Berlusconi ha più volte affermato che il suo sogno è cambiare l'Italia con una rivoluzione liberale.
Il centrodestra vinte le elezioni ha subito quella che psicologicamente viene definita sindrome di appagamento.
Inoltre ci troviamo difronte ad una forza elettorale che viene ad istituzionalizzarsi, e quindi è fisiologico il rallentamento di alcuni processi riformisti.
Il punto è che per compiere una rivoluzione liberale si dovrebbe essere capaci di mantenere alta la tensione e spinta riformista, in senso liberale.Ciò non è facile perchè i veri liberali sono una minoranza.
Molti sono centristi, conservatori e di destra classica e democratica.
Insomma, fatto il governo facciamo i liberali.
In questo senso mi sembra che il più liberale del Governo sia proprio Berlusconi, che demonizzato dalla sinistra, rimane l'unica novità nell'orizzonte politico italiano.
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