani e dal buon senso), i criminali verrebbero tolti dalla circolazione “in tempo reale” e nelle aule si potrebbe anche parlare la nostra lingua materna. Uno non affronta certo un processo più volentieri ma almeno si evita di dover ricorrere all’interprete simultaneo... Il mal frequentato marchingegno carcerario di Opera ha però anche altri significati. Raffigura anche i ruoli che si sono consolidati in questa società, dove quelli che lavorano, soprattutto quelli che lo fanno disinteressatamente a vantaggio del prossimo (piuttosto lontano per provenienza, in questo caso) sono quasi tutti padani. Soprattutto sono padani quelli che pagano per mantenere in piedi il costosissimo ambaradan. Si dice che ogni detenuto costi alla comunità dalle 400 alle 500 mila lire il giorno e che la cifra raddoppi per i minorenni. Fare due conti è tragicamente facile: ci sono nell’italica repubblica più di 55.000 galeotti che costano più di 10.000 miliardi l’anno, di cui 4 o 5mila solo per il piacere di ospitare stranieri extracomunitari. Stando stretti e abbottonati, tutti noi spendiamo più di 30 miliardi al giorno per questa chincaglieria, più quelli che scuciamo in sistemi di allarme o che ci vengono ciò nonostante rubati. Ogni albanese stupratore o marocchino spacciatore, o fratello garibaldino ci costano in un giorno quasi quanto un mese di pensione sociale per un padano anziano, la cui gente vive su questa terra da millenni senza commettere reati o fare del male a nessuno. Poi ci sono i pentiti da foraggiare, le parcelle degli avvocati, le carte bollate. Viva l’Italia! Non è finita lì: Opera costituisce purtroppo un altro segno inquietante. Somiglia infatti troppo alla condizione che ci aspetta, nella quale i Padani saranno una sparuta minoranza in una società “felicemente multietnica” per metà italiana verace e per metà di tutto il resto del mondo solatìo. E’ come la fabbrica, l’embrione ma anche il manifesto della società che ci prospettano. Con amnistie o altre invenzione faranno uscire i suoi attuali ospiti, che saranno sostituiti fra quelle mura da altri che entreranno a imparare il mestiere e poi mandati fuori a civilizzare questo che qualche imbecille ha definito un “paese vergognosamente unietnico”. Opera è la visualizzazione del progetto del nostro futuro, è l’officina della società che ci aspetta, il laboratorio del futuro che l’Italia sta preparando per la Padania. Che dovrà diventare un grande, immenso carcere dove i Padani, ridotti a una sparuta minoranza, dovranno continuare a lavorare per l’allegra brigata multietnica che sarà diventata padrona a casa nostra.




Se vedòm!

[El Venexian]

grande , grandissimo ONETO !

[Celtic Pride (POL)]

Originally posted by El Venexian
grande , grandissimo ONETO !

grandissimo, bisogna sempre pubblicare almeno su questo forum i suoi interventi ed i suoi scritti.
la padania (il giornale) deve capire di aver fatto un grande sbaglio, personalmente da quando lo hanno escluso non l'ho più comprata...ci sono rimasto troppo male.

Originally posted by ilgufo

ti assicuro che amici padani con cui discuto ne ho, mi sarebbe piaciuto continuare telematicamente. (non nego di avere forti pregiudizi sulla base leghista, ma vorrei metterli in discussione, anche perchè riconosco ai padani una genuinità che nei ds si è persa qualche decennio fa, ma è un altro discurso...)

comunque grazie.

per la cronaca: in questo periodo non c'è una festa padana a bs? me la sono già persa?

ultima curiosità: ma voi alle feste dell'unità ci venite a fare un giro o vi viene l'orticaria solo all'idea?

no anche quest' anno ho passato due serate alla festa dell'unità di Quarona (guardato a vista manco fossi un terrorista)....DOVE HO TROVATO ......... piacevoli discussioni autonomiste......

[Nanths]

Alle feste dell'unità o anche di liberazione una salamella e un bicchiere di vino non danno mai fastidio. E dunque?

[ilgufo]

Originally posted by Nanths
Alle feste dell'unità o anche di liberazione una salamella e un bicchiere di vino non danno mai fastidio. E dunque?

dunque buon appetito ;-)
dunque nulla, era solo curiosità, io sono andato solo una volta qualche anno fa ad una festa padana, poi non ne ho più avuto occasione, ma mi piacerebbe trovarne una dove andare a fare un giro. vedere l'aria che si respira, i discorsi che si fanno etc etc

però ad una festa di FI non ci andrei, in mezzo agli azzurri mi viene l'orticaria ed ero curioso di sapere se è la stessa reazione che vi provochiamo noi diessini.