e Silvio non parlo'....

[mustang]

...che non accettate, perchè è lui che vi ha battuto.

Domani non accetterete Fini, perchè sarà lui a battervi.

Poi toccherà a Casini a non essere accettato...sempre perchè credete fortemente (lo avete detto 1000 volte) nell'alternanza dei governi.

Quando imparerete a "saper perdere", i rapporti tra destra e sinistra diventeranno finalmente civili.
Il guaio è, per voi, che dovranno passare tanti, tanti anni.

[jeremy]

assolutamente no..caro Mustang..e' qui che sbagli....

Fini e' un politico (un po' sbiadito a dire il vero..sopratutto con la storia della devolution e del contrasto con Fisichella penso stia perdendo punti nel suo stesso lettorato), ha sempre fatto politica, non condivido certe sue posizioni ..ma questo e' il gioco della democrazia...come politico lo e' Casini ( e lo sta dimostrando, eccome)

Berlusconi ha sul groppone un enorme conflitto di interessi..non c'e' nessuno disposto a scommettere che la sua discesa in campo sia stata motivata da nobili ispirazioni ideali o passione civile...e, come dimostra, giorno dopo giorno, questo conflitto pesa enormemente sulla stessa credibilita' della sua azione..leggiti l'ultimo numero di Financial Times..
io, come molti, ritengo che berlusconi non sia antidemocratico..ma che sia estraneo alla democrazia...

Il guaio e' che c'e' chi, come voi, non capisce che il conflitto di interessi e' esiziale per la democrazia..ammorba la democrazia, la inquina, la corrompe...ma, ripeto, per chi nell'indole ha la caratteristica di amare di vivere sotto padrone, posso capire che questi ragionamenti non contino.

Io credo che dovranno passare meno anni di quanti tu creda perche' il tuo padroncino scenda da cavallo, visto, fra l'altro, la pessima prova che sta dando al governo..sara' un giorno di lutto per voi, non per la democrazia e i democratici di questo Paese...come un nuovo 25 aprile....
Dpodiche' potranno succedergli anche casini, fini o bossi (altro vostro grande rappresentante)..ma avremmo recuperato se non altro un po' di decenza...
dovranno passare molti anni , invece, perche' si risistemi il tuo malconcio network neuronale dopo la programmazione intensiva operata dai berlusconidi...ma non disperare.

Per il resto non sono un inciucista, non ambisco a nessuna pacificazione...ritengo , a differenza di voi, e di te, che la politica abbia bisogno degli ideali...ed'e' anche per questo che, alla richiesta di una scelta di campo fatta dallo stesso berlusconi..io non posso che scegliere lo schieramento a lui avverso.
Non tengo particolarmente a rapporti civili fra "destra(?)" e centrosinistra..nel senso che mi pare gia' vi siano..non credi?

[mustang]

...d'interessi parli? Di quello che l'Ulivo e la sinistra italiana, aiutata dai resti peggiori del centro, dalla fine del 1994 al 2001 non ha ritenuto di correggere?
O siamo stati governati da una massa di incapaci, Ciampi compreso, oppure quel "conflitto" lo si trova solo nei cervelli dei vostri dirigenti.

Berlusconi non è per niente estraneo alla democrazia, ma fortunatamente estraneo alla politica intesa come appropriazione delle deleghe popolari senza "pagar dazio politico".
Le riforme che il governo sta faticosamente impostando fanno parte, ed è la prima volta che capita in Italia, di un programma elettorale, sul quale il Cav. ha chiesto ed ottenuto il voto.

Per rinfrescarti la memoria, Berlusconi è sceso in campo per tentare, riuscendoci, di fermare la "gioiosa macchina da guerra" di Occhetto; prima aveva a lungo lavorato per convincere Mario Segni e Martinazzoli, che se la fecero letteralmente sotto solo al pensiero di affrontare le armate degli appena diventati ex comunisti.
E, a proposito di democrazia, quei democratici amici tuoi e di Scalfaro con l'aiuto dei Violante e di alcune procure, scipparono il popolo italiano del loro leader e premier con l'avviso di garanzia "napoletano", rigettato in faccia a chi lo inviò, sette anni più tardi, dalla Cassazione.

