Montecitorio si prendono a botte Bertucci e Scaltritti
Alla fine labbra sanguinanti e volti tumefatti
Western alla Camera: pugni
tra due onorevoli di Forza Italia
Allibiti i parlamentari dell'opposizione: "Li hanno separati
ma loro continuavano a insultarsi e a tentare di colpirsi"
ROMA - L'Oscar dei commenti va a Pierlugi Bersani dei Ds: "Dialettica correntizia". Ma il suo collega di partito, Renzo Innocenti, che ha visto con i suoi occhi la scena, dice di essere rimasto "allibito". Imbarazzato, e un po' reticente, il capogruppo di Forza Italia Elio Vito, che scappa in aula e dice di non aver visto nulla. Eppure i testimoni oculari parlano di volti tumefatti e labbra spaccate. Roba da film western. O da bar di periferia. Invece siamo a Montecitorio. La Camera dei deputati.
Sono le nove e tre quarti. Siamo in aula. Si sta discutendo la Finanziaria. Ma gli onorevoli di Forza Italia Maurizio Bertucci e Gianluigi Scaltritti hanno altro per la testa. Si incontrano nello spazio tra l'emiciclo e l'uscita di destra. Prima partono gli insulti. Poi si passa alle vie di fatto. E' una scazzottata in piena regola. Alla fine Bertucci finisce in infermeria. Scaltritti esce con le labbra insanguinate. Tutto per una questione di posti in aula, pare.
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Sembra infatti che all'origine della rissa ci sia lo spostamento di un parlamentare da un posto all'altro dei banchi assegnati a Forza Italia. Chi ha assistito al prologo della scazzottata dice di aver sentito, in mezzo al parapiglia, Scaltritti rimproverare a Bertucci lo spostamento del suo compagno di banco in aula. Solo un pretesto, probabilmente, perché tra un cazzotto e l'altro, prima di essere divisi dai colleghi, qualcuno racconta di aver sentito Scaltritti urlare: "Questo non è più un partito, ma una banda di banditi!".
I due deputati azzurri appartengono a correnti diverse. Bertucci, romano doc, è coordinatore del partito di Berlusconi nelle Marche, mentre Scaltritti è eletto a San Benedetto del Tronto. E visto quello che hanno combinato oggi alla Camera, Claudio Scajola (appena tornato alla guida operativa di Forza Italia) farà bene a inserire i loro nomi nell'agenda dei suoi prossimi impegni.
"E' stato un vero e proprio parapiglia - racconta il diessino Renzo Innocenti -, e quando li hanno portati via ancora continuavano a cercare di colpirsi...''. E mentre Elio Vito, il capogruppo di Forza Italia a Montecitorio, svicola i cronisti e sparisce dal Transatlantico moromorando "non è successo niente", il vicepresidente dell'assemblea Fabio Mussi non trattiene la battuta: "A Pisa si dice meglio un morto in casa che un marchigiano fuori la porta".
Controverso il giudizio tecnico sul match. "Scaltritti è fisicamente ben messo - ironizza l'onorevole Innocenti - e nessun arbitro di boxe li avrebbe fatti combattere". Insomma, i due deputati azzurri non apparterrebbero alla stessa categoria di peso. Anche se da stamattina entrano di diritto a far parte dell a categoria di chi, fuori di qualsiasi dubbio, non fa fare una bella figura alle istituzioni.