LUNEDI' IN REGIONE PIEMONTE BATTAGLIA SULLA CACCIA
Conferenza stampa sul referendum negato e sulla nuova legge truffa. Sondaggio tra i piemontesi: l'80-90% per i diritti dei non cacciatori. Sessanta emendamenti di "merito"; Bruno Mellano "non è ostruzionismo". Davide Argento "verranno dall'Inghilterra per cacciare la volpe"
"Il primo obiettivo è quello di sensibilizzare i Consiglieri Regionali, perché si sta preparando la peggior legge regionale italiana in materia di caccia". Così Silvio Viale, presidente dell'Associazione radicale Adelaide Aglietta ha introdotto la conferenza stampa che questa mattina si è tenuta a Palazzo Lascaris. "Il punto oggi non è tanto caccia sì, o caccia no. ma l'esistenza di misure minime di garanzia a tutela delle specie in estinzione e dei diritti dei cittadini non cacciatori; è un gioco sporco dei consiglieri filo-caccia, che confidano nell'indifferenza generale del centrodestra e del centrosinistra".
Bruno Mellano, consigliere regionale dei radicali, ha raccontato l'incredibile vicenda del referendum regionale del 1987, che la Corte di Cassazione (sentenza 1873/99) ha ritenuto non superato dalla legge regionale, ma che il Presidente Ghigo ha nuovamente affossato a seguito del parere di una Commissione Consultiva condotta in modo scandaloso.
A proposito è stato annunciato il ricorso al Difensore Civico Regionale. Mellano ha detto: "Questo referendum fa paura a tutti. Ma la cosa più vergognosa è che, mentre si considerano le richieste del referendum accolte dalla legge, si vuole fare una nuova legge in senso opposto ai quesiti referendari; per questo abbiamo preparato sessanta emendamenti di merito e ci prepariamo alla battaglia".
Davide Argento, della segreteria dei radicali piemontesi, ha esemplificato alcuni aspetti della legge, che renderebbe cacciabili alcune specie che lo stesso censimento della Regione Piemonte considera pressoché estinte. Viene permesso ai cacciatori di attraversare i centri abitati con le armi cariche, noncuranti della sicurezza collettiva. Paradossalmente si facilita la caccia alla volpe con i cani, e anche alla lepre, mentre in Gran Bretagna è stata vietata. Ovviamente non si parla di vietare la caccia alla domenica, affinché tutti possano fare gite in sicurezza, come richiesto dal referendum, ma si allargano i giorni di caccia.
Alla conferenza stampa erano presenti anche Piero Belletti di Pronatura e Roberto Piana della LAC, con numerosi altri membri del Coordinamento anticaccia piemontese.
Roberto Piana (LAC)ha ribadito che proseguirà la battaglia legale del Comitato per il referendum, poiché la Regione Piemonte in 15 anni non ha affatto accolto le richieste della proposta di referendum ed è giusto che si pronuncino i cittadini. Piero Belletti (Pronatura) ha illustrato i risultati di un recente sondaggio (allegato), condotto da un istituto indipendente, dal quale risulta come l'80-90% dei piemontesi siano a favore di una più restrittiva limitazione della caccia, e si è chiesto come possa essere, viceversa, che l'80% dei Consiglieri regionali sia così permissivista.
Concludendo la conferenza stampa, Silvio Viale ha lanciato un appello a tutte le componenti ambientaliste per una mobilitazione comune, transpartitica, che abbia come obiettivo il miglioramento della legislazione regionale in senso protezionistico, non il contrario e soprattutto lo svolgimento del referendum.
Il primo appuntamento sarà lunedì 9 novembre (ore 10:00), quando si manifesterà davanti alla Regione indossando dei cartelli bianchi per esprimere in modo inequivocabile che "siamo senza parole".
Torino, 29 novembre 2002
...voglio andare anch'io a caccia...di CACCIATORI
Wolare
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