29/11/2002 - di LA STAMPA Aurelio Benigno; Fonte: www.lastampa.it

UN CENTINAIO DI TIFOSI OCCUPA I LOCALI SOTTO IL CONTROLLO DEGLI AGENTI. ACCORRE CIMMINELLI, DURO CONFRONTO

Ci mancava anche questo al Toro: l´occupazione della sede. Altro che contestazione allo stadio. Quando erano da poco passate le 18, un centinaio di tifosi in rappresentanza di Ultras, Granata Korps, Fedelissimi, Ragazzi della Maratona, Viking, Leoni e Cedrata club, hanno fatto irruzione in sede per parlare con Francesco Cimminelli. Il patron era però negli uffici alla Ergom. Al presidente Romero, al vicepresidente Simone Cimminelli e al dg Mazzola, un rappresentate degli Ultras ha chiarito in fretta le intenzioni dei tifosi: «Cimminelli non c´è? Staremo qui fin quando non verrà a parlare con noi». Romero è stato circondato e tempestato da domande e minacce mentre i poliziotti circondavano l´edificio e all´interno vigilavano alcuni funzionari in borghese della Digos. I toni erano durissimi nei contenuti ma sostanzialmente civili, non si è mai avuto la sensazione che l´incidente degenerasse in violenza. Francesco Cimminelli è arrivato tre quarti d´ora dopo, accolto con un ironico applauso dai tifosi che hanno inveito pesantemente contro di lui: «Te ne devi andare via subito. Tu, Romero e tuo figlio. Qui deve restare soltanto Mazzola, l´unico che capisce di calcio. D´ora in avanti sarà lui il nostro punto di riferimento. Non ti riconosciamo più, primo perchè sei della Juventus e a noi i «gobbi» non sono mai piaciuti. Secondo, perchè le tue frottole ci hanno stufato. Basta con gli stadi, basta con il Comunale e il Filadelfia, noi vogliamo la squadra per salvarci e adesso tu compri i giocatori, altrimenti penseremo noi a mandarti via: da gennaio sarà una contestazione continua». Cimminelli non ha perso la calma, erano più impauriti il figlio Simone e Romero che gli stavano al fianco. Davanti ai contestatori l´azionista di maggioranza ha più volte ripetuto la parola «vendo» ma per ora non sembra che sia questo il suo progetto. «Ragazzi - ha detto -, non mi aspettavo questo trattamento, soprattutto in casa mia. Gli stadi sono stati tirati in ballo da altri non da me, perchè io parlo con i fatti. E´ vero che il Filadelfia e tutta l´area sono stati acquistati dalla "Sis", ma sia chiaro che erano, sono e rimarranno di proprietà del Torino Calcio. Quindi, se lascerò il Toro lascerò anche quei terreni e lo stadio da edificare: la Sis è servita a comprare il Filadelfia mentre il Toro non lo avrebbe potuto fare perchè aveva 140 miliardi di debiti». Gli ultras hanno proseguito imperterriti la loro contestazione: «Allora non ha capito. Vogliamo tre giocatori, quattro, o magari cinque. Faccia lei, stacchi l´assegno e lo consegni a Mazzola perchè solo lui può salvare adesso la baracca, non aspettiamo più, la nostra pazienza ha un limite. Se a gennaio non arriveranno rinforzi, sarà meglio che lei sparisca». Cimminelli ha replicato: «Soldi da sprecare non ce ne sono, qui ne sono stati sprecati già molti, ho comprato giocatori per 80 miliardi.Se Mazzola individuerà le occasioni giuste interverremo anche subito». Nessun nome, ufficialmente, ma dall´Inter arriverà il paraguayano Gamarra per rinforzare la difesa. Quando i tifosi hanno abbandonato la sede, il patron granata appariva amareggiato. «Sugli stadi sono state raccontate molte inesattezze, ad esempio sul Comunale - ha spiegato - e io ho tutto l´interesse a riempire le casse del Toro, se lo voglio quotare in Borsa. Ho fatto molto per questa società e se avessimo cinque punti in più tutti griderebbero al miracolo: ora invece sembra che non abbia fatto niente. Capisco che ai tifosi non importi della Borsa e chiedano soltanto una squadra forte tuttavia mi amareggia che non mi sia riconosciuto quanto ho fatto e sto facendo ad esempio per il settore giovanile e per quello degli osservatori che saranno sei, compreso Mirko Ferretti e Verde che si occuperà della serie C».Nessuna autocritica? «Una. Aver creduto di ripetere con gli stessi uomini la stagione scorsa. Invece abbiamo tutti un anno in più».