Risultati da 1 a 4 di 4
  1. #1
    Membro Democratico
    Data Registrazione
    09 Sep 2002
    Località
    Italia
    Messaggi
    100
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Un uomo chiamato Bettino: Baudo e l'affresco di Craxi

    Un uomo chiamato Bettino: Baudo e l'affresco di Craxi
    Ieri sera metà puntata di Novecento
    dedicata all'ex segretario socialista
    I ricordi della figlia Stefania e di Vittorio Feltri
    Proteste degli spettatori per il tono "apologetico" della serata


    ROMA - Craxi padre, Craxi politico, Craxi marito. Craxi e gli amici, Craxi a tre anni, a venti, a cinquanta. Simpatico, in fondo. Buono e generoso. Un uomo che voleva un Paese libero e giusto. E che avrà pur fatto, sì, qualche errore, ma alla fine è stato sacrificato perché ingombrante. Ma perché non dare a Bettino quel che è di Bettino? Ci ha pensato, ieri sera, la puntata di Novecento, RaiUno. La cui prima, sostanziosa parte è scivolata via all'ombra del titolo "Un uomo chiamato Bettino".

    Pippo Baudo ha elargito al pubblico un'ora e un quarto di ricordi commossi e encomi alla memoria. Aperta dalle immagini del lancio di monetine davanti all'hotel Raphael, dicembre '92. Chiosato da Stefania Craxi con "il giorno dell'infamia". Come Pearl Harbour per Roosvelt. Capitolo primo: Craxi padre. "Distante", ricorda Stefania. La politica, prima di tutto. La famiglia trascinata nella politica, non viceversa. Ma "quando partivamo per le campagne elettorali era una festa: la macchina piena di volantini...". Filmati di repertorio. Craxi intervistato da Fabrizio Frizzi: "Non dipingetemi come un nonno con i nipotini sulle ginocchia perché è un'immagine che proprio non corrisponde alla realtà". Risate. Ma mamma Anna - ricorda Stefania - salvò il tepore familiare "tenendoci a Milano, lontani dal fragore della politica". A Milano, all'epoca non succedeva poprio niente.

    Capitolo secondo: Craxi statista, Craxi e gli amici. Ecco Vittorio Feltri. Baudo cerca l'alleggerimento: "Perché lo chiamavi cinghialone?", "Un po' per l'aspetto fisico, un po' perché tutti gli davano la caccia". Poi, Feltri passa ai suoi cavalli di battaglia: la giustizia ingiusta, i tanti "hanno fatto gli stessi errori ma mentre lui veniva condannato a morte quegli altri diventavano presidenti del Consiglio". E ancora: "La giustizia in Italia è lenta ma con lui è stata la più rapida del mondo. Una vicenda giudiziaria che ha accomunato tutti ma è stato sacrificato l'uomo più ingombrante e adesso ci sentiamo tutti verginelli".

    Poi i ricordi personali di Feltri: "Ne scrissi sempre male, ma quando cadde in disgrazia smisi. Mi chiese di andarlo a trovare al Raphael. Mi accolse in due stanzette disadorne, non c'erano tracce non dico di lusso, ma neanche di benessere. Solo libri accatastati e tanti mozziconi di sigarette...".

    Ultimo capitolo: Craxi e le donne, Craxi e la fedeltà coniugale. "Di fronte a una bella donna - racconta Stefania, voce rotta e lucciconi fin dall'inizio della puntata - restava affascinato come davanti a un tramonto o a una poesia". Sì, ma anche lui piaceva alle donne. "Era un uomo di potere, aveva fascino" spiega Feltri.

    Avventure, dice la figlia, solo "per consolare la solitudine con delle pause notturne". "Una sbandata ci fu - ammette Stefania - e credo in buona fede ricambiata, per la signora Pieroni". Una delle regine degli Anni Ottanta. Imbarazzo di Pippo: "Non facciamo nomi". Precisa Marina Ripa di Meana: "Infedele sì, ma roso dai sensi di colpa. Me lo diceva sempre".

