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    Predefinito La guerra atlantica contro Baghdad è già iniziata...

    Con un giorno d’anticipo sulla data prevista dell’otto dicembre, il governo iracheno ha consegnato agli ispettori ONU, in base alla risoluzione 1441, la dichiarazione sulla consistenza dei propri arsenali.
    Il Generale Hussam Mohammed Amin, Capo del Comitato di Controllo Nazionale ha consegnato un dossier di 11.817 pagine in arabo ed in inglese, più numerosi CD.
    Il voluminoso documento arriverà a Vienna, sede dell’Agenzia Atomica, via Cipro e poi partirà per New York, dove finirà nelle mani dei Segretario Annan e di Hans Blix, capo degli ispettori ONU.
    Scetticismo da parte britannica, mentre l’amministrazione americana chiede tempo..per valutare l’attendibilità della documentazione pervenuta.....
    Se i dati forniti dovessero rivelarsi “ falsi “,il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si riunirà e varerà tutta una serie di misure atte a “ ristabilire la sicurezza e la pace “ nella regione...E ‘ palese che gli Stati Uniti con il loro cane da guardia britannico, non aspettino altro di riscontrare anche una sola virgola fuori posto, per scatenare un massiccio attacco aereo terrestre contro lo stato del vicino oriente. Per Bush- ha dichiarato -se l’Iraq non si disarmerà......provvederanno gli Stati Uniti ed i “ loro alleati “ a farlo, anche senza aspettare eventuali azioni delle Nazioni Unite...
    Sono settimane che oramai si sta intensificando la campagna multimediale anglo americana, tesa a screditare Saddam Hussein ed il suo governo. Dopo lo stop parziale imposto da Francia e Russia in sede ONU, che ha impedito agli americani di attaccare subito, ora sulla base della risoluzione 1441, gli Stati Uniti cercano il grimaldello per entrare militarmente in territorio iracheno o quantomeno destabilizzarlo quel tanto che basta, per mettere sotto il proprio controllo le immense riserve petrolifere, circa 112, 5 miliardi di barili.
    Sui soliti giornali e media uniformati al pensiero americanocentrico, compaiono “allarmanti” rapporti delle varie intelligence che denunciano ogni sorta di orrori in terra irachena...L’ultimo è quello del governo britannico, in cui Londra accusa il regime di Baghdad di “ crimini orrendi- torture sistematiche ( tagli di orecchi...amputazioni varie...ecc. )- di arresti indiscriminati...con una popolazione che per il 15% è già fuggita da quest’inferno....Addirittura si parla dell’amputazione della lingua per chi parla male di Saddam....e di ben 4000 prigionieri politici giustiziati in un solo giorno..
    Certamente la fantasia non è mancata a chi a steso il rapporto, che si rassomiglia tanto ad altri precedenti rapporti che riguardavano guarda caso tutti personaggi o governi “ invisi “ all’accoppiata Usa Gran Bretagna: Chi non ricorda le campagna iniziate già nella prima guerra mondiale nei riguardi delle truppe germaniche accusate di uccidere i civili?..........Per continuare nel secondo conflitto mondiale e poi via via fino al Viet Nam, Cuba, Panama, la Jugoslavia e l’Afganistan...dei nostri giorni.
    Ogni volta il nemico veniva presentato come un qualcosa di diabolico, negatore di ogni umanità e quindi da non meritare rispetto alcuno e alcuna attenuante. Dicasi lo stesso per la varie popolazioni, che venivano regolarmente “ liberate” sotto un diluvio di bombe di ogni genere, anche atomiche se necessario, come il Giappone ci ricorda tristemente. Ora è la volta dell’Iraq..domani chissà a chi toccherà la nuova “Inquisizione “ ...democratica.
    Intanto, nonostante la guerra non sia ancora stata ufficialmente dichiarata, il martirio della popolazione irachena continua..ogni giorno, come dimostrano le bombe cadute su Bassora recentemente, che hanno provocato la morte di numerosi civili. Il comando americano di Tampa, in Florida, si è limitato solamente a dire : ....L’attacco non ha preso di mira infrastrutture civili, ma era una risposta al fuoco d’artiglieria iracheno contro arerei alleati che pattugliavano la cosiddetta “ No Fly Zone “.
    ( le No Fly Zone- sono porzioni del territorio iracheno che sono interdette ai voli dell’aviazione di Bagdad-Esse arrivano da Nord fino al 36° parallelo e da Sud fino al 33° -Esse sono illegali, anche se gli americani e britannici hanno fatto il possibile per darne una parvenza di legalità, allacciandosi alla risoluzione dell’ONU n. 688 del 1991, ma inutilmente. Nonostante tutto aerei della RAF e dell’US AIR FORCE pattugliano i cieli iracheni-. - c’è da aggiungere che queste zone tagliano lo stato iracheno in tre fasce, una Kurda a Nord-una Araba Sunnita al centro e una Sciita al Sud-In principio anche l’Armee de l’Air francese pattugliava le due zone, poi Parigi si è dissociata per protestare contro l’ampliamento arbitrario delle due fasce di spazio aereo- Se l’intento di facciata, era di “proteggere “ delle minoranze etniche , esso è stato poi smascherato....con i Kurdi che vengono sistematicamente bombardati dai turchi..sotto gli occhi passivi degli angloamericani..