Fossi in te, dopo le ultime manifestazioni messe in mostra dai dirigenti e vicedirigenti ulivisti, mi preoccuperei dei "loro e vostri network neuronali".

[jeremy]

io parlo del conflitto di interessi fra il berlusconismo e la democrazia, fra gli interessi di berlusconi e quelli dell'Italia, tra il malaffare che rappresenta e la legalita' ...
Berlusconi e' sceso in politica per pararsi il culo perche' pieno di scheletri nell'armadio in quanto prodotto della P2, di Craxi , del sistema previti e di quello dell'utri.
IO nel 94 non ho votato certo per la gioiosa macchina da guerra, ho votato per il centro, cioe' PPI e Patto Segni.
Segni e Martinazzoli ci furono, appunto da posizioni di centro a contrastare sia la sinistra sia il partito azienda FI nato da Publitalia e con solidi agganci mafiosi.
Quanto alla vicenda dell'avviso di garanzia (?), vorrei ricordarti che la Cassazione ha stabilito che la corruzione ci fu e proprio da parte di uomini fininvest gratificati con l'elezione al parlamento.
Allora..se Berlusconi e' "innocente" ..e' sicuramente un pirla perche' non si accorgeva dell'opera di corruzione sull GdF che avveniva da parte dei suoi uomini ( a vantaggio delle tasche del padrone) e dopo, anziche' punirli come dipendenti infedeli, li ha premiati...vuoi che ti faccia i nomi?..cominciamo col Berruti, andiamo avanti con la brambilla quale ultima arrivata...
...Punto primo: la Cassazione conferma che ci fu corruzione e che la Fininvest non fu vittima di una concussione.
Secondo: dice che fu Sciascia a pagare gli uomini della guardia di finanza che dovevano fare le verifiche fiscali rilevando la pertinenza degli argomenti con cui i giudici di merito hanno ampiamente acclarato che questo alto dirigente certamente operava per il gruppo e non a titolo personale. Esclude anche che possa aver agito sotto la pressione dei finanzieri e dice che ha utilizzato scientemente e liberamente una nota prassi di malcostume: quella di pagare per ottenere vantaggi.
La Cassazione conferma anche che il pagamento fu autorizzato dai vertici dell’azienda.
Dunque i vertici Fininvest non ne escono scagionati.
ma, a ulteriore riprova del senso dello Stato manifestato in quella circostanza cosa ebbe a dire s.b.?
Nel 1996 circolava la barzelletta su un commerciante che sentendo bussare alla porta chiede chi è, e quando gli rispondono che è una rapina, sollevato, dice: «Meno male, pensavo che fosse la guardia di finanza!».
La raccontava Berlusconi commentando l’inchiesta Mani Pulite per la presunta corruzione della guardia di finanza. Dopo la barzelletta, però, il Cavaliere andava su tutte le furie e diventava minaccioso: «Siamo stati costretti a pagare da un’associazione a delinquere come la guardia di finanza».

Nel 94 il popolo italiano non fu scippato proprio di niente..io sono parte del popolo italiano e non mi son sentito scippato..
..forse tu, ma da bossi e buttiglione al limite...che fecero una delle poche cose sensate della loro vita...bossi e buttiglione che sono vostri ministri.

[mustang]

...di voti non si senta scippato.

