Del 21/11/2002 Sezione: Interni Pag. 9)
IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA: PRIMA LA RIFORMA LA LOGGIA
«Una mossa elettorale di Bossi»
Chiaravalloti: l´Italia ha un debito verso il Sud
IL presidente della Regione Calabria, 68 anni, alla sua terza giunta da quando è al governo, è un magistrato eletto in Forza Italia noto per la simpatia con la quale racconta barzellette alla Conferenza dei governatori. Perciò, quando si chiede a Giuseppe Chiaravalloti un commento sulla battaglia per la devolution apertasi al Senato, risponde imitando (benissimo, per la verità) l´accento di un lumbard: «Se la si fa con lo spirito del valtellinese che dice "ueh, a quei pirla lì, a quei vagabondi non dò i miei soldi", allora tutto è finito».
Presidente Chiaravalloti, battute a parte, cosa pensa di questa devolution?
«Mi auguro che non spacchi il Paese: si deve recuperare lo spirito positivo della devolution e non arroccarsi su posizioni campanilistiche. Penso che il senso della riforma proposta Bossi sia una continuazione ideale del Risorgimento, un completamento della costruzione dello Stato. Non dovrebbe invece trasformarsi in un recupero di posizioni di prepotenza a favore di una parte del Paese».
Qualcuno dice che sarebbe stato meglio varare prima l´applicazione del Titolo V della Costituzione, cioè il disegno di legge La Loggia...
«Anche io sono su questa posizione: sarebbe stato un processo più organico. Capisco la battaglia di Bossi: deve rispondere ad un certo tipo di elettorato. Non direi che sia il migliore del paese... sono le sirene leghiste vecchia maniera. Finora da ministro aveva sempre temperato queste posizioni».
Cosa significherebbe per voi avere la totale responsabilità della Sanità?
«Può essere il punto di arrivo. Però non va dimenticato il principio di solidarietà e di unità dello Stato».
Dal Sud i malati continuano a venire al Nord per curarsi.
«Già, ma perché? Le cause sono storiche. L´economia del Meridione e della Calabria è più debole, ma non per colpa nostra. Non è che i calabresi siano vagabondi, sciocchi, incapaci di produrre ricchezza. Lo sviluppo del paese dal centro è stato indirizzato a privilegiare l´industria nella Val Padana, a creare infrastrutture nelle zone ricche.(E' già!E' tutto un complotto!Senza complotto anti Sud sarebbero come la Svizzera ) Purtroppo il Sud è rimasto serbatoio di manodopera o mercato di consumo. Ora noi riteniamo che lo Stato abbia qualche debito verso il Mezzogiorno»
Ci sarà una maturità della Magna Grecia e una padana?
«Ma no, le tecniche pedagogiche individueranno le differenze. Vedo invece un arricchimento attraverso le tradizioni locali senza perdere l´unitarietà del paese».
Cosa pensa della proposta di legge sul federalismo fiscale presentata dalla Lega alla Camera, in cui il fondo di perequazione tra Regioni ricche e povere è basato su controlli delle prime circa la qualità dei servizi erogati?
«E´ accettabile il principio di controllare la destinazione dei fondi, per evitare le ruberie: ma non può essere secondo uno schema padrone-servo o benefattore-beneficato. Il controllo va fatto da tutte le Regioni o dallo Stato. Non mi sembra giusto che qualcuno versi i fondi e poi dica: l´anno prossimo non te li darò perché non hai fatto bene».