    Secondo il Washington Post, gruppi del congresso Usa hanno valutato il costo di una futura guerra nel vicino oriente, in circa 150-200 miliardi di dollari, questo ovviamente se il conflitto fosse circoscritto, in caso di allargamento le cifre potrebbero diventare da capogiro-La prima guerra del Golfo costò appena 7 miliardi di $, visto che il resto fu pagato dagli altri “alleati “ della coalizione...
    Ma per scatenare una guerra in piena regola è necessario oltre alla demonizzazione dell’avversario ,far credere all’opinione pubblica, che egli sia il detentore di chissà quali armamenti di distruzione di massa, di chissà quali sofisticate apparecchiature, di divisioni, di arerei, di missili...ecc.ecc..
    Un Iraq prostrato da oltre dieci anni di embargo duro e antiumanitario, viene presentato agli occhi del mondo, come una nuova Sparta d’Oriente, che risollevatosi dalla sconfitta del 1991, è riuscito a dotarsi in questi anni di un arsenale formidabile...Questo nonostante parte della sua popolazione continui a morire a causa dell’Uranio 238, quello contenuto nei proiettili sparati dagli aerei dei “liberatori” alleati e nonostante che, nella sua relazione davanti alla Camera dei Comuni, Scott Ritter, ex ispettore ONU ha dichiarato nel luglio di quest’anno : Tutte le armi chimiche-batteriologi e impianti nucleari sono state distrutte dalle squadre dell’ONU tra il 1991-98!
    I dati che compaiono sugli schermi televisivi, sulle pagine dei giornali, sulle principali riviste specializzate, danno il potenziale militare iracheno in costante aumento..anche se viene ammesso che non è possibile fare stime precise..
    L’Esercito Iracheno e diviso in quattro categorie: Guardia Repubblicana- Guardia Speciale Repubblicana-Esercito regolare e 5 Brigate dislocate a Baghdad
    Si stima che attualmente l’Esercito disponga di circa 300.000 uomini, ma presenta delle notevoli carenze dal punto di vista dell’equipaggiamento e dell’addestramento in generale. Fulcro dei reparti corazzati sono i MBT T72 russi, modificati in T 72 M1 adatti al particolare ambiente operativo, dove i più efficienti sono dati in dotazione alla Guardia Repubblicana ed il resto all’Esercito. Buona la presenza di sistemi controcarro, sia di fabbricazione occidentale che russa e dei pezzi d’artiglieria.
    L’Aviazione dell’Esercito dovrebbe contare su circa 500 aeromobili di cui circa 120 armati, ma qui non si conosce l’esatta situazione dal punto di vista della manutenzione, e quindi le stime vanno certamente ridimensionate.
    L’Aeronautica irachena , che prima della guerra del 1991 presentava una discreta capacità, almeno sulla carta, di difesa e offesa, ora ha solamente 13 Mirage F1-15 Mig 21- 15 Mig 23- 4 Mig 25- 5 Su 25- 15 Su 22- 1 Mig 29- 1 Su 24- 1 Il 76....una vera e propria armata multinazionale di aerei non certo all’avanguardia. Ma anche per l’aviazione vi è il grosso problema dei pezzi di ricambio , oltre al fatto che molti velivoli sono oramai superati.
    Per la Marina, il cui ruolo fu sempre subalterno alle altre forze armate, si crede che attualmente possa contare su circa 500-600 uomini con mezzi limitatissimi...
    Come si può facilmente dedurre da queste cifre, le forze convenzionali dell’Iraq sono veramente modeste ed in ogni caso non certo in grado d’impensierire alcuno.
    Ma ecco che “l’intelligence “ di Usa e Gran Bretagna puntare il dito sui pericoli derivanti dalla presenza di armi distruttive di massa -WMD- cioè chimiche , batteriologiche e nucleari.
    Si accusa l’Iraq di nascondere almeno una ventina di missili balistici Al Hussein- Al Samoud- Ababil- con gittate tra i 150 km oltre il confine, fino a 900 km oltre lo stesso.
    Inoltre nel Paese si sarebbero stivati numerosi quantitativi di aggressivi chimici e biologici e le ricerche in campo nucleare sarebbero riprese già dal 1998....