Quanto al resto, rimanendo sul tuo "allucinato discorso".....io parlo del conflitto di interessi fra il berlusconismo e la democrazia, fra gli interessi di berlusconi e quelli dell'Italia, tra il malaffare che rappresenta e la legalita' ...
Berlusconi e' sceso in politica per pararsi il culo perche' pieno di scheletri nell'armadio in quanto prodotto della P2, di Craxi , del sistema previti e di quello dell'utri.
IO nel 94 non ho votato certo per la gioiosa macchina da guerra, ho votato per il centro, cioe' PPI e Patto Segni...non posso che confermare quanto detto.
Fosse vero quello che dici sareste in balia di una massa di dirigenti politici incompetenti o imbroglioni, cioè di quell'Ulivo che dalla fine del 1994 al 2001 non è riuscito o non ha voluto salvare l'Italia dalle mire di Berlusconi.
Da Cofferati a D'Antoni a Buttiglione a Bertinotti a Fassino e D'Alema passando fra le Rosy Bindi e i Castagnetti, senza dimenticare Ciampi, Amato e Prodi, tutte persone da voi votate, tutte colpevoli di alto tradimento nei confronti della democrazia italica.
complimenti.

[jeremy]

beh..io non ho mai rubato , mai evaso il fisco, mai costituito fondi all'estero, mai corrotto la guardia di finanza, mai detto che la GdF e' un'associazione a delinquere, mai utilizzato prestanome e per di piu' invalidi...
...per il resto la classe politica di centro-sinistra ha certo sbagliato nel pensare che berlusconi potesse essere un interlocutore credibile per fare riforme quando l'unico suo interesse, e' ormai noto, e' garantire l'impunita' per se stesso, i suoi sodali e i farabutti come lui...e' stato fatto nella presunzione, sopratutto da parte di alcuni, di trovarsi di fornte una normale controparte politica..cosa che berlusconi non e' ne sara' mai....trattasi di un frillo, un impostore, un imbroglione, un venditore di alghe..
comprereste una macchina usata da un soggetto del genere?

il fatto che il centrosinistra, o per valutazioni politiche errate o per pavidita' non abbia posto mano alla risoluzione dle conflitto di interessi non mi pare un buon argomento per sostenere che tutto va bene madama la marchesa..che la situazione italiana e' normale con un personaggio losco come il berlusca al governo...
che ci si trovi in condizioni di normale alternanza tra due schieramenti...

no, non e' una situzione normale...e non potra' esservi una normale dialettica democratica con quella congrega del malaffare che si raccoglie attorno al piduista di Arcore, per quanto siano in atto da parte di alcuni del centrodestra (con abboccamento da parte di alcuni fessacchiotti del centrosinistra) dei tentativi per coinvolgere il centrosinistra in ammucchiate inciuciste per riformare le istituzioni secondo i desiderata di Previti, Dell'Utri e compagnia..

[jeremy]

e che dire del senso di dell'utri per il diritto?

