Aggrediti dagli immigrati, paura a Torreglia
Battaglia tra la folla, feriti due giovani. Arrestati un marocchino e un albanese
di Paola Malagoli
TORREGLIA. Avevano protestato di fronte alle scorribande in scooter di alcuni extracomunitari. Il giorno dopo un gruppo di immigrati sono tornati nella piazza di Torreglia, dove si svolgeva la tradizionale festa d'autunno, per «regolare» i conti con i ragazzi del posto. Una vendetta consumata a calci e a colpi di cacciavite. Feriti due giovani italiani. Uno di loro è stato colpito da sei fendenti che non hanno leso organi vitali solo perché il ragazzo indossava un giubbotto in pelle. Sono finiti in manette un albanese e un marocchino. Commenta il sindaco Bertoli: «È stato un vero e proprio regolamento di conti».
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TORREGLIA. Aggrediti da una banda di extracomunitari. Creando il panico in mezzo alla gente che sabato sera affollava piazza Mercato di Torreglia, in occasione della tradizionale «Festa d'Autunno». Gliel'avevano giurata, gli immigrati, arrivati da Maserà con i loro motorini.
Il giorno prima due ragazzi di Torreglia si erano infastiditi per le pericolose scorribande in scooter degli stranieri: erano intervenuti in difesa di una coppia presa di mira dagli albanesi, quindi li avevano platealmente applauditi al loro passaggio in motorino. Tra gli stand della sagra. Si erano beccati, insultati e minacciati. Forse c'era stata anche una prima scazzottata, senza particolari conseguenze. La faccenda era finita lì. Ma sabato sera albanesi e magrebini sono tornati in forze, pronti a regolare il conto con i ragazzi di Torreglia. I due gruppi si sono incontrati verso le 22.30, sempre in piazza Mercato, in mezzo alle giostre. I collinari erano in quattro, gli altri una ventina. O forse più. «Venite con noi...», era stato il provocatorio invito degli extracomunitari. «Non ci pensiamo nemmeno», avevano risposto gli altri. E all'istante era scoppiato il parapiglia, in mezzo alla gente. Sorpresa e impaurita per tanta violenza. In un attimo si è fatto il vuoto, mentre gli aggressori se la prendevano con due giovani. Uno è stato pestato a sangue, a forza di pugni e calci. L'altro è stato colpito più volte con un cacciavite a stella, spinto con forza, tanto da penetrargli nella schiena per un paio di centimetri. Tra urla e minacce. Sono stati subito chiamati i carabinieri e le ambulanze, in maniera da scongiurare il peggio. I militari sono arrivati in forze (tre pattuglie), provocando un fuggi-fuggi generale. Nella confusione, grazie alle testimonianze di altri coetanei presenti, che avevano assistito all'incredibile scena di violenza, gli investigatori sono riusciti a bloccare due stranieri, un albanese e un marocchino. Che sono stati riconosciuti dalle vittime, come componenti del gruppo degli aggressori. Sono entrambi in regola con il permesso di soggiorno, domiciliati a Maserà.
I carabinieri li hanno portati in caserma ad Abano e denunciati per lesioni aggravate. Nel frattempo, i due feriti sono stati condotti in ospedale. M.T., ventiduenne, colpito con il cacciavite, è stato accompagnato al Pronto soccorso di Padova, dove i sanitari gli hanno suturato le lacerazioni lasciate dai fendenti. Sei colpi, quelli ricevuti, cinque alla schiena e uno alla spalla, che non gli hanno provocato lesioni interne soltanto perché il giovane indossava un giubbotto di pelle.
L'amico, D.P., diciannovenne, rimasto contuso, è stato medicato alla Casa di Cura di Abano. Entrambi, dopo le cure, sono stati dimessi con sette giorni di prognosi.
Dal Mattino di Padova 21/10/2002
Se a fare una cosa del genere contro gli stranieri fossero stati degli italiani cosa succedeva??