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  1. #1
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    Predefinito Io lo chiamo raid e voi?

    Aggrediti dagli immigrati, paura a Torreglia
    Battaglia tra la folla, feriti due giovani. Arrestati un marocchino e un albanese

    di Paola Malagoli

    TORREGLIA. Avevano protestato di fronte alle scorribande in scooter di alcuni extracomunitari. Il giorno dopo un gruppo di immigrati sono tornati nella piazza di Torreglia, dove si svolgeva la tradizionale festa d'autunno, per «regolare» i conti con i ragazzi del posto. Una vendetta consumata a calci e a colpi di cacciavite. Feriti due giovani italiani. Uno di loro è stato colpito da sei fendenti che non hanno leso organi vitali solo perché il ragazzo indossava un giubbotto in pelle. Sono finiti in manette un albanese e un marocchino. Commenta il sindaco Bertoli: «È stato un vero e proprio regolamento di conti».



    --------------------------------------------------------------------------------
    TORREGLIA. Aggrediti da una banda di extracomunitari. Creando il panico in mezzo alla gente che sabato sera affollava piazza Mercato di Torreglia, in occasione della tradizionale «Festa d'Autunno». Gliel'avevano giurata, gli immigrati, arrivati da Maserà con i loro motorini.
    Il giorno prima due ragazzi di Torreglia si erano infastiditi per le pericolose scorribande in scooter degli stranieri: erano intervenuti in difesa di una coppia presa di mira dagli albanesi, quindi li avevano platealmente applauditi al loro passaggio in motorino. Tra gli stand della sagra. Si erano beccati, insultati e minacciati. Forse c'era stata anche una prima scazzottata, senza particolari conseguenze. La faccenda era finita lì. Ma sabato sera albanesi e magrebini sono tornati in forze, pronti a regolare il conto con i ragazzi di Torreglia. I due gruppi si sono incontrati verso le 22.30, sempre in piazza Mercato, in mezzo alle giostre. I collinari erano in quattro, gli altri una ventina. O forse più. «Venite con noi...», era stato il provocatorio invito degli extracomunitari. «Non ci pensiamo nemmeno», avevano risposto gli altri. E all'istante era scoppiato il parapiglia, in mezzo alla gente. Sorpresa e impaurita per tanta violenza. In un attimo si è fatto il vuoto, mentre gli aggressori se la prendevano con due giovani. Uno è stato pestato a sangue, a forza di pugni e calci. L'altro è stato colpito più volte con un cacciavite a stella, spinto con forza, tanto da penetrargli nella schiena per un paio di centimetri. Tra urla e minacce. Sono stati subito chiamati i carabinieri e le ambulanze, in maniera da scongiurare il peggio. I militari sono arrivati in forze (tre pattuglie), provocando un fuggi-fuggi generale. Nella confusione, grazie alle testimonianze di altri coetanei presenti, che avevano assistito all'incredibile scena di violenza, gli investigatori sono riusciti a bloccare due stranieri, un albanese e un marocchino. Che sono stati riconosciuti dalle vittime, come componenti del gruppo degli aggressori. Sono entrambi in regola con il permesso di soggiorno, domiciliati a Maserà.
    I carabinieri li hanno portati in caserma ad Abano e denunciati per lesioni aggravate. Nel frattempo, i due feriti sono stati condotti in ospedale. M.T., ventiduenne, colpito con il cacciavite, è stato accompagnato al Pronto soccorso di Padova, dove i sanitari gli hanno suturato le lacerazioni lasciate dai fendenti. Sei colpi, quelli ricevuti, cinque alla schiena e uno alla spalla, che non gli hanno provocato lesioni interne soltanto perché il giovane indossava un giubbotto di pelle.
    L'amico, D.P., diciannovenne, rimasto contuso, è stato medicato alla Casa di Cura di Abano. Entrambi, dopo le cure, sono stati dimessi con sette giorni di prognosi.

    Dal Mattino di Padova 21/10/2002

    Se a fare una cosa del genere contro gli stranieri fossero stati degli italiani cosa succedeva??

  2. #2
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    Predefinito Re: Io lo chiamo raid e voi?

    TORREGLIA
    Da giorni alcuni extracomunitari stavano creando scompiglio. Avevano infastidito due fidanzatini ed era scoppiata una lite con gli abitanti:
    Rissa alla sagra, un ferito a colpi di cacciavite:
    Spedizione punitiva: quindici immigrati contro due padovani. Un ventiduenne accerchiato nella piazza affollata.

