I sistemi politici europei: 2) Germania

[Studentelibero]

La Repubblica Federale tedesca viene definita da alcuni studiosi uno stato "semisovrano". E, in effetti il processo di decisione politica in Germania passa attraverso una rete talmente consolidata di interessi federali e locali che coinvolge numerosi soggetti, dallo stato federale, ai governi locali, ai gruppi di interesse e alle potenti lobbies finanziarie al punto che l’azione politica perde la necessaria chiarezza e il potere decisionale si stempera per il tramite di soggetti assolutamente svincolati da qualsivoglia controllo democratico. Non bisogna essere dei fini osservatori politici per capire che molte decisioni politiche prese dal governo federale tedesco nei decenni trascorsi, sono state influenzate e "sponsorizzate" dai colossi dell’economia tedesca: Daimler- benz, Deutsche Bank e Dresdner Bank, per non citare che alcuni esempi.

Il sistema politico tedesco viene anche definito "la grande coalizione" per la continua interconnessione esistente tra il partito di maggioranza e i governi locali, spesso governati dal partito (o dai partiti) di opposizione. Fu soprattutto durante il lungo "regno" di Helmut Kohl che il partito di maggioranza, la CDU, si trovò a dover scendere a compromessi con i governi locali rappresentati al Bundesrat, e dominati dall’SPD, per l’implementazione delle proprie politiche; il che, inutile dirlo, ha parecchio "annacquato" il carattere conservatore delle politiche adottate.

Per l’elezione dei membri del Bundestag, la Germania ha adottato un sistema elettorale di tipo proporzionale. Ogni elettore tedesco dispone di due voti, il primo per il candidato della circoscrizione elettorale mentre il secondo viene indirizzato alle liste di partito. La composizione del Bundestag viene poi ripartita secondo un sistema particolare: metà dei seggi vengono assegnati in base al voto ottenuto nelle circoscrizioni elettorali, l’altra metà viene invece assegnata in base ai voti ottenuti dalle liste di partito in ogni Land (regione) tedesco.

Tuttavia, il sistema elettorale tedesco presenta una soglia di sbarramento che ha consentito di limitare il numero dei partiti. La soglia di sbarramento al 5%, infatti, permette l’attribuzione dei seggi al Bundestag ai soli partiti che abbiano ottenuto almeno il 5% dei voti a livello nazionale (dei secondi voti, quelli cioè destinati alle liste di partito), oppure almeno tre seggi a livello di circoscrizioni elettorali (ottenuti tramite il primo voto).

Il Bundesrat, invece, è composto da rappresentanti dei governi locali.

Il sistema parlamentare tedesco è lievemente "sbilanciato" a favore del Bundestag; tuttavia, la maggior parte delle iniziative legislative deve ottenere anche il consenso del Bundesrat, il che risulta essere una efficace salvaguardia degli interessi locali ma allo stesso tempo crea ritardi e inefficienze nella attuazione delle scelte politiche.

L’esecutivo tedesco è nelle mani di due persone: il capo dello stato e il cancelliere. Tuttavia, la predominanza del cancelliere nei confronti del capo dello stato è evidente, rimanendo quest’ultimo confinato alle questioni meramente protocollari. Il cancelliere tedesco viene nominato dal Bundestag su proposta del capo dello stato; il Bundestag non può sfiduciare il cancelliere se non tramite voto di sfiducia costruttivo, ossia, la sfiducia deve essere accompagnata dall’elezione di un successore che deve essere votato a maggioranza; ciò ha permesso alla Germania di avere governi stabili e duraturi.

La supremazia dell’esecutivo tedesco nei confronti del parlamento non è comunque, assoluta. Nell’implementazione delle proprie politiche, infatti, il governo è costretto spesse volte a scendere a compromessi con i governi locali i quali godono infatti, di forte autonomia legislativa; la loro competenza in pratica copre tutte le materie non espressamente attribuite al governo federale al quale rimangono le tradizionali competenze: politica estera e di difesa, amministrazione della giustizia. Per questo molti osservatori ritengono che sia il federalismo, più che l’azione del parlamento, a rappresentare il principale freno all’azione politica del governo tedesco.

Un altro freno è rappresentato dalla magistratura. Nel tentativo di evitare in futuro i tragici avvenimenti che hanno caratterizzato la sua storia, i costituenti tedeschi decisero di fare della Germania una stato di diritto, nel senso più esteso del termine. Ciò significa che in Germania tutto viene scrupolosamente regolamentato per legge; persino il più piccolo ambito delle relazioni sociali non è immune dalla forza dalla legge. Il risultato è un forte ruolo che gioca chi la legge la deve far rispettare, ossia i giudici e, in ultima istanza, la corte costituzionale, Bundesverfassungsgericht. La suprema corte tedesca gode di un potere molto esteso; accanto alla tradizionali competenze circa la sorveglianza del rispetto della costituzione per le leggi ordinarie, essa svolge le funzioni di arbitro supremo nelle controversie tra governo federale e Laender, inoltre garantisce il mantenimento dell’ordine costituito. Spetta infine alla corte costituzionale decidere circa l’incriminazione del capo dello stato e dei giudici federali.

Erik Marangoni
marangoni@ragionpolitica.it

[Oli]

Come ben sapete lo stato ke + ammiro in assoluto è la Germania.
Tutto è organizzato in modo così particolare, ma credo ke funzioni perkè il federalismo in qs caso è applicato veramente.

Ke bella sarebbe l'UE sul modello tedesco!!!

[Dragonball (POL)]

Originally posted by Oli
Come ben sapete lo stato ke + ammiro in assoluto è la Germania.
Tutto è organizzato in modo così particolare, ma credo ke funzioni perkè il federalismo in qs caso è applicato veramente.

Ke bella sarebbe l'UE sul modello tedesco!!!

Oli,la Germania funziona bene sicuramente perchè c'e' un buon federalismo,ma anche perchè ci sono i tedeschi a farla funzionare: non l'hai ancora capito?

[GionataPacor (POL)]

Sapete che in Germania si sta discutendo l'elezione diretta del Presidente sul modello americano?

Saluti, GP