"Rai in crisi? Tutta colpa dell'Ulivo"
La Lega alza le barricate in difesa di Baldassarre: "Non si tocca - dice al Nuovo, Caparini - L'azienda è vittima di una sinistra alla sbando che vuole sfasciare tutto".
di Gianluca Roselli
ROMA - La crisi della Rai? Tutta colpa della sinistra. E Baldassarre non si tocca: il presidente deve andare avanti per la sua strada. Secondo la Lega Nord, per bocca del suo responsabile della comunicazione e vice presidente della commissione di vigilanza, Davide Caparini, a viale Mazzini non ci sono problemi se non quelli creati dal centrosinistra che non accetta di aver perso il controllo sull'azienda di Stato.
E così il calo di ascolti e introiti pubblicitari, il gelo tra Baldassarre e Saccà, il blocco delle nomine (tra cui quella della Sipra), la sfiducia crescente da parte di molti esponenti della maggioranza nei confronti del Presidente e le voci di un possibile cambio della guardia, secondo il Carroccio, sono tutte voci messe in giro dall'Ulivo. "Non mi presto al gioco di chi manovra per sfasciare, ovvero quello che sta facendo la sinistra tramite il deplorevole comportamento dei consiglieri Zanda e Donzelli - afferma Caparini - il problema è che la Rai è vittima di una sinistra allo sbando che non sa più che pesci pigliare e che si ricompatta solo per chiedere l'azzeramento dei vertici del Cda".
Insomma, secondo la Lega è tutta colpa dell'Ulivo e di montature giornalistiche che non trovano riscontro nella realtà. Anche se, in realtà, i problemi esistono per ammissione dello stesso Baldassarre, che giovedì sarà chiamato a presiedere un Cda di fuoco, del ministro Gasparri, la cui riforma degli assetti di viale Mazzini è sotto l'occhio del ciclone, e dello stesso Berlusconi, che starebbe seriamente pensando a un cambio della guardia a Saxa Rubra.
Ma la Lega getta acqua sul fuoco e non accetta il gioco al massacro. "Vorrei parlare solo di cose serie, di contenuti, non di polemiche che mi sembrano uguali a quelle del dopopartita la domenica sera - aggiunge Caparini - Baldassarre rimarrà al suo posto a fare il suo lavoro come ha fatto finora, anche tra mille difficoltà. I problemi della Rai dipendono unicamente dal fatto che l'azienda è tutt'ora in ostaggio di una sinistra che non si rassegna di aver perso il bastone del comando e non perde occasione per mettere il bastone tra le ruote ai nuovi vertici per impedir loro di lavorare con serenità".
Parliamo di cose serie? L'abolizione del canone per esempio ....mah,...