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da www.adnkronos.com
" Lo stesso gruppo responsabile dell'attentato in via Palermo, nei pressi del Ministero dell'Interno
Genova, le "Brigate 20 luglio" rivendicano le bombe alla Questura
Nel testo: "Abbiamo colpito come prima risposta ad un covo degli esecutori materiali dell'assassinio di Carlo Giuliani "
Genova, 10 dic. - (Adnkronos) - E' giunta in mattinata alla Questura di Genova la rivendicazione dell'attentato compiuto ieri. Il documento e' firmato dalle "Brigate 20 Luglio", lo stesso gruppo responsabile dell'attentato che si e' verificato nel febbraio scorso a Roma in via Palermo nei pressi del Ministero dell'Interno.
Nel testo del documento arrivato per posta prioritaria in Questura e al quotidiano della citta', il ''Secolo XIX'' si legge: " 'Abbiamo colpito la Questura di Genova come prima risposta ad un covo degli esecutori materiali dell'assassinio di Carlo Giuliani e dell'opera di tortura e violenze sistematiche perpetrate nelle strade, nelle caserme e commissariati di Genova nel vano tentativo di reprimere la risposta popolare al vertice G8 ''.
''Un primo messaggio -si legge nel documento- l'avevamo lasciato al covo dei mandanti-i responsabili politico/istituzionali che si annidano al Viminale (pentola a pressione piena di polvere nera all'interno di un bauletto di un motorino, i giornali hanno praticamente censurato il testo di rivendicazione omettendo che il testo era anche in solidarieta' a Fabio Halilovic ucciso dalla polizia)''.
'' Visti e subiti i pestaggi e le sevizie di Bolzaneto, preso atto delle successive ipocrisie, il nostro odio non meritava piu' di esssere contenuto e ve lo abbiamo lasciato esplodere piu' vicino. L'urlo liberatorio della dinamite -si legge ancora nel documento di rivendicazione giunto al Secolo XIX- si e' sostituito nelle strade di Genova alle urla degli inermi bersagli su quali gli apparati repressivi hanno sfogato -con la congenita vigliaccheria che caratterizza i servi dello stato- la frustrazione di non riuscire a contenere le folle in tumulto ''. ''Agli araldi dei movimenti, ai comunicatori di professione, ai gestori della politica della ragionevolezza e della miseria, ai pavidi di ogni estrazione, che tra gesuitici distinguo e pilatesche condanne della violenza rivoluzionaria si premurano di sostenere che tutto questo si poteva evitare con una gestione democratica e garantista del dissenso, vogliamo ricordare la loro ipocrita menzogna''.
Il testo della rivendicazione cosi' prosegue. '' Non esistono mediazioni possibili con un sistema che da solo, per salvaguardarsi, cerca di smussare le contraddizioni: la scelta di rispondere alla violenza dello Stato e del Capitale con la violenza rivoluzionaria non necessita del paravento ideologico della reazione ad uno stato macellaio: che siano di destra o di sinistra -continua il documento- i regimi democratici vanno comunque annientati ''. ''La violenza subdola e quotidiana dello Stato e del Capitale la riconosciamo e la combattiamo nei suoi mille tentacoli, non solo colpendo gli sgherri di Pisanu e Scajola, tirapiedi che compiono comunque, sotto ogni padrone, il loro infame mestiere''.
La Brigata 20 Luglio e' una sigla che nasce ufficialmente il 26 febbraio. Con un volantino inviato al quotidiano ''La repubblica'', il documento di una sola pagina e scritto in stampatello, rivendico' l'attentato avvenuto a Roma in via Palermo vicino al muro di cinta del ministero dell'Interno, e dove venne fatto esplodere un motorino. Sul volantino no comparve alcun simbolo. A colpire l'attenzione degli esperti del'antiterrorismo, fu la data che corrispondeva a quella della morte di Carlo Giuliani, ucciso in piazza Alimonda a Genova durante gli scontri di piazza nei giorni del vertice del G8.
Nel volantino di rivendicazione, si parlava di attacchi ai centri di ''potere repressivi''. Gia' all'epoca gli investigatori, partendo dal volantino, sospettarono gli autori dell'attentato al Viminale come appartenenti a un'area ''anarcoide'' estremista del mondo rivoluzionario di ispirazione comunista . Colpisce che, a distanza di un anno e mezzo, la Brigata 20 Luglio torni a prendere di mira la polizia con gli attentati di ieri alla Questura di Genova, proprio la citta' dove il 20 luglio del 2001 mori' Carlo Giuliani. "
Saluti liberali