"Insomma se è in gamba, ti porta l'aereo così basso.. ehehehe...
Lei dovrebbe vederlo, è uno spettacolo: un gigante come il B-52.... BHOOAAAMMM!!!!.. con i gas di scarico t'arrostisce le oche vive!!"
Roma: Radicali Italiani aderisce alla manifestazione del 19 settembre, in onore dei caduti di Kabul e di Porta Pia
Roma, 18 settembre 2009
• Comunicato Stampa delle associazioni radicali Anticlericale.net e Certi Diritti
Anche in onore ai caduti di Kabul, perché con il tempo il loro sacrificio non sia dimenticato come è stato dimenticato, cancellato, quello dei bersaglieri impegnati a combattere l’usurpatore, confermiamo che domani, sabato 19 settembre alle ore 14.30 saremo a Porta Pia, per la commemorazione del XX Settembre 1870.
La manifestazione è promossa dalle Associazioni radicali Anticlericale.net e Certi Diritti, con l'adesione e la partecipazione di Radicali Italiani, Associazione Luca Coscioni, Nessuno Tocchi Caino, Radicali Roma, Comitato Nathan, Agorà Digitale, Ass. Radicale Antiproibizionisti, Esperanto Radikala Asocio, Circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli e Arcigay.
Facciamo appello ai cittadini che hanno a cuore la laicità dello Stato a partecipare a questo importante appuntamento che ogni anno ricorda la liberazione dal potere clericale.
Avremmo voluto, come sempre, manifestare per le vie della città, con una marcia che voleva toccare i luoghi simbolo della lotta anticlericale di Roma. Per questo avevamo presentato formale preavviso alle autorità, ma il Questore di Roma, quest’anno per la prima volta, ha vietato l’iniziativa, cosicché la memoria di quei bersaglieri caduti per compiere quella liberazione rischia di essere meglio e definitivamente dimenticata.
Saremo a Porta Pia con la bandiera italiana abbrunata e quella del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito: per i morti di Kabul e per quelli di Porta Pia, gli uni e gli altri impegnati a sconfiggere gli estremismi politici e religiosi, antidemocratici. Saremo a Porta Pia per denunciare lo scempio di legalità e democrazia contro la Costituzione
repubblicana.
POLITICA
XX SETTEMBRE: UNA FORZATURA DEI RADICALI
Politica(19/09/2009) -
I radicali italiani celebrano il xx settembre associando ai bersaglieri caduti a Porta Pia i soldati uccisi a Kabul. Credo che l'accostamento sia una forzatura. Tutti i nostri caduti sono certamente da onorare ma bisogna avere un giudizio onesto che giustifichi il nostro sentimento nei loro confronti. Penso che avrebbe fatto meglio Pannella ad accostare il sacrificio dei nostri caduti a Kabul a quello dei caduti nella guerra di Crimea. Cavour volle inserirsi nel grande gioco diplomatico mondiale e inviò 15 mila nostri soldati in Crimea a combattere contro la Russia che aspirava alla sua parte di bottino delle terre del vecchio impero ottomano. La mossa ebbe successo per la clamorosa sconfitta della Russia e l'annessione del Lombardo-Veneto al Regno di Sardegna fu fatto. I nostri caduti a Kabul hanno pagato ragioni di convenienza dell'Italia a stare con posizioni di primo piano (militare) nella Nato. Ma in Afghanistan si combatte una guerra che riguarda essenziali interessi geostrategici degli USA impegnati in una opera di inglobamento delle regioni petrolifere e di accerchiamento della Russia e della Cina. Sappiamo tutti benissimo che la resistenza afghana non minaccia l'Italia e che il pericolo di terrorismo in Italia ed in Europa è un baubau per dare uno straccio di giustificazione ad una guerra punteggiata da una serie infinita di massacri di civili, di villaggi bombardati, di assassini perpetrati da contractors che hanno spesso un ruolo di killers e di esecutori di lavori sporchi che gli eserciti regolari non possono fare. Insomma, la motivazione della nostra presenza in Afghanistan è meno convincente di quella della guerra di Crimea dove, almeno, c'era un disegno risorgimentale da realizzare. A Kabul ci siamo soltanto per non dispiacere i nostri "amici" americani e conservare il posto non molto di prima fila dentro l'Impero. Porta Pia non c'entra niente con Kabul. A Porta Pia si è compiuto un disegno di unificazione dell'Italia guidato dalla Monarchia dei Savoia. Da questo punto di vista mi riconosco molto di più nella sfortunata epopea della mazziniana Repubblica Romana caduta per mano di quegli stessi francesi che Cavour volle adulare e compiacere con la spedizione di Crimea.
Pietro Ancona
IMGPress - Il foglio elettronico
"La credenza in un'economia di mercato in cui l'acquirente è sovrano è una delle più convincenti forme di truffa" (John Kenneth Galbraith, L'economia della truffa)
C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".
Bisogna pur sempre avere qualche istituzione o gruppo contro cui sfogare la propria frustrazione...
Ultima modifica di WillyI; 21-09-09 alle 13:02