A LEZIONE DI DIRITTO DALL'IMPUTATO DELL'UTRI

ROMA - "Primo: non parlare mai, avvalersi sempre della facoltà di non rispondere. Secondo: non patteggiare mai, salvo che si venga colti in flagranza di reato. Terzo: non mancare mai alle udienze, se no il giudice si sente snobbato e l'avvocato non si impegna. Quarto: seguire i consigli dell'avvocato solo quando la pensa come voi, anche se è un principe del foro. Quinto: far passare più tempo possibile, perché il tempo è galantuomo. E magari, nel frattempo, muore il pm, o il giudice, o un testimone
É Marcello Dell'Utri che parla.
Non, si suppone, nelle vesti auliche di senatore della Repubblica, né di parlamentare europeo. Ma in quelle più prosaiche di pregiudicato per false fatture e frode fiscale e di pluri-imputato per mafia, estorsione e calunnia aggravata, anche se lui si definisce più modestamente "un testimone della giustizia in Italia" , "un paziente che ben conosce le patologie della nostra magistratura" . Uno che ha accumulato un bagaglio non solo di condanne e imputazioni ma anche di esperienze, che ora ha deciso di condividere con altre migliaia di compagni di sventura: "Ne ho tratto cinque regole che voglio regalare, gratis, a chi si trova nella mia situazione. Credo che in futuro farò il consulente di imputati, rilasciando regolare fattura" .
L'annuncio è di alcuni giorni fa, teatro un lussuoso hotel del centro di Macerata. L'onorevole azzurro inaugura una delle tante filiali del suo Circolo, "il supporto culturale di Forza Italia che stiamo aprendo in tutte le città d'Italia e che vanta già 120 sedi" . E al termine dell'incontro intrattiene la platea con un discorso molto applaudito, denso di allusioni e di involontarie rivelazioni sul vero programma di Forza Italia sulla giustizia. Concetti che, nell'entusiasmo del momento, pochi riescono a cogliere. La trascrizione integrale - che la rivista "Antimafia 2000" pubblica nel numero di dicembre - aiuta a coglierne la portata. Accade raramente che, in un pubblico dibattito, un senatore della Repubblica, sia pure di Forza Italia, si esprima in termini così espliciti.
Dell'Utri esordisce con alcuni stravaganti concetti giuridici: "Il pm non è un giudice, è un poliziotto che deve colpire i reati. Dovrebbe anche prevenirli, ma non possiamo avere tutto... La magistratura non è uno dei tre ordini costituzionali, anche se merita rispetto... I miei pm, però, occultano le prove a favore dell'imputato e per questo li ho denunciati" . Nella fretta, Dell'Utri dimentica la condanna definitiva e si limita a definirsi "uno che ha rapporti con le Procure più organizzate" . Poi aggiunge: "Ma non mi sento una vittima, anzi: combatto. E poi l'importante è la salute" .
Il due volte parlamentare inizia a distillare il suo manuale del perfetto imputato. Prima regola (subito seguita da Silvio Berlusconi davanti ai giudici di Palermo, quelli che processano Dell'Utri): acqua in bocca, omertà assoluta. "Avvalersi sempre della facoltà di non rispondere. É la nostra unica arma di difesa. Io all'inizio parlavo per ore, firmavo verbali lunghi così. Risultato: mi hanno rinviato a giudizio sulle mie dichiarazioni" . Dell'Utri si riferisce al famigerato Vittorio Mangano e si abbandona a un breve ma irresistibile outing: "Molti di voi avranno saputo dello stalliere di Arcore, che abitava nella villa di Berlusconi: io ho detto alla Procura che Mangano riceveva persone, d'altra parte abitava lì con la moglie, le figlie e la suocera. L'ingresso era comune per tutti, spesso mi imbattevo nei suoi amici e visitatori. Lui a volte me li presentava. Ecco: una delle mie imputazioni principali è questa: io sapevo che Mangano ricoverava latitanti ad Arcore. Allora ho capito la lezione: mai parlare! E da quando non parlo, non mi succede più niente" .
Ma è la quinta regola, l'ultima, a mandare in visibilio l'uditorio: "Nei casi disperati, cioè quasi sempre, non preoccupatevi dell'anomalia principale dei processi: la durata interminabile. Anzi, la regola è proprio quella di far passare comunque il tempo. Perché il tempo è galantuomo, il tempo alla fine rende giustizia. Se invece accelerate eccessivamente, non riuscirete a ottenere una sentenza che vi dia soddisfazione. E poi, col tempo, possono succedere tante cose: può essere che muore (sic) un pm, muore un giudice, muore un testimone, cambia il clima, Cambiano le cose...
Il Generale Tempo, anche nella giustizia, è importante". Il pubblico passa da una gelida incredulità a un caldo applauso. Dell'Utri intanto infila un'altra frase delle sue. L'ultima: "Io vi ho regalato queste cinque regolette. Ma veramente ne avrei anche una sesta. Quella però me la riservo per quando mi verrete a trovare e vi rilascerò la fattura". A LEZIONE DI DIRITTO DALL'IMPUTATO DELL'UTRI