No global, le carte in mano al gip
Nell'ordinanza d'arresto dei no global, a favore dell'ipotesi di minaccia della sicurezza dello Stato il gip Nadia Plastina cita due documenti: un'e-mail e un documento conclusivo di un'assemblea.
L'e-mail fu inviata da uno degli arrestati, Francesco Cirillo, il 6 marzo 2001 a un sito del movimento antagonista. C'è scritto, secondo quanto riporta l'ordinanza del gip: "I potenti militarizzando le città dimostrano l'esistenza di un'opposizione vera e reale, la forza del movimento deve essere tale che l'ingestibilità delle città deve far scegliere nel futuro altri luoghi isolati per svolgere tali convegni".
Per gli inquirenti questo significa che Cirillo "poneva al movimento compiti e obiettivi violenti, per condizionare lo Stato italiano nella scelta del luogo dove svolgere i vertici governativi degli Stati più importanti del mondo, proprio alla vigilia di quello della città partenopea, auspicando altresì che le lotte non si limitassero a queste occasioni ma assumessero un carattere permanente a livello territoriale".
Il 19 maggio 2001, poi, a due mesi dagli incidenti di Napoli e prima del G8 di Genova, in un'assemblea a Cosenza viene diffuso un documento nel quale "emergono - osserva il gip - chiari e preordinati i comportamenti violenti che i componenti dell'associazione avevano intenzione di porre in essere a Genova".
"Altro che Bologna - è scritto nel documento -. Lì era tutto finto, gli scontri costruiti a tavolino. La ricchezza di Napoli va ora portata a Genova, non bisogna arretrare di un millimetro. Come realtà del Sud questo dobbiamo portare: soggetti reali e, se è il caso, scontri reali. Questa è la differenza tra noi e le componenti moderate". (red)
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Prendete i post di molti forumisti, e confrontateli.
Quindi vi invito a smettere di postare (ovviamente no, autodenunciatevi e cambiamo queste leggi incivili).
Altra "accusa" e' essere contro le agenzia di lavoro interinale, per "sovvertimento delle leggi economiche sul lavoro".
Ognuno di noi puo' essere arrestato.