La moda dell’apertura all’Islam senza alcuna reciprocità
Arbasino: «Ormai impera la mania
del multiculturalismo a senso unico»
di Alberto Arbasino
Su La Repubblica di martedì Alberto Arbasino ha pubblicato un pungente elzeviro sulla mania del “multiculturalismo” senza reciprocità, l’apertura alla cultura islamica che però non apre a quella occidentale.
La vittoria islamica in Turchia ci propone un tema chiaro: nell´Europa di domani, prevarranno le «veline» o le «velate»? Questo, lo si vede già nelle nostre strade: ombelichi scoperti accanto ai chador neri. E lo si nota soprattutto a Istanbul, nel grandissimo centro commerciale dei sobborghi ricchi: moda italiana e americana estrema e trasgressiva, birre, discoteche, rock. Migliaia di giovani come da noi. Nei paesi, tutto diverso: sembrano la Calabria e la Sicilia nelle foto dell´Ottocento. Le ragazze in casa, sempre coperte dalla testa ai piedi. Ora, in Italia, abbiamo delle nostre "costanti", storiche e antropologiche. Non soltanto il feticismo per le mode straniere: nelle ideologie, nell´abbigliamento, nelle musiche, e perfino nei cibi. Abbiamo sempre avuto il partito spagnolo, il partito francese, il partito tedesco, il partito austriaco, il partito inglese, il partito americano, il partito sovietico: formati da grosse fazioni italiane, per far fuori le altre fazioni italiane, appoggiandosi alla maggiore potenza del momento. Più recentemente, la fissazione per il «multiculturalismo», che funziona soprattutto con altri multiculturalismi «aperti». Ma si risolve in «un applauso con una mano sola» se si rivolge alle monoculture «chiuse». E infatti, sembra difficile conciliare il «multietnico» con ciò che si vuole solamente «etnico», senza i valori «multi». Senza reciprocità. La novità attuale è che non soltanto più i vecchi conservatori brontoloni si lamentano per le nudità e per gli alcoolici. Anche molti giovani della televisione e delle discoteche auspicano un´avanzata islamica contro le mode occidentali. Toccherà allora all´elettorato soprattutto femminile, la scelta fra le velate e le veline? Ma come si comporteranno poi i comici e i satirici, nei confronti dei poteri musulmani?