    Altri contributi video. Tramonti tunisini. Musica di sottofondo: Les feuilles mortes, Ives Montand. Spunta Di Pietro in un vecchio filmato, insorge Stefania: "Un uomo che non ha la statura politica, e neanche grammaticale, per parlare di mio padre".

    "Un uomo chiamato Bettino" scivola verso la chiusura. Enzo De Caro, fra gli ospiti, si dice "dispiaciuto" che "il papà di Stefania" non sia vissuto "una manciata di anni in più per poter essere qui stasera, trarre insegnamento dagli errori, sempre che ne abbia fatti". Una presenza, aggiunge l'attore, che sarebbe stata "utile alla società civile".

    Il centralino della Rai comincia a squillare. Proteste. Fax di spettatori indispettiti. L'affresco si avvia alla chiusura. Pippo ringrazia. Cosa c'è di meglio, per chiudere una carrellata su quel pezzo della nostra storia, della canzone di Raf, Cosa resterà di questi Anni Ottanta ? Novecento proseguirà con Bocelli e con Antonella Lualdi, costretta però solo ad una fugace apparizione. E' tardi, Vespa incalza. L'apologia del "cinghialone" ha fagocitato la serata.

    (13 novembre 2002 www.repubblica.it)

  2. #2
    Registered User
    Data Registrazione
    11 Jun 2002
    Messaggi
    313
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Un uomo chiamato Bettino: Baudo e l'affresco di Craxi

    Originally posted by acdc80
    Un uomo chiamato Bettino: Baudo e l'affresco di Craxi
    Ieri sera metà puntata di Novecento
    dedicata all'ex segretario socialista
    I ricordi della figlia Stefania e di Vittorio Feltri
    Proteste degli spettatori per il tono "apologetico" della serata


    ROMA - Craxi padre, Craxi politico, Craxi marito. Craxi e gli amici, Craxi a tre anni, a venti, a cinquanta. Simpatico, in fondo. Buono e generoso. Un uomo che voleva un Paese libero e giusto. E che avrà pur fatto, sì, qualche errore, ma alla fine è stato sacrificato perché ingombrante. Ma perché non dare a Bettino quel che è di Bettino? Ci ha pensato, ieri sera, la puntata di Novecento, RaiUno. La cui prima, sostanziosa parte è scivolata via all'ombra del titolo "Un uomo chiamato Bettino".

    Pippo Baudo ha elargito al pubblico un'ora e un quarto di ricordi commossi e encomi alla memoria. Aperta dalle immagini del lancio di monetine davanti all'hotel Raphael, dicembre '92. Chiosato da Stefania Craxi con "il giorno dell'infamia". Come Pearl Harbour per Roosvelt. Capitolo primo: Craxi padre. "Distante", ricorda Stefania. La politica, prima di tutto. La famiglia trascinata nella politica, non viceversa. Ma "quando partivamo per le campagne elettorali era una festa: la macchina piena di volantini...". Filmati di repertorio. Craxi intervistato da Fabrizio Frizzi: "Non dipingetemi come un nonno con i nipotini sulle ginocchia perché è un'immagine che proprio non corrisponde alla realtà". Risate. Ma mamma Anna - ricorda Stefania - salvò il tepore familiare "tenendoci a Milano, lontani dal fragore della politica". A Milano, all'epoca non succedeva poprio niente.

    Capitolo secondo: Craxi statista, Craxi e gli amici. Ecco Vittorio Feltri. Baudo cerca l'alleggerimento: "Perché lo chiamavi cinghialone?", "Un po' per l'aspetto fisico, un po' perché tutti gli davano la caccia". Poi, Feltri passa ai suoi cavalli di battaglia: la giustizia ingiusta, i tanti "hanno fatto gli stessi errori ma mentre lui veniva condannato a morte quegli altri diventavano presidenti del Consiglio". E ancora: "La giustizia in Italia è lenta ma con lui è stata la più rapida del mondo. Una vicenda giudiziaria che ha accomunato tutti ma è stato sacrificato l'uomo più ingombrante e adesso ci sentiamo tutti verginelli".