    Le forze convenzionali irachene, come abbiamo visto non sono in grado oggi come oggi di scatenare alcuna seria offensiva nella regione a causa di gravi carenze, sia di materiali, sia di armamenti di qualità, sia di truppe addestrate. Certamente come ogni nazione che si rispetti, anche l’Iraq ha il diritto-dovere di predisporre tutte le misure militari atte a garantire la propria indipendenza e la tutela dei propri interessi. Ma come “ minaccia al mondo “...francamente ....è difficile crederlo...
    Ben più pesanti e pericolosi sono gli arsenaliisraelo-americani e britannici, i primi, oltre ad avere armi sofisticate di prim’ordine, sono una potenza nucleare a tutti gli effetti, anche se ancor oggi negano l’evidenza...Se poi si esaminasse l’arsenale statunitense, ci accorgeremmo che in quanto ad armi distruttive di massa , è in grado di distruggere il mondo non una volta ma forse dieci volte. Nelle storia della guerra moderna, sono stati proprio gli americani ad utilizzare per primi le bombe nucleari su popolazioni indifese del nemico...
    Per quanto concerne le accuse fatte all’Iraq di disporre di armi WMD e di volerne il loro uso, sentiamo cosa ne pensa Scott Ritter, ex marine e vero e proprio esperto nel campo del disarmo militare, il quale ha partecipato per ben sette anni alla missione ONU in Iraq, in qualità di Ispettore.

    Le basi per un attacco contro l’Iraq da parte degli Stati Uniti esistono soltanto nel caso in cui vi sia un attacco iracheno contro gli Stati uniti...Penso che al di fuori degli Usa non vi sia alcun avvocato internazionalista che ritenga che la risoluzione 687-creazione dell’UNSCOM e messa al bando armi dell’Iraq che se non ottempera rischia intervento militare la cui competenza e dell’ONU- dia agli Stati Uniti carta bianca per intraprendere una guerra contro l’Iraq.....L’Iraq è quasi completamente disarmato dal 1998: abbiamo verificato l’eliminazione del 90-95 % delle armi di distruzione di massa....e insieme a queste di tutte le fabbriche utilizzate per produrre armi chimiche, biologiche e nucleari, missili balistici a lungo raggio ecc.....Il mancante 5-10% non costituisce necessariamente una minaccia e non costituisce nemmeno un programma d’armamento..Comunque il fatto che non siamo in grado di dire dove sia finito quel 5-10 % non significa che l’Iraq ne sia ancora in possesso...Non c’è nessuna prova che l’Iraq sia in possesso di questi materiali....L’Iraq ha dimostrato più e più volte la propria disponibilità a collaborare con gli ispettori.....Coloro che avevano il dovere di eseguire questa risoluzione-per esempio gli Usa- in realtà ne hanno violato i termini utilizzando il diritto d’accesso a operare all’interno dell’Iraq...per compiere azioni di spionaggio...Quando lascia l’Iraq nel 1998, dopo la fine delle ispezioni ONU, l’infrastruttura e gli stabilimenti erano stati eliminati al 100%.Su questo non c’è alcun dubbio....Tutti gli strumenti e le fabbriche erano state distrutte...Possiamo dire inequivocabilmente che l’infrastruttura industriale di cui l’Iraq ha bisogno per produrre armi nucleari è stata eliminata....Per riacquistare una potenza nucleare l’Iraq dovrebbe ricostruire da zero le proprie capacità di arricchimento e produzione, a un costo di decine di miliardi di dollari...Quando il Vice presidente Cheney afferma che l’Iraq potrebbe costruire una bomba atomica in due anni e mezzo..dice una sciocchezza....anche perché ogni volta che si fa pressione sul Vice presidente per sapere su cosa si fondino queste dichiarazioni, loro si rifanno sempre alla “ testimonianza “ di Richard Butler, il mio ex capo, un diplomatico australiano ( passò informazioni al governo americano CIA-la Francia aveva la certezza che Butler lavorasse per conto della Cia) e di Khidre Hamza, un disertore iracheno..che afferma di essere il costruttore di bombe di Saddam...Il verbale dell’ONU sul disarmo dell’Iraq dal 1991 al 1998 è indiscutibile..è documentato... abbiamo eliminato il programma nucleare e per ricostruirlo l’Iraq avrebbe dovuto intraprendere attività facilmente rilevabili dai sevizi d’intellgence.....Per le armi chimiche ne abbiamo distrutte migliaia di tonnellate con un inceneritore che ha lavorato per anni a tempo pieno...
    Abbiamo mantenuto una stretta osservazione, tramite satellite ed altri mezzi.. se l’Iraq stesse producendo armi chimiche oggi, ne avremmo delle prove inconfutabili, non c’è il minimo dubbio......E per finire le armi batteriologiche...Abbiamo monitorato gli impianti di armi biologiche più di qualsiasi altra categoria, ispezionando più di mille luoghi....Oggi l’Iraq non è in possesso di armi batteriologiche. ( intervista a Scott Ritter, di William Rivers Pitt -Fazi Editore )
    Questo è quanto ci dice un ex marine degli Stati Uniti, certamente non sospettabile di simpatie filo irachene, posizione sostenuta anche dal portavoce del Quai d’Orsay di Parigi -Ministero degli Esteri-
    Le stesse sanzioni, che stanno duramente mettendo alla prova la popolazione civile irachena, poetavano essere tolte nel 1998 . Sulla stessa lunghezza d’onda erano i Russi ed i Cinesi.
