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  1. #31
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    Vista la sintetica ma efficace spiegazione da te datami non mi rimane difficile credere che degli ex missini si siano avvicinati a questo tipo di comunismo che trovo condivisibile, grazie delle dritte.

  2. #32
    vicepres Destra cricetale
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    Originally posted by pietro

    Molto brevemente...se vuoi saperne di piu' a parte il link al sito che trovi sopra esiste la rivista Comunitarismo che puoi richiedere con una mail a comunitarismo@katamail.com.

    Ciao

    scusa Pietro, ma che ci sta a fare un manifesto del Poum sulla vostra home page?
    poi se hai tempo e voglia, vorrei anche avere un tuo parere sulla guerra spagnola e sulla repressione degli anarco-trozkisti
    ciao

  3. #33
    Paul Atreides
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    Originally posted by pietro
    No caro tu stai strumentalizzando i fatti storici per piegarli alla tua teoria che non regge ...che i russi volessero garantirsi la carta inglese è un'affermazione del tutto apodittica , anzi i nazi godevano di molta piu' simpatie presso gli inglesi che i sovietici.E' ovvio che se mi devo difendere da 'una aggressione cerco alleati ed è quanto l'Urss ha fatto dopo la rottura del patto ad opera dei tedeschi.Ed, infatti, nel dopoguerra le cose sono tornate nei ranghi con Usa ed Inghilterra a cercare di far fuori l'Urss , com'era ovvio, con l'aiuto tra l'altro di molti ex-nazisti riciclati.Una storia questa interessante visto che coinvolge tanti nazisti a servizio OSS...

    ciao
    Non dopo, già prima. Io non so se tu eri a conoscenza dell'incontro del novembre '40, ma è chiaro come il sole che le richieste di Molotov, confermate anche di fronte alla proposta del "Patto a Quattro" avanzata da Ribbentrop, su ordine di Hitler [ne eri a conoscenza di questa proposta?], stavano lì a dimostrare che il patto di non aggressione era già logoro. Se unisci a ciò il rifiuto di Molotov di prendere in considerazione l'asse Medio Oriente-golfo Persico-India la cosa è ancora più chiara.
    Poi, se si vuole fare una ricostruzione storica con gli schemini ipersemplificanti è un altro discorso

    Saluti

  4. #34
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    Solo un appunto... spesso e volentieri sento dire da fascisti e ammiratori del periodio fascista che Mussolini fu costretto ad allearsi con Hitler, fin qui potrei anche essere d'accordo nn fosse per il fatto poi che il comportamento del duce era tutto meno che il comportamento di un alleato per costrizione...
    Si dice che al mondo ogni uomo abbia a disposizione sette donne, considerando che io per ora non ne ho vista manco una... CORAGGIO, FUORI IL FURBONE CHE NE HA 14!!!
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  5. #35
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    Enrique io personalmente provo grande rispetto per la storia del movimento anarchico che non si è mai piegato e ha una sua intima coerenza.Ho letto in gioventu' Malatesta e Bakunin e trovo i due splendidi esempi umani prima che politici..Quando arriviamo alla politica devo dire che cio' che mi ha sempre lasciato perplesso degli anarchici è la loro "naivete" cioe la loro totale assenza di visione tattica e strategica.Nella guerra di Spagna devo ammettere che il fatto che in alcune citta' spagnole le forme di autogoverno dei lavoratori guidate dalla CNT abbiano effettivamente funzionato sono un esempio anche per il futuro, cmq il comportamento degli stalinisti nei loro confronti fu vergognoso.Abbiamo dedicato il penultimo numero della Rivista al manifesto del POUM perche' il nostro è uno spirito libertario pur non essendo anarchici....

    ciao amico!

