Cari amici col vostro aiuto vorrei puntare i riflettori su questo popolo, attore della transizione dalla tarda antichità al medioevo, e mettere in luce come essi non siano stati deleteri solo per l'Italia ma anche per l'Europa pagana nel suo complesso.
I motivi principali per cui li considero una sciagura sono:
1) diventarono molto presto i picciotti del papa, il braccio armato della setta criminale cristiana, in cambio di due legittimazioni politicamente preziose ma fasulle.
La prima fu il ribaltamento della dinastia merovingia (che conservava tracce di regalità pagano-germanica nelle modalità di elezione del re) a favore dei Pipinidi, la seconda la famosa incoronazione del delinquente Carlo "Magno”, con l'attribuzione del titolo di Imperatore Romano che il vescovo di Roma non aveva facoltà di trasmettere
2) si devono alla loro aggressività militare le varie "crociate interne" o "crociate del Nord" che hanno estirpato con la violenza le religioni tradizionali in molte regioni dell'Europa centrale: Sassonia, Bavaria, Turingia etc...
3) come aveva messo in luce G. Damiano, in uno scritto che ora non trovo più, il regno carolingio ha fornito un prototipo per l'occidente giudeo-cristiano, in quanto ha scelto di rifarsi al modello israelitico dell'elezione del re. Inoltre la concezione dei Franchi come popolo campione del cristianesimo, sintetizzato nella formula “Gesta Dei per Francos” ne faceva una sorta di nuovo popolo eletto.
Dall'idea che mi sono fatto io, la causa principale di questa valenza negativa dei Franchi risiede nel fatto di non essere una vera etnia definita, ma piuttosto una accozzaglia di tribù aggregatesi durante le migrazioni.
Il parallelo che il medievalista S. Gasparri fa con i Longobardi è illuminante: questi ultimi hanno una forte identità collettiva basata sui miti etnogenetici del culto di Odino e della sua imposizione del nuovo nome (e si sa che imporre il nome da parte di un Dio ha una portata sacrale, di determinazione dell'essenza); al contrario i Franchi, in quanto termine-ombrello che raccoglie svariate tribù, non hanno mai conservato forti ricordi di tradizioni etniche, per cui passano prima dal credersi discendenti dei Troiani, per cercare un legame con Roma, poi dopo la conversione passano disinvoltamente a sentirsi nuovi israeliti.
Insomma, la religione si dimostra etno-genetica, modellatrice e garante delle stirpi. Parimenti, si dimostra che chi non ha una radicamento nella sua tradizione propria, sarà sempre disposto a scimmiottare quelle altrui.