    A causa di queste criminali sanzioni, la popolazione irachena sta subendo un vero e proprio genocidio.
    Le vittime dovute all’uranio impoverito aumentano di giorno in giorno, alle quali si uniscono quelle per malattie e denutrizione. Si stima in circa 90.000 il numero dei bambini che muoiono in Iraq ogni anno, dei quali ogni mese circa 5000 bambini in età inferiore ai cinque anni ed oltre 4000 quelli in età superiore...
    Un vero e proprio “ fiore all’occhiello” dei liberatori angloamericani....
    L’attività economica è crollata e la moneta nazionale è svalutata del 20.000%, le scuole chiuse sono circa 8000 e la situazione sanitaria generale è quella dei primi del 1900...La speranza di vita è calata da 61 anni a 46 anni per gli uomini e 64 e 57 per le donne....
    A Baghdad i bambini con ritardi sullo sviluppo sono il 15%, e nel Sud del Paese sono il 18%..la mortalità infantile è passata dal 23 per mille del 1990 al 92 per mille del 1995 ed al 130 per mille del 1998!
    Il dottor Alnuri, responsabile della Croce Rossa ci dice: nel 1998 sono morte ben seimila persone a causa della dissenteria, perché veniva utilizzata acqua non potabile..intanto i bombardamenti americani distrussero con un missile un importante impianto di depurazione dell’acqua presso Baghdad.. -Obiettivo Iraq-L.M.Benjamin-Editori Riuniti-
    Dati questi, che da soli basterebbero a far portare gli Stati Uniti e tutta la sua amministrazione davanti ad un tribunale internazionale..
    Ma alla luce di quanto detto da Scott Ritter è facile comprendere quali che sono i reali piani di Washington e Londra; non solo i ricchissimi giacimenti petroliferi iracheni, ma anche l’obiettivo geopolitico non dichiarato, di isolare sempre più la Russia, circondandola di paese ostili, e quindi riducendo la sua proiezione strategica nel mondo. Non va pure tralasciato l’aiuto al fedele alleato sionista, che non vuole assolutamente vedere crescere nella regione possibili temibili avversari...che possano compromettere la sua politica d’espansione e sopraffazione ai danni del popolo palestinese.
    Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni, alla luce di quanto dichiarato dal legittimo governo iracheno nel dossier consegnato ai funzionari ONU. Certamente la guerra, per ora verbale e psicologica , scatenata dagli Usa continuerà in tutta la sua virulenza e faziosità, per chè l’obiettivo è uno solo : rovesciare il governo di Baghdad e mettere sotto tutela l’Iraq, indipendentemente da quello che troveranno o non troveranno gli ispettori ONU.
    Così infatti si esprime il Consigliere per la Sicurezza nazionale Condoleezza Rice, che riporta il Bush pensiero: Qualunque cosa trovino gli inviati del Consiglio di Sicurezza, l’America ha “solide basi per affermare che l’Iraq possiede armi di distruzione di massa”....
    Intanto secondo gli ultimi sondaggi, crescono nel mondo i sentimenti antiamericani . E’ quanto emerge da un indagine condotta in Usa, dal Pew Reasearch Center for The People and the Press ed Herald Tribune International.
    In 35 Paesi su 42 dove è stata posta la domanda sulla “ campagna antiterrorismo americana”, gli intervistati si dicono sì ad essa favorevoli, ma la maggioranza dei tedeschi, russi e francesi è convinta che gli Usa vogliano intervenire in Iraq solo per controllarne le ricchezze petrolifere....In Turchia, da sempre fedele alleato americano in ambito Nato, il sostegno alla politica Usa è crollato dal 52% al 30 % ed in tutti i Paesi arabi il calo è ancora più vistoso. In Egitto ben il 69% si è detto contrario alle azioni Usa.....
    In ultima una nota di colore, se così dobbiamo chiamarla. Anche il Ministro della Difesa italiano, non smentendo i suoi predecessori, ha ribadito in merito al possibile conflitto contro l’Iraq, la posizione dell’Italia: ..” Saremo alleati affidabili degli Stati Uniti”.....
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  2. #2
    Totila
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    Martino voleva dire che "siamo Fratelli .'. affidabili per gli Stati Uniti"...
    Ma parli per se, il massone!

  3. #3
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    Predefinito Primo Premio per l'Umorismo !!!

    Originally posted by Der Wehrwolf
    Con un giorno d’anticipo sulla data prevista dell’otto dicembre, il governo iracheno ha consegnato agli ispettori ONU, in base alla risoluzione 1441, la dichiarazione sulla consistenza dei propri arsenali.
