Sul programma e sulla carta dei valori del PDL mi sono già espresso e piaccia o non piaccia, quello è liberalismo.
Ma lasciamo la parola ai due "co-fondatori" del PDL::« [...] un liberale americano non sarebbe chiamato liberale in nessun Paese europeo; lo chiameremmo un radicale di sinistra. Viceversa, un liberale italiano negli Stati Uniti sarebbe definito un conservatore.[1] »
(Giovanni Sartori)
BERLUSCONI:
«La nostra è una rivoluzione liberale, borghese e popolare, moderata e interclassista che colma un vuoto nella storia italiana»
(27.03.2009)
FINI:
"Voglio Un Pdl Liberale, Laico e Moderno".
(27.08.2009)
I "co-fondatori" sapranno definire correttamente cosa è il loro partito....
E non voglio inondare il thread con altre numerose citazioni.
Ultima modifica di Bisentium; 16-09-09 alle 06:22
Guarda, il liberalismo è tutt'altra cosa.
Quanto al termina liberale, è carino rilevare come tutti si definiscano liberali, da estensori di proposte socialiste a quelli di proposte paradirigiste come quelle espresse dal PdL.
Quindi, o si sfronda tutta la fuffa delle dichiarazioni e si guarda come si estrinseca il presunto liberalismo del PdL (magari tenendo presente cosa è il liberalismo e non cosa si crede che sia) o si continua a girare in tondo.
«Non ti fidar di me se il cuor ti manca».
Identità; Comunità; Partecipazione.