    Torreglia
    Vera e propria spedizione punitiva di un gruppo di stranieri, nordafricani e slavi, contro alcuni ragazzi italiani mentre era in pieno svolgimento l'affollatissima sagra di Torreglia, alle 22 e 30 di sabato. Numerosi infatti a quell'ora i visitatori in piazza del Mercato, intere famiglie e molti giovani in una bella serata autunnale. Improvvisamente circa quindici immigrati si sono presentati compatti in mezzo alla gente, alla ricerca di alcuni ragazzi del luogo. Secondo le testimonianze raccolte, il giorno precedente alcuni degli stessi extracomunitari avevano scorazzato tre le vie della sagra con dei motorini, infastidendo pericolosamente a più riprese i frequentatori e una coppia di fidanzati. Per difenderla i ragazzi del luogo erano intervenuti venendo alle mani con gli albanesi. Che hanno deciso di vendicarsi la sera successiva. Hanno chiesto a due giovani di seguirli "per regolare i conti", ma questi si sono rifiutati. È scattato un pestaggio in piena regola, con quattro aggressori particolarmente attivi, e gli altri a guardare. Violentissimo l'assalto: uno dei ragazzi di Torreglia, M.T.,ventiduenne, ha rimediato ben sei ferite con un cacciavite a stella, uno alla spalla e cinque alla schiena; solo il giubbotto ha impedito che le conseguenze fossero più gravi di una prognosi di sette giorni. La stessa di D.P., diciannovenne, per escoriazioni multiple. c'è stato persino chi si è rifiutato di prestar soccorso ai feriti per timore degli immigrati.I carabinieri sono dovuti intervenire con varie pattuglie da Abano e da Conselve, anche perchè, secondo quanto raccontano i militari, la gente presente alla sagra aveva cominciato un inseguimento nei confronti degli aggressori, e si temeva una degenerazione della rissa. Due extracomunitari domiciliati a Maserà ( ma frequentatori di Abano), un marocchino e un albanese (pare il più violento), sono stati denunciati per lesioni aggravate, ma sono a piede libero. Gli altri sono invece riusciti a fuggire. L'aggressione ha destato grande scalpore tra gli abitanti (c'è chi ha visto commparire una pistola) e tra le tante persone provenienti da tutta la provincia, anche per la sfrontatezza e le continue provocazioni attuate dalla "spedizione punitiva". Ma saranno le indagini a valutare tutti i risvolti della vicenda.

    Dal Gazzettino di Pd-21/10/2002

  3. #3
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    Predefinito Re: Re: Io lo chiamo raid e voi?

    «Buchi e sangue sulla maglietta»
    Parla una delle vittime, sconsolato il sindaco Bertoli

    Enrico Ferro

    TORREGLIA. «Io e M. volevamo mangiare una frittella. All'improvviso abbiamo visto un gran numero di persone venire verso di noi. Erano albanesi, saranno stati una ventina. Appena si sono avvicinati, hanno iniziato a parlare con M., facendo cenno a quello che era successo la sera prima. In pochi secondi ci hanno aggredito, buttato per terra. Io sono stato preso a calci e pugni, non riuscivo a reagire». E' la testimonianza di D.P., 19 anni, di Torreglia. Era con M.T. al momento dell'aggressione con il cacciavite a stella. «Quando tutta quella gente si è allontanata, io ho guardato M., ma non immaginavo nemmeno lontanamente quello che gli avevano appena fatto. Sino a che non gli ho scrutato la schiena. Nella maglietta bianca aveva cinque buchi, i colpi che gli erano appena stati inferti». Subito dopo essere stati pestati, i due amici sono corsi a chiedere aiuto al resto del gruppo. «Ho visto M. arrivare di corsa e cadere per terra - ricorda con gli occhi lucidi Jenny, una cugina - Non riusciva a respirare, continuava a cadere per terra e non aveva nemmeno la forza di piangere e urlare». I due ragazzi hanno chiamato i soccorsi all'interno della pizzeria. E subito dopo il loro trasporto in ospedale, il resto della banda è corso alla ricerca degli aggressori. «Sono stati dei vigliacchi», grida con rabbia Jamil, 22 anni. Dalle testimonianze raccolte tra i ragazzi, emergono le crude circostanze del regolamento di conti tra bande. Per uno screzio risalente alla serata precedente. «Ieri sera (venerdì, ndr) loro sono passati davanti alla sagra facendo "mono" (un modo per definire l'impennata delle ruote anteriore dello scooter, ndr) e noi abbiamo fischiato ed è pure partito qualche piccolo insulto - ricorda Alessandro, 24 anni - Si sono fermati di colpo, venendo verso di noi. In quel momento è scoppiata la prima scaramuccia tra il nostro gruppo e il loro. La sera dopo, evidentemente, sono tornati a regolare i conti». Nel centro di Torreglia sabato sera si sono ammassate molte persone. Tutta gente giunta per la sagra, ma strappata alla serata di divertimento dall'agghiacciante aggressione avvenuta tra ragazzini di età compresa fra i 18 e i 22 anni. Scene di odio tra bande rivali, che sono continuate pure alla presenza dei carabinieri. «Vieni fuori se hai coraggio - gridava un ragazzino avventandosi contro la Punto dei carabinieri nella quale stava chiuso uno degli albanesi dell'aggressione - Esci da quell'auto che ti sistemo io!». «Si è trattato di un regolamento di conti - ha commentato affranto il sindaco Mario Bertoli, accorso in piazza - In occasione della sagra succede sempre qualche lite. Stavolta è finita molto peggio, purtroppo. Spero solo che ora sia tutto finito».

    Dal Gazzettino di Pd-22/10/2002

  4. #4
    scudiero dei classici
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    Predefinito

    io la chiamo legittima difesa di un gruppuscolo di poveri immigrati a fronte di reiterate provocazioni di cattivoni italiani....RAZZISTI!dOVRESTI VERGOGNARTI A POSTARE SIMILI ERESIE, pensa piuttosto a quello che è successo a Roma!
    A parte di scherzi, io questa notizia non l'ho vista in nessun giornale...strano vero?



 

 

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