    Il Generale Hussam Mohammed Amin, Capo del Comitato di Controllo Nazionale ha consegnato un dossier di 11.817 pagine in arabo ed in inglese, più numerosi CD.
    Il voluminoso documento arriverà a Vienna, sede dell’Agenzia Atomica, via Cipro e poi partirà per New York, dove finirà nelle mani dei Segretario Annan e di Hans Blix, capo degli ispettori ONU.
    Scetticismo da parte britannica, mentre l’amministrazione americana chiede tempo..per valutare l’attendibilità della documentazione pervenuta.....
    Se i dati forniti dovessero rivelarsi “ falsi “,il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si riunirà e varerà tutta una serie di misure atte a “ ristabilire la sicurezza e la pace “ nella regione...E ‘ palese che gli Stati Uniti con il loro cane da guardia britannico, non aspettino altro di riscontrare anche una sola virgola fuori posto, per scatenare un massiccio attacco aereo terrestre contro lo stato del vicino oriente. Per Bush- ha dichiarato -se l’Iraq non si disarmerà......provvederanno gli Stati Uniti ed i “ loro alleati “ a farlo, anche senza aspettare eventuali azioni delle Nazioni Unite...
    Sono settimane che oramai si sta intensificando la campagna multimediale anglo americana, tesa a screditare Saddam Hussein ed il suo governo. Dopo lo stop parziale imposto da Francia e Russia in sede ONU, che ha impedito agli americani di attaccare subito, ora sulla base della risoluzione 1441, gli Stati Uniti cercano il grimaldello per entrare militarmente in territorio iracheno o quantomeno destabilizzarlo quel tanto che basta, per mettere sotto il proprio controllo le immense riserve petrolifere, circa 112, 5 miliardi di barili.
    Sui soliti giornali e media uniformati al pensiero americanocentrico, compaiono “allarmanti” rapporti delle varie intelligence che denunciano ogni sorta di orrori in terra irachena...L’ultimo è quello del governo britannico, in cui Londra accusa il regime di Baghdad di “ crimini orrendi- torture sistematiche ( tagli di orecchi...amputazioni varie...ecc. )- di arresti indiscriminati...con una popolazione che per il 15% è già fuggita da quest’inferno....Addirittura si parla dell’amputazione della lingua per chi parla male di Saddam....e di ben 4000 prigionieri politici giustiziati in un solo giorno..
    Certamente la fantasia non è mancata a chi a steso il rapporto, che si rassomiglia tanto ad altri precedenti rapporti che riguardavano guarda caso tutti personaggi o governi “ invisi “ all’accoppiata Usa Gran Bretagna: Chi non ricorda le campagna iniziate già nella prima guerra mondiale nei riguardi delle truppe germaniche accusate di uccidere i civili?..........Per continuare nel secondo conflitto mondiale e poi via via fino al Viet Nam, Cuba, Panama, la Jugoslavia e l’Afganistan...dei nostri giorni.
    Ogni volta il nemico veniva presentato come un qualcosa di diabolico, negatore di ogni umanità e quindi da non meritare rispetto alcuno e alcuna attenuante. Dicasi lo stesso per la varie popolazioni, che venivano regolarmente “ liberate” sotto un diluvio di bombe di ogni genere, anche atomiche se necessario, come il Giappone ci ricorda tristemente. Ora è la volta dell’Iraq..domani chissà a chi toccherà la nuova “Inquisizione “ ...democratica.
    Intanto, nonostante la guerra non sia ancora stata ufficialmente dichiarata, il martirio della popolazione irachena continua..ogni giorno, come dimostrano le bombe cadute su Bassora recentemente, che hanno provocato la morte di numerosi civili. Il comando americano di Tampa, in Florida, si è limitato solamente a dire : ....L’attacco non ha preso di mira infrastrutture civili, ma era una risposta al fuoco d’artiglieria iracheno contro arerei alleati che pattugliavano la cosiddetta “ No Fly Zone “.
    ( le No Fly Zone- sono porzioni del territorio iracheno che sono interdette ai voli dell’aviazione di Bagdad-Esse arrivano da Nord fino al 36° parallelo e da Sud fino al 33° -Esse sono illegali, anche se gli americani e britannici hanno fatto il possibile per darne una parvenza di legalità, allacciandosi alla risoluzione dell’ONU n. 688 del 1991, ma inutilmente. Nonostante tutto aerei della RAF e dell’US AIR FORCE pattugliano i cieli iracheni-. - c’è da aggiungere che queste zone tagliano lo stato iracheno in tre fasce, una Kurda a Nord-una Araba Sunnita al centro e una Sciita al Sud-In principio anche l’Armee de l’Air francese pattugliava le due zone, poi Parigi si è dissociata per protestare contro l’ampliamento arbitrario delle due fasce di spazio aereo- Se l’intento di facciata, era di “proteggere “ delle minoranze etniche , esso è stato poi smascherato....con i Kurdi che vengono sistematicamente bombardati dai turchi..sotto gli occhi passivi degli angloamericani..
