Rassegnatevi, vi ha fregato anche questa volta

[Biordo]

Fregare.
Voce del verbo far credere una cosa invece di un'altra.
Il genio che ha aperto il 3D non ha nemmeno capito che se c'è qualcuno che viene fregato e proprio lui, e i suoi degni compari, che ANCORA una volta credono alle balle ,già sbugiardate, che gli propina il vendiore di pentole.
Noi che son balle lo sappiamo, non è noi che frega.

Mi hai battuto sul tempo. Stanno a festeggiare la risoluzione dell'emergenza terremoto per l'inaugurazione di qualche casetta DI LEGNO costruita dalla PROVINCIA DI TRENTO.

Il nano ha detto "PROMESSA MANTENUTA". E avrebbe "fregato"noi che non ci crediamo. Da ridere.repapelle:

[Ochtopus]

Ma se alla sinistra togli l'immondizia e l'indulto, le uniche cose per cui viene ricordata dagli italiani, non resta granché.

Comunicazione o non comunicazione, questo è quello che hanno fatto.

Che ci possiamo fare se gli italiani non SANNO che berlusconi nel 2006 se ne ando' lasciando i debiti che generarono le infrazioni UE e che prodi risano'?
Sono fatti, non scassate le palle.

[Cadorna]

Che ci possiamo fare se gli italiani non SANNO che berlusconi nel 2006 se ne ando' lasciando i debiti che generarono le infrazioni UE e che prodi risano'?
Sono fatti, non scassate le palle.

Un governo di banchieri non è proprio il massimo, di questi tempi.

Nemmeno dal punto di vista delle tasse che son belle e delle finanziarie lacrime e sangue ne viene fuori bene.

[Malandrina]

Ammettetelo: eravate tutti lì ad aspettare un ritardo nella consegna delle case. Come carogne, eravate lì, speravate in un disguido, in un contrattempo dell’ultimo minuto. Eravate pronti a scattare, ad urlare all’ennesima promessa di Berlusconi non mantenuta, all’ennesimo inganno agli italiani, all’ennesima balla del Cavaliere.

Avete tirato in ballo Mussolini, poi addirittura Ceausescu, poi chissà cosa vi inventerete. Oh sì, come speravate. Sbaglierò, ma per un inverno di quei poveretti passato nelle tendepoli avreste svenduto vostra madre.

E che dire del casino strumentale che avete fatto per la diretta Rai?

E Floris, con il suo pubblico costruito a tavolino, con gli applausi e le inquadrature studiate per screditare chi di sinistra non è, è passato per martire. Un martire, vittima di una inaudita censura alla liberà di informazione: tutto questo perchè il suo programma è stato spostato di 48 ore. Spostato, non cancellato, e tra l’altro pure in una serata con meno affollamento televisivo. Però, sai com’è, che libidine passare per martire.

La verità, unica, incontestabile, oggettiva è che Berlusconi ha mantenuto la promessa:
le case saranno consegnate ai terremotati. Mettevi il cuore in pace.

Comunque avrete da dire: le case saranno troppo piccole, troppo grandi, scadenti, troppo bianche o troppo nere. Lo farete, lo sappiamo.

Sarà un puttaniere, sarà quello che volete, farà i festini e tutto il resto, ma alla gente che vota, la gente che va al mercato, che va al bar, tutte quelle persone che alle 9 di mattina non hanno ancora letto gli editoriali delle firme prestigiose della stampa italiana, ecco, a questa gente non interessa nulla di Ceausescu, di Mussolini, della D’Addario, di Noemi. A tutta questa gente non interessa nulla delle manovre di Fini, di Casini, della maggioranze variabili, del Grande Centro.

Le case ai terremotati, invece, interessano.
Mettetevi il cuore in pace.

Rassegnatevi. Vi ha fregato anche questa volta.

Come sempre.

http://www.daw-blog.com/2009/09/15/rass ... /#comments

I miei complimenti per la profondità di analisi del blogghista. :giagia:

[Cadorna]

Che ci possiamo fare se gli italiani non SANNO che berlusconi nel 2006 se ne ando' lasciando i debiti che generarono le infrazioni UE e che prodi risano'?
Sono fatti, non scassate le palle.

Cosa resterà

Lugubre, però anche utile il gioco del cosa resterà di questi 20 mesi, una volta che il tempo comincerà a scolorirli e a farli slittare in un secondo piano sempre più remoto, sempre più impreciso, fino alla sommaria brevità di un solo paragrafo, di una sola immagine da ricordare.

