Mandato da ABC Flash Venerdì, 06 dicembre 2002, 15:25 uur.
Il 3 dicembre scorso ha avuto luogo, com’è noto, la presentazione dell'ultimo numero della rivista Micromega, nella sede della Camera del Lavoro di Milano.
E vi ha partecipato oltre a Sergio Cofferati anche, come invitato, Gerardo D'Ambrosio, il Procuratore della Repubblica di Milano messo in pensione nei giorni scorsi.
E costui ha fatto anche un intervento in cui ha dichiarato -citiamo testualmente da « La Stampa » del 4 dicembre : "La democrazia è in pericolo. La Cirami non è una legge garantista, non riguarda singoli giudici ma l'intero corpo della magistratura milanese. E' una cosa mostruosa, neppure il fascismo era arrivato a tanto".
Già. Solo che questo D'Ambrosio è lo stesso che, denunciato da Stefano Surace per abuso di potere ed altro, dopo appena qualche ora dalla presentazione della denuncia lo fece arrestare e rinchiudere abusivamente nel carcere di Poggioreale.
E non avendo trovando il minimo appiglio per farlo "legalmente", data l'adamantina onestà di questo celebre filantropo italo-francese (giornalista, scrittore e maestro di Arti Marziali di rinomanza mondiale) che ha fatto ?
Ha inventato l'esistenza di una condanna "definitiva" a suo carico per… traffico di droga (vedi documenti ufficiali in basso rilasciati dalla direzione del carcere di Poggioreale e dalla cancelleria del Tribunale di Napoli).
Condanna che in realtà non era mai stata emessa.
Non solo, ma Surace non era mai stato mininimamente accusato di cose del genere.
Venuto fuori l’imbroglio, invece di affrettarsi a liberare Surace, che ha fatto il D’Ambrosio?
Comportamento criminale
Per « giustificare » comunque la detenzione, ha addotto quattro articoli di Surace pubblicati… oltre 30 anni prima.
E per i quali erano stati erogate, oltre 20 anni prima, quattro condanne per pretesa diffamazione a mezzo stampa.
Ed ha inventato che quelle condanne erano « definitive ed esecutive » mentre erano nulle, e comunque non definitive, poiché erano state emesse in sua assenza. Secondo quanto sancito con estrema chiarezza dalla Corte Costituzionale, dalla Corte di Cassazione italiane, nonché dalla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo.
Sicché per far uscire Surace c’è voluta la reazione massiccia dei media del mondo intero, dei politici e intellettuali di ogni orientamento e degli organismi rappresentativi dei giornalisti.
Quello del D’Ambrosio è stato quindi un comportamento a caratteristiche nettamente criminali.
E il bello è che questo figuro viene ora a parlare di democrazia in pericolo, e che la legge Cirami sul legittimo sospetto (riguardante appunto i comportamenti di certi giudici) non sarebbe a garanzia dei cittadini, ma un attentato “all’intero corpo della magistratura milanese”...
Eh già, ma è proprio nella magistratura milanese che si sono annidati in questi anni personaggi come lui, in gran parte suoi stretti collaboratori che ora ovviamente, colti con le mani nel sacco dal Suracegate, tremano all’idea di dover render conto delle loro malefatte.
Sicché, dopo essersi coperti di ridicolo tentando invano di criminalizzare Surace gettando nella vergogna mondialmente l'intera magistratura italiana, cosa hanno cercato ora di fare ?
Di criminalizzare addirittura la Corte di Cassazione che, come massimo organo italiano di legittimità, cerca di porre limiti ai loro arbitrii.
Ed è così che uno dei membri di quell’allegra accolita meneghina, certa Irma Boccassini, detta anche Irma la Rossa, si è lanciata, addirittura nel corso di una pubblica udienza, a una vera aggressione intimidatoria nei confronti dei giudici della Cassazione.
Arrivando, lei, a definirli "corrotti"...
Cioé una Procura - che col caso Surace ha squalificato l'intera magistratura italiana, e si trova quindi in pratica del tutto delegittimata - tenta né più né meno che di criminalizzare la Corte di Cassazione massimo organo, appunto, di legittimità.
Vero che la Corte Suprema è stata una vera fonte di guai per quella Procura, con alcune precise e civili sentenze che Stefano Surace non ha mancato di utilizzare per dimostrare che il comportamento di quella Procura nei suoi riguardi era stato, appunto, illecito.
E che hanno permesso agli avvocati Vittorio Trupiani e Sergio Simpatico di denunciare tutti i magistrati implicati nel Suracegate.
Stando così le cose non è che vogliamo dare consigli ai dirigenti di Micromega visto che sono, fino a prova contraria, adulti e vaccinati.
Ma, insomma, potrebbero sceglierseli un pò meglio certi invitati…
Ad maiora !
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