Ho visto appena ora al processo di Biscardi le immagini di Como dopo quelle di Cagliari, tifosi ultras siete la vergogna dell'Italia e non venite a fare il piagnisteo sulla legge Mancino meritereste l'interdizione da tutti i luoghi pubblici.
Ho visto appena ora al processo di Biscardi le immagini di Como dopo quelle di Cagliari, tifosi ultras siete la vergogna dell'Italia e non venite a fare il piagnisteo sulla legge Mancino meritereste l'interdizione da tutti i luoghi pubblici.
vattene a fare in culo sciacallo!
Non saremo mai come volete voi!
e che c'entra la Mancino?
Informati prima di parlare, ignorante tu e Biscardi!
Originally posted by Gianmario
vattene a fare in culo sciacallo!
Non saremo mai come volete voi!
e che c'entra la Mancino?
Informati prima di parlare, ignorante tu e Biscardi!
Basta guardare le immagini televisive per vedere quale è il vostro mondo, allo stadio si deve andare per guardare la partita non per fare scontri ed ora attentare anche la vita dei calciatori come è successo a Cagliari.
Cerca di andartene da questo forum, sciacallo! (e 2)
in un solo post ti sei giocato tutta la mia pazienza, nn meriti alcuna risposta in quanto personaggio vile che con il pretesto di un evento in cui è coinvolta una sola persona ne vuole condannare migliaia, fai pena democristiano ipocrita e perbenista!
Un pseudotifo organizzatro che ricatta le società di calcio, persone che ritengono lo stadio un luogo dove fare quello che vogliono solo perchè hanno pagato un abbonamento, tutte le domeniche è sempre la stessa storia e ieri per poco non ci scappava perfino il morto, bisogna dire basta non incitare ed esaltare questo che un mondo che non merita rispetto.
Sono un comunista vile e bastardoOriginally posted by Gianmario
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in un solo post ti sei giocato tutta la mia pazienza, nn meriti alcuna risposta in quanto personaggio vile che con il pretesto di un evento in cui è coinvolta una sola persona ne vuole condannare migliaia, fai pena democristiano ipocrita e perbenista!
A parte gli scherzi bisogna che questi gruppi organizzati si diano una regolata isolando i violenti e che si limitino al tifo evitando gli scontri con le altre tifoserie e le forze dell'ordine, il clima si stà surriscaldando, certi dirigenti sono peggio dei tifosi teppisti con le loro dichiarazioni e il calcio rischia per davvero di chiudere.....
Riesplode la violenza negli stadi
TIFOSI TEPPISTI
Torna la violenza negli stadi. Il grave episodio di Cagliari (ne riferiamo a parte) non è stato l’unico della giornata. Incidenti, senza feriti, si sono verificati prima del derby Torino-Juventus. A Como alcuni tifosi hanno cercato di sfondare i cancelli che danno accesso al campo, dopo il gol annullato a Bjelanovic. Sono stati respinti dai carabinieri. In serie B, dopo Livorno-Ascoli le forze dell’ordine hanno dovuto sparare lacrimogeni per evitare lo scontro tra ultras. Un livornese di 39 anni è rimasto ferito ad una mano per l’esplosione di una bomba-carta. Una bomba-carta lanciata dagli spalti ha colpito a una coscia anche un addetto della Sambenedettese, prima dell’incontro di C/1 con l’Avellino. Sempre in C/1 tifosi del Taranto hanno lanciato sassi, ferendo due poliziotti, dopo la sconfitta contro la Vis Pesaro. In serie C/2, sette feriti lievi nei tafferugli dopo Brindisi-Foggia. Teppisti brindisini hanno preso d’assalto la vettura di una troupe dell’emittente Teleregione. Anche i calciatori non hanno dato il buon esempio, con un parapiglia al termine di Roma-Inter simile alla rissa dopo il match col Galatasaray.
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Risse, incidenti e aggressioni
A Cagliari tifoso colpisce il portiere del Messina: partita sospesa
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Roma - Dall'isteria di sabato sera all'Olimpico durante e dopo il match fra Roma e Inter, all'atto canagliesco del tifoso cagliaritano che ha colpito alle spalle il portiere del Messina, Manitta. Passando per le coltellate sferrate da un malvivente e due incensurati tifosi del Napoli a uno leccese in quel del San Paolo. Con il contorno di incidenti a Como dopo il match vinto meritatamente dalla Lazio, e quelli fra tifosi e forze dell'ordine prima del derby Torino-Juventus, mentre Carlo Mazzone, pur sconfitto dall'Atalanta, ha lasciato lo stadio bergamasco sotto scorta per ragioni di ordine pubblico. Più che una sintesi degli avvenimenti peggiori del fine settimana calcistico, sembra un bollettino di guerra. Si dirà, ancora una volta, che questi episodi non hanno niente a che vedere con il calcio, e con la passione, fatto sta che si ripetono in un clima sempre più esasperato, surriscaldato anche dalle dichiarazioni di alcuni fra i protagonisti - calciatori, allenatori, presidenti - che dovrebbero invece cercare di smorzare i toni, gettare acqua sul fuoco, riportare il tutto alla dimensione più giusta. Peccato, perché di calcio vero si potrebbe, e si dovrebbe, parlare grazie alle imprese di alcune squadre che stanno ottenendo risultati sorprendenti: basta seguire il campionato della Lazio, del Bologna, del Chievo, del Modena, dell'Empoli, dell'Udinese, che sono a ridosso o vicine alle grandi messe a dura prova, sotto esame ad ogni turno. Sì, sarebbe un gran bel campionato, se la violenza (verbale e materiale, in campo e fuori, fra addetti ai lavori e tifosi o sedicenti tali) non ne minacciasse il sereno svolgimento e, alla lunga, la sopravvivenza. Che, per alcuni club, è già precaria. L'esempio della Lazio - la società, non la squadra - è il migliore ammonimento (visto che non è bastato quello della Fiorentina). Il portiere del Messina Manitta non ricorda nulla di quanto successo in campo. Lo ha reso noto il medico sociale del Messina Filippo Ricciardi, il quale ha accompagnato il giocatore in ospedale. In un primo tempo c'era il sospetto di una frattura alla mandibola, ma una prima radiografia ha escluso lesioni. «Mi ha chiesto - ha spiegato Ricciardi - come mai si trovava in ospedale e cosa era successo». Il medico sociale ha aggiunto che quanto accaduto poteva avere conseguenze molto serie e ha elogiato la prontezza dei soccorsi. «Era cianotico - ha sottolineato - e se non fossimo intervenuti subito non so cosa sarebbe successo». Il presidente del Cagliari Massimo Cellino ha denunciato, ai microfoni di Telepiù, una sorta di ricatto da parte di alcune frange di ultras. «Si tratta - ha spiegato - di alcuni delinquenti, mascherati da tifosi: questo è il risultato, ecco cosa succede se uno non cede al ricattò. Il massimo dirigente rossoblù ha in pratica spiegato che si sarebbe un gruppo di «tifosi» che chiederebbe di essere «pagato» per comportarsi bene allo stadio.
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Borghesuccio ridicolo, parole al vento, niente di più.
1) La legge Mancino condanna il razzismo, cosa c'entra con gli ultras?
2) Sai cosa vuol dire essere un ultras? Hai esperienza in materia?
3) L'episodio di Cagliari è un caso, se ti chiedessi di citarmi altri casi analoghi di ricatti e mafia?
4) Fuori gli ultras dalle galere.