    Poi i ricordi personali di Feltri: "Ne scrissi sempre male, ma quando cadde in disgrazia smisi. Mi chiese di andarlo a trovare al Raphael. Mi accolse in due stanzette disadorne, non c'erano tracce non dico di lusso, ma neanche di benessere. Solo libri accatastati e tanti mozziconi di sigarette...".

    Ultimo capitolo: Craxi e le donne, Craxi e la fedeltà coniugale. "Di fronte a una bella donna - racconta Stefania, voce rotta e lucciconi fin dall'inizio della puntata - restava affascinato come davanti a un tramonto o a una poesia". Sì, ma anche lui piaceva alle donne. "Era un uomo di potere, aveva fascino" spiega Feltri.

    Avventure, dice la figlia, solo "per consolare la solitudine con delle pause notturne". "Una sbandata ci fu - ammette Stefania - e credo in buona fede ricambiata, per la signora Pieroni". Una delle regine degli Anni Ottanta. Imbarazzo di Pippo: "Non facciamo nomi". Precisa Marina Ripa di Meana: "Infedele sì, ma roso dai sensi di colpa. Me lo diceva sempre".

    Altri contributi video. Tramonti tunisini. Musica di sottofondo: Les feuilles mortes, Ives Montand. Spunta Di Pietro in un vecchio filmato, insorge Stefania: "Un uomo che non ha la statura politica, e neanche grammaticale, per parlare di mio padre".

    "Un uomo chiamato Bettino" scivola verso la chiusura. Enzo De Caro, fra gli ospiti, si dice "dispiaciuto" che "il papà di Stefania" non sia vissuto "una manciata di anni in più per poter essere qui stasera, trarre insegnamento dagli errori, sempre che ne abbia fatti". Una presenza, aggiunge l'attore, che sarebbe stata "utile alla società civile".

    Il centralino della Rai comincia a squillare. Proteste. Fax di spettatori indispettiti. L'affresco si avvia alla chiusura. Pippo ringrazia. Cosa c'è di meglio, per chiudere una carrellata su quel pezzo della nostra storia, della canzone di Raf, Cosa resterà di questi Anni Ottanta ? Novecento proseguirà con Bocelli e con Antonella Lualdi, costretta però solo ad una fugace apparizione. E' tardi, Vespa incalza. L'apologia del "cinghialone" ha fagocitato la serata.

    (13 novembre 2002 www.repubblica.it)
    Ah, ecco:"La Repubblica". Pensavo, inizialmente, trattavasi di personalissime riflessioni del sig. acdc alle quali mi promettevo di riservare una replica. L'ultimo rigo avverte, invece, dell'origine del testo; ergo lasciamo stare.
    On. Claudio Martelli

  3. #3
    Socialista mazziniano
    Data Registrazione
    31 Mar 2002
    Località
    Palermo
    Messaggi
    623
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Mai lette tante porcherie affastellate insieme in un articolo di giornale. Sembrava tratto da "Il Secolo d'Italia"...

  4. #4
    Forumista storico
    Data Registrazione
    13 Sep 2002
    Messaggi
    31,653
     Likes dati
    3,543
     Like avuti
    657
    Mentioned
    10 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Originally posted by mresicilia
    Mai lette tante porcherie affastellate insieme in un articolo di giornale. Sembrava tratto da "Il Secolo d'Italia"...
    Condivido pienamente, ma del resto dalla "Repubblica" un articolo non polemico verso i socialisti non lo si può proprio immaginare...

 

 

Discussioni Simili

  1. In ricordo di bettino craxi
    Di yure22 nel forum Prima Repubblica di POL
    Risposte: 74
    Ultimo Messaggio: 12-06-11, 23:55
  2. bettino craxi
    Di lupodellasila nel forum Destra Radicale
    Risposte: 52
    Ultimo Messaggio: 20-01-07, 19:02
  3. Peggio di Bettino Craxi
    Di Malik nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 94
    Ultimo Messaggio: 06-01-06, 15:25
  4. Bettino Craxi fu un criminale?
    Di Lollo87Lp nel forum Il Termometro Politico
    Risposte: 212
    Ultimo Messaggio: 17-12-03, 21:58

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito