La calma e riflessiva signora fallaci, non contenta della figura da bischera isterica fatta dopo la sua lettera ai fiorentini, continua con spararle una più grossa dell'altra. Oggi era a Firenze e queste sono alcune delle sue non-illuminanti parole : “sono qui per sentirmi anche fisicamente dentro la mia città che è esposta a una violenza morale”. “Perché – sostiene - comunque vada, la violenza morale rimane”. “Sono qui per guardare quello che succede", aggiunge Oriana Fallaci, negando poi di essere "blindata" e che il prefetto Achille Serra le abbia consigliato di stare “chiusa in casa”. “Non è vero - puntualizza - che gli organizzatori del Social Forum mi abbiano invitata. Figuriamoci se invitano me. Del resto - aggiunge - anche se lo avessero fatto, non ci sarei andata.
“Ho letto – scrive - che al Social Forum un gruppo di 'disubbiedienti' ha dichiarato alla presenza del signor Fo che “bisognava bruciare i libri della Fallaci”. Ci credo. Anche i nazisti di Berlino bruciavano i libri dei loro oppositori. Ho poi letto che il signor Fo gli ha risposto: “No i libri no...”. Suppongo che intendesse dire “i libri no, la strega si”. Pazienza. In casa mia ci siamo abituati. Nel sedicesimo secolo anche una mia nonna (una mia antenata, insomma) venne bruciata a Siena dall' Inquisizione. Perché eretica come me”.
Insomma...è andata a Firenze perchè lei, sicura che le sue fosche previsioni si sarebbero avverate, avrebbe poi fatto capolino solo per lanciare il suo "L'avevo detto io !!" Al social forum NON l'hanno invitata e quindi è inutile che faccia l'ipotesi che lei si sarebbe rifiutata d'andarci. Quando poi lei "suppone" che Dario Fo intendesse bruciare lei e non i libri...beh, come chiamarle ? Manie di persecuzione di una invasata megalomane ?? E poi, proprio lei che parla di violenza morale ??? Ma se (soprattutto ma non solo) per colpa sua molti negozianti hanno speso cifre enormi per corazzare i loro negozi !! Non le rimarrebbe che compiere 2 soli gesti : 1 - Dire "Mi sono sbagliata e chiedo scusa a tutti." 2 - Pagare, almeno per il 50%, le "fortificazioni" fatte dai commercianti fiorentini.