La sola immagine che si tramanderà (è il mio pronostico) sarà quella della sterminata Campania sepolta sotto ai suoi stessi rifiuti, dicembre 2007, gennaio 2008, i roghi nauseabondi, i milioni di sacchetti putridi, le muraglie che ostruiscono tutto, i marciapiedi, le strade, i portoni, le scuole, la vita. Corto circuito di una intera società. Fine di un progetto comune. Apocalisse di malavita. Mentre pattuglie di umani transitano verso furibondi posti di blocco (donne, vecchi, bambini, sindaci, megafoni, bandiere) dove impedire discariche, bloccare passaggi, gridare, protestare: “Non qui, andate via!”. Via dove?

Come se ci fosse davvero un altro modo, un altro luogo, per smaltire le proprie deiezioni, i propri veleni abbandonati, gli scarti della propria vita. Come se bastasse caricarli sui treni e spedirli via, sotterrarli lontano, lontanissimo, a infestare altri mondi, chi se ne frega. E continuare il gioco all’infinito. Irresponsabili, senza vergogna, senza amor proprio. Senza un po’ di coraggio. Nulla, irremovibili verso la catastrofe. Come quel marmo d’anima che ancora sorregge l’ostinazione di Antonio Bassolino che resta, non si dimette, il piagnisteo di Rosa Russo Jervolino che incolpa sempre qualcun altro, la tracotanza di Pecoraio Scanio che per fortuna è a fine corsa, addio.

Cosa resterà - Pino Corrias - Voglio Scendere

[Bladerunner_60]

è questo che conta.

Fregare; Barare; Imbrogliare ecc.

Ognuno ha i suoi idoli.

A me i disonesti e bugiardi han sempre fatto schifo.

[gigionaz]

Grande Silvio. E la sinistra schiatta...

Ma no Agerecontra (contro chi, poi?), io personalmente sono di molto contento. Per i terremotati, ovviamente, e perchè finalmente l'Italia ha un governo che AGISCE (agens). Non possiamo che esserne fieri.

Oh, naturalmente l'ultima parola dovranno avercela i terremotati stessi, eh!?
Saranno loro a dire se sono contenti, contentucci, insomma poteva andare peggio, ma diàvolo!, c'hanno preso per il c*lo!, aspetta che gli metto le mani addosso...

Vai, Agerecontra, non potrai che essere d'accordo con me, no?

[benjamin_linus]

Cosa resterà

Lugubre, però anche utile il gioco del cosa resterà di questi 20 mesi, una volta che il tempo comincerà a scolorirli e a farli slittare in un secondo piano sempre più remoto, sempre più impreciso, fino alla sommaria brevità di un solo paragrafo, di una sola immagine da ricordare.

La sola immagine che si tramanderà (è il mio pronostico) sarà quella della sterminata Campania sepolta sotto ai suoi stessi rifiuti, dicembre 2007, gennaio 2008, i roghi nauseabondi, i milioni di sacchetti putridi, le muraglie che ostruiscono tutto, i marciapiedi, le strade, i portoni, le scuole, la vita. Corto circuito di una intera società. Fine di un progetto comune. Apocalisse di malavita. Mentre pattuglie di umani transitano verso furibondi posti di blocco (donne, vecchi, bambini, sindaci, megafoni, bandiere) dove impedire discariche, bloccare passaggi, gridare, protestare: “Non qui, andate via!”. Via dove?

Come se ci fosse davvero un altro modo, un altro luogo, per smaltire le proprie deiezioni, i propri veleni abbandonati, gli scarti della propria vita. Come se bastasse caricarli sui treni e spedirli via, sotterrarli lontano, lontanissimo, a infestare altri mondi, chi se ne frega. E continuare il gioco all’infinito. Irresponsabili, senza vergogna, senza amor proprio. Senza un po’ di coraggio. Nulla, irremovibili verso la catastrofe. Come quel marmo d’anima che ancora sorregge l’ostinazione di Antonio Bassolino che resta, non si dimette, il piagnisteo di Rosa Russo Jervolino che incolpa sempre qualcun altro, la tracotanza di Pecoraio Scanio che per fortuna è a fine corsa, addio.

