Risultati da 1 a 8 di 8

Discussione: La mandragora

  1. #1
    Moderatore
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Messina
    Messaggi
    18,411
     Likes dati
    1,422
     Like avuti
    1,210
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

  2. #2
    Moderatore
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Messina
    Messaggi
    18,411
     Likes dati
    1,422
     Like avuti
    1,210
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Dal sito http://www.dipbot.unict.it/Erbario/


    La mandragora (Mandragora officinalis) così come veniva illustrata in un erbario medievale tedesco

  3. #3
    Sognatrice
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Piacenza
    Messaggi
    11,136
     Likes dati
    192
     Like avuti
    777
    Mentioned
    20 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Esistono erbe demoniache, dagli effetti temibili, ed esistono erbe in grado di contrastare malie e fatture, di preservare contro gli incantesimi e i sortilegi. Poi esistono anche poche, specialissime erbe, che racchiudono in sé capacità del tutto particolari, che possono essere fonte insieme di gioia e dolore, di saggezza e di follia, di appagamento amoroso e di quiete profonda, tanto da rasentare il sonno eterno. Fra queste piante dalle molteplici e contraddittorie valenze, dalle tante capacità a volte opposte tra loro, un posto a sé merita la mandragora, l’Atropa mandragora di Linneo: la più potente, la più temuta e la più nota, sembra, in passato.

    La mandragora arriva a noi dalla credenza popolare, dalla letteratura, dalla medicina - che l'ha ampiamente utilizzata, soprattutto per i suoi effetti narcotici - ma anche dal teatro e dal cinema. Soprattutto, pianta magica per eccellenza, viene a noi da un passato che l'ha vista protagonista di molteplici riti e impieghi. La sua radice, si dice, ha forma umanoide: e poiché il simile agisce sul simile, ha potere sull'intero corpo umano. Appartiene alle famiglia delle famigerate Solanacee, come lo stramonio e altre erbe delle streghe. Spunta nei cimiteri, oppure ai piedi dei patiboli. Nasce dall'ultima urina o dallo sperma di un condannato a morte. Eppure, è una delle piante del Paradiso terrestre, originaria dell'Eden: ne fanno fede il Fisiologo e i vari Bestiari medievali. Forse è lo stesso albero del bene e del male, oppure cresce alla sua base, strettamente legato ad esso e alla sua sorte. Infatti, nel Paradiso si era consumato il più grande mistero della storia dell'universo, la creazione della vita, e la mandragora era là, prima del primo uomo. Una mandragora primigenia, dunque. E perché no? Che l'uomo sia figlio della terra, per l'appunto chiamata "Madre", è un dato comune a moltissime tradizioni mitiche; e l'aspetto più evidente del potere generativo della terra è proprio il mondo vegetale. Fra gli esoterici, Eliphas Levi e Stanilas De Guaita riprendono queste ipotesi secondo cui gli uomini sono, inizialmente, delle gigantesche mandragore sensitive. Nel mito connesso con questa pianta, del resto, ha resistito a lungo l'idea che la radice, lasciata crescere tranquillamente, senza interferenze, si allungherebbe e si affermerebbe come un essere umano, indipendente. All'inverso, una leggenda ebraica parla di Adamo che sogna: ed ecco che si sparge il suo seme, e nasce una pianta. Fra piante e uomini, uomini e piante, i rapporti esistono, intercorrono nei due sensi, sono molti stretti.

    Però quel che soprattutto interessa la magia, e poi la letteratura e le arti, è la radice. E' la radice che è simile all'uomo, che ha ogni virtù, sia soporifera che afrodisiaca. Può essere maschio o femmina: secondo Plinio, la mandragora bianca è maschio, quella nera è femmina. È sacra ad Ecate, dea dei crocicchi e delle tenebre, adusa a sacrifici animali, magie e incantesimi. Ama la notte, Ecate, ed è legata ad Artemide Diana, la luna. La mandragora guarisce quindi l'epilessia, il "mal di luna". E può scacciare i demoni. Ha sempre avuto una doppia identità: la radice nell'uomo guarisce il corpo e l'anima, ma può nello stesso tempo portarlo alla perdizione; essa dona il sonno ristoratore, ma provoca anche la pazzia; uccide spietatamente, ma è anche un rimedio contro il veleno dei serpenti; è un anestetico potente che permette le più delicate operazioni chirurgiche, ma causa anche spaventose allucinazioni. E' in definitiva una vera e propria bilancia sospesa fra la vita e la morte, simbolo dell'incertezza e dell'ambiguità.