    Secondo il Washington Post, gruppi del congresso Usa hanno valutato il costo di una futura guerra nel vicino oriente, in circa 150-200 miliardi di dollari, questo ovviamente se il conflitto fosse circoscritto, in caso di allargamento le cifre potrebbero diventare da capogiro-La prima guerra del Golfo costò appena 7 miliardi di $, visto che il resto fu pagato dagli altri “alleati “ della coalizione...
    Ma per scatenare una guerra in piena regola è necessario oltre alla demonizzazione dell’avversario ,far credere all’opinione pubblica, che egli sia il detentore di chissà quali armamenti di distruzione di massa, di chissà quali sofisticate apparecchiature, di divisioni, di arerei, di missili...ecc.ecc..
    Un Iraq prostrato da oltre dieci anni di embargo duro e antiumanitario, viene presentato agli occhi del mondo, come una nuova Sparta d’Oriente, che risollevatosi dalla sconfitta del 1991, è riuscito a dotarsi in questi anni di un arsenale formidabile...Questo nonostante parte della sua popolazione continui a morire a causa dell’Uranio 238, quello contenuto nei proiettili sparati dagli aerei dei “liberatori” alleati e nonostante che, nella sua relazione davanti alla Camera dei Comuni, Scott Ritter, ex ispettore ONU ha dichiarato nel luglio di quest’anno : Tutte le armi chimiche-batteriologi e impianti nucleari sono state distrutte dalle squadre dell’ONU tra il 1991-98!
    I dati che compaiono sugli schermi televisivi, sulle pagine dei giornali, sulle principali riviste specializzate, danno il potenziale militare iracheno in costante aumento..anche se viene ammesso che non è possibile fare stime precise..
    L’Esercito Iracheno e diviso in quattro categorie: Guardia Repubblicana- Guardia Speciale Repubblicana-Esercito regolare e 5 Brigate dislocate a Baghdad
    Si stima che attualmente l’Esercito disponga di circa 300.000 uomini, ma presenta delle notevoli carenze dal punto di vista dell’equipaggiamento e dell’addestramento in generale. Fulcro dei reparti corazzati sono i MBT T72 russi, modificati in T 72 M1 adatti al particolare ambiente operativo, dove i più efficienti sono dati in dotazione alla Guardia Repubblicana ed il resto all’Esercito. Buona la presenza di sistemi controcarro, sia di fabbricazione occidentale che russa e dei pezzi d’artiglieria.
    L’Aviazione dell’Esercito dovrebbe contare su circa 500 aeromobili di cui circa 120 armati, ma qui non si conosce l’esatta situazione dal punto di vista della manutenzione, e quindi le stime vanno certamente ridimensionate.
    L’Aeronautica irachena , che prima della guerra del 1991 presentava una discreta capacità, almeno sulla carta, di difesa e offesa, ora ha solamente 13 Mirage F1-15 Mig 21- 15 Mig 23- 4 Mig 25- 5 Su 25- 15 Su 22- 1 Mig 29- 1 Su 24- 1 Il 76....una vera e propria armata multinazionale di aerei non certo all’avanguardia. Ma anche per l’aviazione vi è il grosso problema dei pezzi di ricambio , oltre al fatto che molti velivoli sono oramai superati.
    Per la Marina, il cui ruolo fu sempre subalterno alle altre forze armate, si crede che attualmente possa contare su circa 500-600 uomini con mezzi limitatissimi...
    Come si può facilmente dedurre da queste cifre, le forze convenzionali dell’Iraq sono veramente modeste ed in ogni caso non certo in grado d’impensierire alcuno.
    Ma ecco che “l’intelligence “ di Usa e Gran Bretagna puntare il dito sui pericoli derivanti dalla presenza di armi distruttive di massa -WMD- cioè chimiche , batteriologiche e nucleari.
    Si accusa l’Iraq di nascondere almeno una ventina di missili balistici Al Hussein- Al Samoud- Ababil- con gittate tra i 150 km oltre il confine, fino a 900 km oltre lo stesso.
    Inoltre nel Paese si sarebbero stivati numerosi quantitativi di aggressivi chimici e biologici e le ricerche in campo nucleare sarebbero riprese già dal 1998....
    Le forze convenzionali irachene, come abbiamo visto non sono in grado oggi come oggi di scatenare alcuna seria offensiva nella regione a causa di gravi carenze, sia di materiali, sia di armamenti di qualità, sia di truppe addestrate. Certamente come ogni nazione che si rispetti, anche l’Iraq ha il diritto-dovere di predisporre tutte le misure militari atte a garantire la propria indipendenza e la tutela dei propri interessi. Ma come “ minaccia al mondo “...francamente ....è difficile crederlo...
