Gazzettino,ed. nazionale 16/11/2002
In tempi di globalizzazione la presenza imprenditoriale degli extracomunitari in Italia aumenta: sono infatti più di 120 mila le imprese (ditte individuali) di cittadini extracomunitari alla fine del 3° trimestre 2002, in crescita del 19,4\% rispetto al 3° trimestre del 2001 e del 14,4\% da inizio anno. Sono questi alcuni dei dati che emergono da una ricerca della Camera di commercio di Milano attraverso il Lab Mim sulle imprese extracomunitarie in Italia.Quasi uno straniero su dieci che risiede in Italia è quindi un imprenditore (esattamente l'8,2\%: rispetto al dato degli stranieri residenti in Italia il 1 gennaio 2001 pari a 1.464.589). È la Lombardia la regione dove sono più presenti gli imprenditori stranieri (con quasi 21 mila imprese), seguita dalla Toscana, l'Emilia Romagna e dal Veneto (10.567 imprese). In Friuli Venezia Giulia le imprese di stranieri sono invece 3.522, e in Trentino Alto Adige 1.456. La crescita più forte di imprese di stranieri nel corso del 2002 si è registrata nel Lazio (+18,8\%), seguita dall'Emilia Romagna (+16,8\%) e dal Veneto, dove l'incremento è stato del 16,2\%. In Friuli Venezia Giulia l'aumento nell'anno si è fermato all'8,5\%; in Trentino Alto Adige l'aumento è stato del 13,7\%.
Se invece si "pesa" il numero di imprese extracomunitarie sul numero complesso di ditte individuali attive in Italia, si scopre che queste rappresentano il 3,5\% del totale, un dato che sale al 5,1\% in Friuli Venezia Giulia e al 6\% in Toscana. Poco sopra alla media nazionale il dato del Veneto (3,6\%), mentre in Trentino Alto Adige le ditte individuali di extracomunitari rappresentano il 2,1\% del totale delle ditte individuali presenti nella regione.
Quelle di extracomunitari sono imprese attive soprattutto nel settore del commercio e delle costruzioni, ma non vengono trascurati i trasporti, le attività immobiliari e di noleggio. Ci sono infine oltre mille imprese di extracomunitari nel settore dell'intermediazione monetaria e finanziaria.