    Dal sito http://digilander.libero.it/cortescontenti/


  4. #4
    Sognatrice
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Piacenza
    Messaggi
    11,136
     Likes dati
    192
     Like avuti
    777
    Mentioned
    20 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Ma... chi volesse utilizzarla a scopo magico, cosa dovrebbe fare? Dove potrebbe trovarla, ora che gli impiccati sono diventati rari? La risposta è quasi scontata: nei cimiteri, specie quelli di campagna, o fra i ruderi di qualche città abbandonata. Sono questi i luoghi dove la mandragora acquisisce il massimo delle virtù magiche, come del resto avviene per le sue consorelle (la belladonna, il giusquiamo, la datura...).

    Coglierla, o meglio, estrarla dalla terra, ha comportato sempre molte difficoltà e notevoli rischi. Anche di morte, perché la mandragora, quando si sente estrarre dal terreno, urla. Urla in modo così terribile e lacerante, che chi la sente non sopravvive. Oltre tutto, basta il suo solo profumo a dare alla testa: l'imprudente che tentasse di impadronirsi della mandragora senza tener conto della direzione del vento, sarebbe perduto. Sono note a tutti le difficoltà connesse con questa impresa: nessuno ci si proverebbe, se non un mago da tempo iniziato, a conoscenza degli appositi rituali. Tanto più che non c'è unanimità di pareri su alcuni punti. Ad esempio, i testi di botanica magica sembrano attribuire alla mandragora soprattutto un'influenza da parte di Mercurio. D'altro canto, altre fonti parlano del martedì come giorno favorevole alla raccolta, il che indicherebbe piuttosto un collegamento con Marte. E invero Sedir, nel suo testo Les Plantes Magiques, uscito a Parigi nel 1907, parla di “umore freddo e moderatamente secco", e dice che sarebbe "astralmente influenzata (la mandragora) da Saturno o dalla Luna e con segno zodiacale il Capricorno". Nelle piante zodiacali attribuite a Salomone, la mandragora sarebbe pianta del Cancro, e quindi sotto il dominio della Luna, con Saturno in esilio: e se è così, va raccolta il sabato, oppure la notte fra il venerdì e il sabato.

    Dunque, il mago che abbia superato tutte queste incertezze - giorno migliore, ora, assonanze e lontananze - potrà, nella profondità della notte, recarsi al cimitero a cercare la mandragora. Dovrà evitare, come si è detto, di avere il vento sul viso, pena l'assorbimento - rischioso - del profumo della pianta. Presa questa precauzione, traccerà tre cerchi intorno alla pianta - sono Teofrasto e Plinio che ci danno queste indicazioni - venendo quindi a determinare una protezione magica che lascia racchiuso all'interno del cerchio il diabolico potere della mandragora. In questo specifico caso, infatti, il cerchio preserva chi è fuori, piuttosto che non chi è dentro. I cerchi vanno tracciati con una spada di ferro, dove il ferro incarna gli aspetti oscuri della pianta. Poi deve essere smossa la terra intorno alla radice. E finalmente si arriva al momento dello strappo finale. E’, questo, inizialmente uno schema abbastanza semplice, arricchito poi per strada dai vari autori con variazioni e complicazioni ulteriori. Secondo alcuni è bene essere in due a compiere questa operazione magica: il rizotomo, quello cioè che scaverà il rizoma, e un aiutante che potrà contemporaneamente cantare strofette erotiche (torna così la fama della mandragora come erba potente in campo sessuale). Più recentemente, si è ipotizzata l'opportunità che lo scavo venisse effettuato con un cucchiaio d'oro.
    Una volta condotto quasi a buon fine il lavoro di sterramento, converrà accendere una candela dorata e far ardere insieme in un incensiere mastice, incenso e verbena. A questo punto, una vergine potrà estrarre la pianta - la terra intorno sarà stata ammorbidita con urina femminile - che poi si accosterà al seno, per ringraziarla della grazia così accordatale.

