Tutte le bufale di Controcampo
(da la gazzetta del 29/10/2002)
Tre quotidiani, radio e televisioni private, notiziari a ogni ora.
Tutti gli spazi dell’informazione sembravano occupati. Ne mancava solo uno, quello di chi le spara più grosse.
Finalmente è stato colmato da Controcampo, che ogni settimana ci propone storie nuove, sempre diverse, mai verificate.
Va bene contraddirsi da una settimana all’altra, tanto non e ne accorge nessuno. Il guaio è quando si dicono cose diverse nello stesso giorno. Parliamo di Ronaldo, ad esempio. Ieri, veniva dato contemporaneamente al Real Madrid con Capello (pag.16) “l’unico considerato in grado di metterete le cose a posto” e , qualche pagina dopo (la 25) di ritorno all’Inter, col suo estimatore Scolari come allenatore! E vogliamo parlare di Paolo Di Canio? Quando, domenica sera, gli è stato chiesto in trasmissioni se fosse imminente il trasferimento al Manchester United, lui ha risposto: “No, resto al West Ham”.
L’indomani, sul giornale, lo abbiamo visto prima al Napoli (pag.49) poi al Chievo (pag.54).
Ma perché scandalizzarsi, in fondo è solo questione di punti di vista.
Come quello di certi inviati. Ad esempio, che giudizio è stato dato a Mutu, che da solo ha distrutto l’Atalanta con un assist ed un gol? Tutti d’accordo: La Gazzetta dello Sport “Creativo ed ispirato” – Il Corriere dello Sport “Muscoli di seta, nei piedi la dinamite” – TuttoSport “Sconquassa i piani difensivi dell’ Atalanta” – Controcampo: “Non ci sembra proprio lucido”.
Lui o l’inviato?
Di sicuro, quello che sceglie lo foto. A pagina 27 c’è Pinzi invece di Manfredini e, a pagina 38 si vede l’arbitro Gabriele espellere Caracciolo ma la didascalia annuncia “Grosso salta più in alto dei modenesi”. E noi saltiamo dalle risate.
Vi confessiamo, però, che veniamo da una settimana difficile. Temevamo, infatti, che dal giornale sarebbero sparite donne e donnine semivestite. Il rischio era forte dopo che, la settimana scorsa, dalla rubrica VIVA IL PARROCO si erano levate parole di fuoco contro Barbara Chiappini (un cognome, una promessa), la showgirl pronta a denudarsi se il Napoli tornerà in A. “C’era una volta il femminismo”, si commenta amaramente. Se alla requisitoria fossero seguiti i fatti, temevano una preoccupante inversione di tendenza: niente sederi, niente seni, niente cosce sul giornale.
E allora, per quale motivo comprare Controcampo? Ieri, invece, è stato il solito trionfo. A pagina 2, la signora Marina La Rosa si leva la maglietta, a pagina 6 Nina Moric in generosa esibizione dei seni, imitata a pagina 22 dall’ex letterina Liudmilla Radchenko.
E poi il gran finale con Tyra Banks che occupa quasi tutta la pagina 51, potete immaginare come.
C’era una volta il femminismo?
Già, c’era pure una volta la coerenza….
Autore: Vittorio Cito