    Ben più pesanti e pericolosi sono gli arsenaliisraelo-americani e britannici, i primi, oltre ad avere armi sofisticate di prim’ordine, sono una potenza nucleare a tutti gli effetti, anche se ancor oggi negano l’evidenza...Se poi si esaminasse l’arsenale statunitense, ci accorgeremmo che in quanto ad armi distruttive di massa , è in grado di distruggere il mondo non una volta ma forse dieci volte. Nelle storia della guerra moderna, sono stati proprio gli americani ad utilizzare per primi le bombe nucleari su popolazioni indifese del nemico...
    Per quanto concerne le accuse fatte all’Iraq di disporre di armi WMD e di volerne il loro uso, sentiamo cosa ne pensa Scott Ritter, ex marine e vero e proprio esperto nel campo del disarmo militare, il quale ha partecipato per ben sette anni alla missione ONU in Iraq, in qualità di Ispettore.

    Le basi per un attacco contro l’Iraq da parte degli Stati Uniti esistono soltanto nel caso in cui vi sia un attacco iracheno contro gli Stati uniti...Penso che al di fuori degli Usa non vi sia alcun avvocato internazionalista che ritenga che la risoluzione 687-creazione dell’UNSCOM e messa al bando armi dell’Iraq che se non ottempera rischia intervento militare la cui competenza e dell’ONU- dia agli Stati Uniti carta bianca per intraprendere una guerra contro l’Iraq.....L’Iraq è quasi completamente disarmato dal 1998: abbiamo verificato l’eliminazione del 90-95 % delle armi di distruzione di massa....e insieme a queste di tutte le fabbriche utilizzate per produrre armi chimiche, biologiche e nucleari, missili balistici a lungo raggio ecc.....Il mancante 5-10% non costituisce necessariamente una minaccia e non costituisce nemmeno un programma d’armamento..Comunque il fatto che non siamo in grado di dire dove sia finito quel 5-10 % non significa che l’Iraq ne sia ancora in possesso...Non c’è nessuna prova che l’Iraq sia in possesso di questi materiali....L’Iraq ha dimostrato più e più volte la propria disponibilità a collaborare con gli ispettori.....Coloro che avevano il dovere di eseguire questa risoluzione-per esempio gli Usa- in realtà ne hanno violato i termini utilizzando il diritto d’accesso a operare all’interno dell’Iraq...per compiere azioni di spionaggio...Quando lascia l’Iraq nel 1998, dopo la fine delle ispezioni ONU, l’infrastruttura e gli stabilimenti erano stati eliminati al 100%.Su questo non c’è alcun dubbio....Tutti gli strumenti e le fabbriche erano state distrutte...Possiamo dire inequivocabilmente che l’infrastruttura industriale di cui l’Iraq ha bisogno per produrre armi nucleari è stata eliminata....Per riacquistare una potenza nucleare l’Iraq dovrebbe ricostruire da zero le proprie capacità di arricchimento e produzione, a un costo di decine di miliardi di dollari...Quando il Vice presidente Cheney afferma che l’Iraq potrebbe costruire una bomba atomica in due anni e mezzo..dice una sciocchezza....anche perché ogni volta che si fa pressione sul Vice presidente per sapere su cosa si fondino queste dichiarazioni, loro si rifanno sempre alla “ testimonianza “ di Richard Butler, il mio ex capo, un diplomatico australiano ( passò informazioni al governo americano CIA-la Francia aveva la certezza che Butler lavorasse per conto della Cia) e di Khidre Hamza, un disertore iracheno..che afferma di essere il costruttore di bombe di Saddam...Il verbale dell’ONU sul disarmo dell’Iraq dal 1991 al 1998 è indiscutibile..è documentato... abbiamo eliminato il programma nucleare e per ricostruirlo l’Iraq avrebbe dovuto intraprendere attività facilmente rilevabili dai sevizi d’intellgence.....Per le armi chimiche ne abbiamo distrutte migliaia di tonnellate con un inceneritore che ha lavorato per anni a tempo pieno...
    Abbiamo mantenuto una stretta osservazione, tramite satellite ed altri mezzi.. se l’Iraq stesse producendo armi chimiche oggi, ne avremmo delle prove inconfutabili, non c’è il minimo dubbio......E per finire le armi batteriologiche...Abbiamo monitorato gli impianti di armi biologiche più di qualsiasi altra categoria, ispezionando più di mille luoghi....Oggi l’Iraq non è in possesso di armi batteriologiche. ( intervista a Scott Ritter, di William Rivers Pitt -Fazi Editore )
    Questo è quanto ci dice un ex marine degli Stati Uniti, certamente non sospettabile di simpatie filo irachene, posizione sostenuta anche dal portavoce del Quai d’Orsay di Parigi -Ministero degli Esteri-
    Le stesse sanzioni, che stanno duramente mettendo alla prova la popolazione civile irachena, poetavano essere tolte nel 1998 . Sulla stessa lunghezza d’onda erano i Russi ed i Cinesi.