    Originally posted by enrique lister



    scusa Pietro, ma che ci sta a fare un manifesto del Poum sulla vostra home page?
    poi se hai tempo e voglia, vorrei anche avere un tuo parere sulla guerra spagnola e sulla repressione degli anarco-trozkisti
    ciao

  6. #36
    vicepres Destra cricetale
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    Originally posted by pietro
    Enrique io personalmente provo grande rispetto per la storia del movimento anarchico che non si è mai piegato e ha una sua intima coerenza.Ho letto in gioventu' Malatesta e Bakunin e trovo i due splendidi esempi umani prima che politici..Quando arriviamo alla politica devo dire che cio' che mi ha sempre lasciato perplesso degli anarchici è la loro "naivete" cioe la loro totale assenza di visione tattica e strategica.Nella guerra di Spagna devo ammettere che il fatto che in alcune citta' spagnole le forme di autogoverno dei lavoratori guidate dalla CNT abbiano effettivamente funzionato sono un esempio anche per il futuro, cmq il comportamento degli stalinisti nei loro confronti fu vergognoso.Abbiamo dedicato il penultimo numero della Rivista al manifesto del POUM perche' il nostro è uno spirito libertario pur non essendo anarchici....

    ciao amico!


    anch'io provo molta simpatia per il movimento anarchico, sinceramente maggiore per quella che provo per il comunismo.
    Ho un parere però diverso sulla repressione degli anarco-trozkisti.
    A parte che non ho mai avuto grande simpatia per Trotzkij, macellaio pari a Stalin, credo che ci fossero esigenze tattiche e strategiche ben precise.
    In breve: non si può fare una guerra contro un nemico feroce come i franchisti, appoggiato oltretutto da Hitler (benché impacciato dal NON RICHIESTO "aiuto" di Mussolini ) quando sul proprio territorio ogni paese, ogni comune, ogni impresa collettivizzata, finanche ogni sobborgo di Barcellona, stampa una sua moneta, impone proprie tasse, arma un proprio esercito, emana propri bollettini, rifiuta di ubbidire ad un comando centrale, politico e militare, stabilisce in proprio tempi e modi della collettivizzazione. Questo è un bordello a cielo aperto. Tutto questo disordine, ovviamente, come poi ammise il ministro della giustizia Oliver (anarchico!) dava il là a esecuzini sommarie, vendette, sequestri, rappresaglie, delazioni, furti, saccheggi, stupri.

    Fino all'epurazione, per esempio, capitò spesso che soldati e milizie repubblicane si sparassero tra di loro credendo l'altro franchista, e solo perché gli anarchici rifiutavano di comunicare i propri spostamenti!

    Poi tu citi il funzionamento della collettivizzazione: forse a Barcellona ebbe qualche esito positivo. ma non dovunque, in molti piccoli paesi della Catalogna e dell'Aragona fallì clamorosamente. Juan Zafòn, della Cnt, ammetteva che "in Aragona si voleva atuare un comunismo libertario del quale nessuno di noi sapeva veramente qualcosa".

    Ometto considerazioni più generali, per esempio il fatto che il radicalismo della Cnt spaccò il fronte repubblicano, alienò loro le simpatie delle democrazie (forse Francia e Inghilterra sarebbero rimaste ugualmente a guardare, probabilmente però sarebbero intervenuti gli Usa). Sarebbe interessante chiedere ad un contadino che si è fatto 40 anni di franchismo se avrebbe preferito vivere in una democrazia repubblicana invece dl sistema feudale che gli è toccato in groppa per colpa di qualcuno che aveva voglia di giocare alla rivoluzione, magari pure in buona fede

    ciao

  7. #37
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    era proprio questo di cui parlavo quando ho detto che gli anarchici sono naives in termini politici.E' ovvio che in una guerra sanguinosa come quella spagnola contro nemici molto piu' potenti gli anarchici piantarono tali e tanti casini che furono alla fine fatti fuori.

    se vuoi l'anarchia è un pensiero nobile, romantico ma assolutamente deleterio e aantipolitico perche'si scontra sempre con la realpolitik che poi governa i fatti.Anche se alcune istanze anarchiche come i principi di autogestione andrebbero forse sperimentati in periodi meno turbolenti di quelli appena citati.Anche a Kronstadt non fecero affatto una bella fine...

    ciao

 

 
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