Gli aderenti al partito hanno dato vita a una forte polemica con associazioni svedesi contrarie alla legalizzazione delle droghe.
ROMA - Polemiche e contestazioni a Bruxelles per un'iniziativa dei Radicali e della Lega internazionale antiproibizionista, che hanno tenuto nei giorni scorsi un'assemblea al Parlamento europeo (contestata da alcune organizzazioni proibizioniste, soprattutto svedesi) e hanno lanciato una campagna di mobilitazione internazionale per riformare le convenzioni Onu contro le droghe e le leggi "proibizioniste" sull'alcol.
Alla conferenza - informano i Radicali - si è discusso "dei fallimenti della guerra alla droga convergendo sulla proposta della LIA e del Partito Radicale Transnazionale di porre l'urgenza politica della riforma dei documenti proibizionisti adottati dalla comunità internazionale nel 1961, 1971 e 1988: "l'obiettivo è quello della legalizzazione di tutte le droghe al fine di regolamentare il fenomeno".
La conferenza è stata fortemente contrastata da una decina di organizzazioni soprattutto svedesi che si sono appellate al Parlamento europeo affinchè fosse cancellata la conferenza e che durante i lavori "hanno distribuito materiale diffamatorio in cui si accusavano i radicali di promozione delle droghe per istigare il consumo minorile (accuse simili a quelle utilizzate dalla Federazione russa nel 2000 che chiedeva l'espulsione del PRT dalle Nazioni Unite)".
La prossima tappa della campagna di mobilitazione sarà una conferenza a Merida in Messico, dal titolo "Out from the Shadows, Ending prohibition in 21th Century". Il Messico presiederà il segmento ministeriale della Commissione Narcotici il prossimo Aprile a Vienna.
Colgo l'occasioni per ribadire il mio pieno sostegno alla battaglia anti-proibizionista. Cordialità.