    A causa di queste criminali sanzioni, la popolazione irachena sta subendo un vero e proprio genocidio.
    Le vittime dovute all’uranio impoverito aumentano di giorno in giorno, alle quali si uniscono quelle per malattie e denutrizione. Si stima in circa 90.000 il numero dei bambini che muoiono in Iraq ogni anno, dei quali ogni mese circa 5000 bambini in età inferiore ai cinque anni ed oltre 4000 quelli in età superiore...
    Un vero e proprio “ fiore all’occhiello” dei liberatori angloamericani....
    L’attività economica è crollata e la moneta nazionale è svalutata del 20.000%, le scuole chiuse sono circa 8000 e la situazione sanitaria generale è quella dei primi del 1900...La speranza di vita è calata da 61 anni a 46 anni per gli uomini e 64 e 57 per le donne....
    A Baghdad i bambini con ritardi sullo sviluppo sono il 15%, e nel Sud del Paese sono il 18%..la mortalità infantile è passata dal 23 per mille del 1990 al 92 per mille del 1995 ed al 130 per mille del 1998!
    Il dottor Alnuri, responsabile della Croce Rossa ci dice: nel 1998 sono morte ben seimila persone a causa della dissenteria, perché veniva utilizzata acqua non potabile..intanto i bombardamenti americani distrussero con un missile un importante impianto di depurazione dell’acqua presso Baghdad.. -Obiettivo Iraq-L.M.Benjamin-Editori Riuniti-
    Dati questi, che da soli basterebbero a far portare gli Stati Uniti e tutta la sua amministrazione davanti ad un tribunale internazionale..
    Ma alla luce di quanto detto da Scott Ritter è facile comprendere quali che sono i reali piani di Washington e Londra; non solo i ricchissimi giacimenti petroliferi iracheni, ma anche l’obiettivo geopolitico non dichiarato, di isolare sempre più la Russia, circondandola di paese ostili, e quindi riducendo la sua proiezione strategica nel mondo. Non va pure tralasciato l’aiuto al fedele alleato sionista, che non vuole assolutamente vedere crescere nella regione possibili temibili avversari...che possano compromettere la sua politica d’espansione e sopraffazione ai danni del popolo palestinese.
    Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni, alla luce di quanto dichiarato dal legittimo governo iracheno nel dossier consegnato ai funzionari ONU. Certamente la guerra, per ora verbale e psicologica , scatenata dagli Usa continuerà in tutta la sua virulenza e faziosità, per chè l’obiettivo è uno solo : rovesciare il governo di Baghdad e mettere sotto tutela l’Iraq, indipendentemente da quello che troveranno o non troveranno gli ispettori ONU.
    Così infatti si esprime il Consigliere per la Sicurezza nazionale Condoleezza Rice, che riporta il Bush pensiero: Qualunque cosa trovino gli inviati del Consiglio di Sicurezza, l’America ha “solide basi per affermare che l’Iraq possiede armi di distruzione di massa”....
    Intanto secondo gli ultimi sondaggi, crescono nel mondo i sentimenti antiamericani . E’ quanto emerge da un indagine condotta in Usa, dal Pew Reasearch Center for The People and the Press ed Herald Tribune International.
    In 35 Paesi su 42 dove è stata posta la domanda sulla “ campagna antiterrorismo americana”, gli intervistati si dicono sì ad essa favorevoli, ma la maggioranza dei tedeschi, russi e francesi è convinta che gli Usa vogliano intervenire in Iraq solo per controllarne le ricchezze petrolifere....In Turchia, da sempre fedele alleato americano in ambito Nato, il sostegno alla politica Usa è crollato dal 52% al 30 % ed in tutti i Paesi arabi il calo è ancora più vistoso. In Egitto ben il 69% si è detto contrario alle azioni Usa.....
    In ultima una nota di colore, se così dobbiamo chiamarla. Anche il Ministro della Difesa italiano, non smentendo i suoi predecessori, ha ribadito in merito al possibile conflitto contro l’Iraq, la posizione dell’Italia: ..” Saremo alleati affidabili degli Stati Uniti”.....

    (si parla dell'Irak, non di S.Marino).....non ci sarebbero arresti indiscrimanati e/o torture..........a screditare (???) Saddam Hussein........come ogni nazione che si rispetti, anche l'Irak........ governo leggittimo dell'Irak........90,000 bambini muoioni di fame (dove vanno i soldi del petrolio? Nei "palazzi" di Saddam, 800 vasti 800 volte il vaticano?)...........adesso manca Dario Fo e' poi saremma al completo.
    Comunque, grazie! Da quando e' morto Toto, storie cosi non se ne sentono piu'.................
    -N-

 

 

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