Il killer di Seregno resta in carcere

Il Gip di Palmi ha deciso che A. R. dovrà rimanere in carcere. Nei prossimi giorni il ragazzo sarà tasferito a Monza, mentre le indagini vanno avanti.


MILANO - L’uomo che lo scorso 8 ottobre aveva ucciso a sangue freddo il giovane tatuatore di Seregno dovrà rimanere in carcere. Il giudice per le indagini preliminari di Palmi, dove il killer era stato fermato nei giorni scorsi dai carabinieri, non ha convalidato il fermo in mancanza del pericolo di fuga, ma ha deciso che l’uomo dovrà rimanere dietro le sbarre.

Dopo l’omicidio, A. R., 22 anni, nato e residente in provincia di Reggio Calabria, ma domiciliato a Seregno, era scappato in Calabria , ma dopo alcuni giorni era stato scovato dai carabinieri che lo avevano sottoposto a fermo.

Dopo l’interrogatorio dell’omicida, svoltosi in questi giorni davanti al Gip, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire la dinamica dell’omicidio. A. R. aveva chiesto alla vittima un tatuaggio, che questi gli aveva negato, accompagnando il rifiuto con una sonora risata. Il giovane aveva preteso della scuse per il comportamento del tatuatore, che però non sono mai arrivate.

R. avrebbe così deciso di vendicarsi dell’offesa e, tornato a tarda sera nel locale, avrebbe ucciso la propria vittima sparandogli con una pistola, che però non è stata ancora ritrovata. Durante l’interrogatorio, il presunto responsabile avrebbe addirittura negato di essere stato a Seregno.

Nei prossimi giorni, il ragazzo verrà trasferito nel carcere di Monza, a disposizione del magistrato Antonio Tanga. Intanto i carabinieri stanno ancora cercano di ricostruire il contesto ambientale dell’omicidio.

(18 OTTOBRE 2002, ORE 16:02)