    Naturalmente, esistono prescrizioni specifiche anche per l'abbigliamento. Il mago, vestito con una tunica nera con bianchi elementi lunari, nudi i piedi, nude le mani, procede con una tiara di piombo indosso, con bracciali dello stesso metallo, il tutto ornato con pietre saturnine; l'anello avrà in più anche la figura del serpente che si morde la coda. Procederà armato di coltello: questo avrà il manico di cipresso - non per nulla il cipresso è l'albero funerario che ben conosciamo - e lama di acciaio temprato in olio consacrato. Non basta, bisogna infatti conoscere il miglior tipo di preghiera da innalzare al cielo, la formula da adoperare, la fumigazione da fare... E se il mago sbaglia? Se, invischiato in prescrizioni e divieti, si confonde? La risposta è semplice: in questi casi, è perduto. Anche se la pioggia e il vento cancelleranno i cerchi tracciati in terra, anche se l'incensiere si spegnerà, il mago sarà perduto. E non solo: se per caso fosse mosso da desiderio di dominio, da cupidigia, se volesse la mandragora per avidità, guai a lui: la mandragora lo distruggerà. Si troverà presto in bilico fra pazzia e suicidio.

    Se si vuole evitare di scavare in proprio la rischiosa radice, un metodo collaudato è quello del ricorso a un cane: i cani, si è detto, hanno connessioni con Ecate, la dea dalla testa di felino, che gradirà il sacrificio del cane, inviato a lei dalla pianta che ingenera follia. Ammorbidita la terra intorno alla radice cui si sarà legato un cane, il mago porrà davanti all'animale affamato una ciotola di cibo. Il cane allora si slancerà verso il cibo, estirpando in conseguenza la preziosa radice, trascinandola con se nel suo breve slancio: breve, perché si leverà nell'aria l'urlo agghiacciante della mandragora e il cane non potrà che soccombere. Un'altra vittima si aggiunge a quelle già immolate ad Ecate. In genere, se chi ha estratto la radice è un mago, si procederà mettendo al posto della radice sottratta una moneta o un pezzo d'oro. Nel caso invece del cane, converrà mettere al posto del rizoma l'animale stesso. Più raramente si richiuderà la terra rimettendo alloro posto le foglie ormai prive di radice: quasi a voler sostenere che tutto è come prima, che nulla è in realtà accaduto.

    Dal sito http://digilander.libero.it/cortescontenti/

  5. #5
    Sognatrice
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Piacenza
    Messaggi
    11,136
     Likes dati
    192
     Like avuti
    777
    Mentioned
    20 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito




  6. #6
    Moderatore
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Messina
    Messaggi
    18,411
     Likes dati
    1,422
     Like avuti
    1,210
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Mi piacerebbe acquistare una radice di mandragora, tuttavia vedo che costano un occhio... e - quel che è peggio... - chi mi garantisce l'autenticità?

  7. #7
    Sognatrice
    Data Registrazione
    05 Mar 2002
    Località
    Piacenza
    Messaggi
    11,136
     Likes dati
    192
     Like avuti
    777
    Mentioned
    20 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Ma come un occhio! Qui la radice intera è in vendita a soli 1860 euro ( ), un vero affare! Però, se il prezzo ti sembra eccessivo, c’è sempre la possibilità di acquistare la mandragora in polvere a 31 euro e, se proprio proprio fossi in vena di risparmio, con 18 euro puoi farti spedire a casa la radice tagliata a fette: autentica, garantita e potentissima…

  8. #8
    Moderatore
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Messina
    Messaggi
    18,411
     Likes dati
    1,422
     Like avuti
    1,210
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    In Origine Postato da Silvia
    Ma come un occhio! Qui la radice intera è in vendita a soli 1860 euro ( ), un vero affare! Però, se il prezzo ti sembra eccessivo, c’è sempre la possibilità di acquistare la mandragora in polvere a 31 euro e, se proprio proprio fossi in vena di risparmio, con 18 euro puoi farti spedire a casa la radice tagliata a fette: autentica, garantita e potentissima…
    Grazie, Silvia... Quasi quasi allestisco una piantagione di mandragore...

 

 

Discussioni Simili

  1. Gli allucinogeni nel mito. La mandragora
    Di Satyricon nel forum Esoterismo e Tradizione
    Risposte: 4
    Ultimo Messaggio: 03-07-06, 18:45

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito