Scoppia a Trigoria il caso dell’attaccante che non ha gradito l’esclusione di Madrid e quella probabile contro il Perugia
Cassano dribbla la Roma
In disaccordo con Capello non si presenta all’allenamento. E il tecnico lo scarica
ROMA - Il caso lo fa esplodere Fabio Capello in persona: «Cassano non si è presentato all’allenamento di questa mattina (ieri ndr)». Le parole del tecnico sono dure, secche e non lasciano trasparire la minima comprensione per il gesto del giocatore. Dunque nella Roma è scoppiato il caso Cassano. E stavolta sembra proprio che la rottura coinvolga anche l’allenatore giallorosso. Capello, così come la società, non ha cercato di coprire il giocatore. Venerdì, forse in previsione del possibile gesto dimostrativo dell’ex ragazzo di Bari Vecchia, c’era stato un timido tentativo di giustificare un’eventuale assenza con un piccolo infortunio alla caviglia del giocatore. Dunque tecnico e società sapevano. Deve essere successo qualcosa che ha scatenato la reazione dell’attaccante. Capello non vuole rispondere e smentisce soltanto che ci sia stata una lite dopo l’esclusione di Madrid: «C’è stata una piccola discussione - dice il tecnico giallorosso - ma soltanto perché teneva il telefonino acceso a tavola».
Eppure Capello stavolta c’è rimasto male. Il ragazzo che lui ha voluto a tutti i costi alla Roma lo ha tradito e il tecnico comincia a prendere le distanze: «Noi cerchiamo di aiutarlo - ha detto - lo aiuteremo ancora, ma per aiutare qualcuno bisogna che voglia essere aiutato. Stavolta lui ha preso questa decisione e ognuno è libero di fare quello che vuole. Così non posso nemmeno effettuare il turn over che avevo previsto con il Perugia. Adesso la parola passa alla società che prenderà i provvedimenti che riterrà opportuni. Per me il caso Cassano si chiude qui. Non risponderò più a domande su di lui». E così è stato.
Ora la società multerà il giocatore. Il diesse Franco Baldini ha spiegato che all’attaccante verrà comminato il massimo della multa possibile: circa 60 mila euro, il trenta per cento dello stipendio lordo mensile. Ma si preannunciano anche provvedimenti tecnici come la possibile esclusione anche dalla partita con il Como. Ma su questo punto deciderà Capello. Baldini ieri ha provato a chiamare Cassano a casa. Ha risposto la mamma del giocatore: “Antonio sta bene, ma non vuole parlare al telefono" avrebbe detto. La società era preoccupata, pensava che l’attaccante potesse essere stato vittima di un incidente stradale, ma poi tutto si è chiarito.
Antonio Cassano non sta attraversando un periodo particolarmente positivo nella Roma. In quest’ultima settimana, oltre all’esclusione di Madrid e alla lite con Capello per il telefonino, ha ricevuto (giovedì) la multa che gli era stata comminata dopo che ad Atene si era rifiutato di effettuare il riscaldamento richiesto dal tecnico. Sembra che Capello avesse intenzione di non convocarlo per la partita con il Perugia. Già nei giorni scorsi, dunque, si era capito che il giocatore mal sopportava la panchina. Probabilmente ha vissuto male anche il rientro di Delvecchio, pensando che d’ora in avanti sarebbero aumentate le sue presenze in panca e diminuite quelle in campo. Dopo il gol importante segnato nella trasferta di Champions League a Genk Cassano pensava di meritare una conferma. A questo si aggiunge il fatto che il giocatore si lamenta per non essere abbastanza tutelato dalla società dal punto di vista dell’immagine, a differenza di quanto succede per altri suoi colleghi. Colleghi che, per parte loro, faticano a capire perchè un giovane di vent’anni si debba sempre lamentare senza essere redarguito. Di qui, probabilmente, la decisione di porre in atto un gesto come quello di non presentarsi all’allenamento. Se tuttavia Cassano ha voluto forzare la mano per un’eventuale cessione in prestito, Sensi non ci pensa nemmeno e vuole il recupero del giocatore dopo una punizione esemplare.
A difendere Cassano sembra essere rimasto solo Eugenio Fascetti, più che un allenatore, per lui. Quasi un padre. «Cassano è un ragazzo che si può perdere - dice Fascetti - Va aiutato».
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