Cosa resterà - Pino Corrias - Voglio Scendere

Carissimo Pino Corrias una cosa è sicuramente rimasta anche oggi che il sig. Berlusconi ha preso il posto di Prodi alla guida del paese.
Sai cos'è rimasto? Il conto da pagare per lo smaltimento dell'immondizia della Campania.
Quel conto lo paga tutta Italia anzicchè come dovrebbe essere, la sola Campania.
Ebbene caro Pino, prima di scrivere pagine da antologia come quella che il buon Cadorna ha postato, vediamo di risolvere questa faccenda dei soldi poichè per tutto il resto di Italia la situazione dell'emergenza rifiuti campana è la medesima di sempre e coincide con il concetto di FURTO AGGRAVATO ai danni dei contribuenti.
Come sempre è facile per i governanti di fare i gay con il culo dei contribuenti...

hefico:

[pseudovector]

Red carpet sui cadaveri

da Antefatto.it, Marco Travaglio

Il miglior presidente del Consiglio che l’Italia abbia mai avuto negli ultimi 150 anni va ripetendo in giro che la consegna di 47 chalet a 200 dei trentamila sfollati per il terremoto d’Abruzzo dopo appena 162 giorni rappresenta “il cantiere più grande del mondo”, nonché l’opera di ricostruzione più rapida e imponente della storia dell’umanità. Anche meglio della muraglia cinese e della piramide di Cheope. Non parliamo poi della bonifica delle paludi pontine e della battaglia del grano, che gli fanno un baffo. A tenergli bordone c’è l’eccellentissimo Guido Bertolaso, il gran ciambellano della Protezione civile nonché “uomo della Provvidenza” che tutto il mondo ci invidia perché senza di lui non sapremmo proprio come fare: anche lui si loda e si imbroda a proposito della ricostruzione più rapida e imponente eccetera. La stampa al seguito registra e rilancia.

Peccato che non sia più in vita Indro Montanelli, che dopo il terribile sisma del 1980 in Campania e Basilicata, raccolse tra i lettori del suo Giornale (quello vero, non la tetra parodia oggi in edicola) un bel po’ di quattrini e consegnò ai terremotati di Castelnuovo di Conza un intero villaggio di nuove case, il “Villaggio Il Giornale”, inaugurato insieme all’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini 170 giorni dopo il sisma. Cioè soli 8 giorni dopo l’attuale ricostruzione più imponente e più rapida eccetera. Ma ci fu anche chi arrivò molto prima: lo staff di Giuseppe Zamberletti, democristiano lombardo concreto ed efficiente, che senza essere sottosegretario a nulla, ma in veste di commissario straordinario di governo, mise a frutto l’esperienza maturata nel 1976 in Friuli e riuscì a consegnare 150 chalet (identici ai 45 inaugurati ieri dal premier, anche se a pagarli è stata la provincia autonoma di Trento, governata da Lorenzo Dellai, centrosinistra) alla popolazione di Ariano Irpino, che aveva appena pianto 300 morti, riuscendo a seppellirli solo tre settimane dopo. Quando avvenne la consegna? Qualcuno, sentita la premiata ditta B&B, nel senso di Berlusconi & Bertolaso, dirà: sicuramente non prima di 170 giorni, altrimenti gli annunci del presidente del Consiglio e del capo della Protezione civile sarebbero nient’altro che balle. E i giornali che le registrano senza batter ciglio sarebbero nient’altro che uffici stampa. Bene, tenetevi forte: Zamberletti consegnò ad Ariano i primi prefabbricati appena 60 giorni dopo il terremoto e le 150 casette con giardino dopo soli 122 giorni, dando un tetto permanente a 450 persone: la metà dei superstiti. Cioè impiegò ben 40 giorni in meno della ricostruzione più imponente e rapida eccetera, per fare il triplo del migliore presidente del Consiglio degli ultimi 150 e del capo della Protezione civile che tutto il mondo ci invidia.

Con tre lievissime differenze, fra il 1980 e oggi. Primo: il terremoto in Campania e Lucania si estese per quasi due regioni intere, fece 3 mila morti (10 volte quelli d’Abruzzo), 9 mila feriti e 300 mila sfollati. Secondo: all’epoca la Protezione civile non esisteva: i soccorsi erano coordinati dalla radio della Rai, con le telefonate in diretta degli amministratori e dei cittadini. Terzo: scalcinata fin che si vuole, l’Italia era ancora una democrazia. E anche il politico più infame avrebbe esitato un po’, prima di pavoneggiarsi a favore di telecamera su un red carpet di cadaveri.

[King Z.]

Il problema è che quel "ancora" mica è rierito a quelli che non lo votano .

:giagia: