La discussione tra un operaio ed il suo datore di lavoro finisce a botte

Oltre il danno pure la beffa! Si può riassumere così la brutta vicenda capitata ad un santamarinellese che prima è stato licenziato e poi anche malmentato dall’ex datore di lavoro.
L’uomo infatti, che era stato licenziato dopo aver lavorato per un periodo di tempo per una ditta edile e di import-export della cittadina balneare, l’altro giorno si era recato dal titolare dell’impresa per avere qualche chiarimento sulle cause del suo allontanamento dal lavoro. Pare anche a causa del mancato pagamento di alcuni lavori eseguiti, si è passati presto dalle parole ai fatti. Da un acceso diverbio è nata così una colluttazione dalla quale proprio il ragazzo ne è uscito peggio: un pugno sul viso gli è costato la rottura di un dente (il referto del pronto soccorso porta una prognosi di 20 giorni).
La vittima si è così rivolta al Commissariato di viale della Vittoria dove sono partite le indagini che hanno portato alla denuncia del titolare P.S. di 36 anni con l’accusa di lesioni. Ma non è tutto: secondo il racconto del malcapitato c’era un testimone durante la colluttazione: il socio ventisettenne di P.S. che però interrogato dagli agenti ha negato, evidentemente non in maniera convincente, di aver assistito alla scena. Anche per lui è scattata la denuncia, in questo caso con l’accusa di favoreggiamento.
Sempre gli agenti del commissariato, guidati dal vice questore Sergio Quartantelli, ieri mattina hanno denunciato una donna cinese di 27 anni per violazione delle norme sul commercio. E’ stata infatti fermata mentre vendeva abusivamente oggettistica e chincaglierie ai passanti per le vie del centro.
Ovviamente la mercanzia è stato posta sotto sequestro e per la donna, trovata senza regolare permesso di soggiorno, sono state inoltre avviate le pratiche di espulsione dal territorio nazionale.