metto qui quest'articolo, magari non è il posto giusto, di tanti per iniziare a parlare di quelle razze di cani considerate pericolose....
inizio con il dobermann, razza che conosco un pò + delle altre in quanto nella mia cane c'è ghibli, n bellissimo elemento di questa razza....
appena potrò posterò articoli anche delle altre razze....
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IL CANE TOTALE
Forse il signor Dobermann non aveva intenzione di creare una razza, quando incrociò alcuni cani col solo proposito d'ottenere soggetti che lo affiancassero nel suo lavoro. I risultati furono però entusiasmanti e oggiquesto cane, che porta il nome dal suo creatore, è tra le razze + diffuse al mondo: da difesa, da lavoro o da famiglia, è un animale completo e di indubbia bellezza, intelligente e sensibile, capace di svolgere al meglio innumerevoli mansioni.
Friederich Louis Dobermann (1834-1894) sbrigava diverse mansioni per conto del comune di Apolda, nel Thuringen (Germania), incluse quelle di accalappiacani e di esattore delle tasse. Non doveva essere impresa facile riscuotere i tributi dagli indempienti, ne andarsene in giro con le somme incassate, senza allertare predoni e rapinatori. Perciò Dobermann ritenne opportuno farsi accompagnare da cani che lo proteggessero e, benchè non possedesse alcuna conoscenza specifica in fatto d'allevamento, pensò di plasmare il cane ideale per quella funzione, fedele, impavido e aggressivo, accoppiando tra loro i soggetti che reputava più idoeni allo scopo.
La leggenda narra che per testare dei cani da inserire in riproduzione, Dobermann si limitasse a rinchiuderli nel recinto del suo branco: se il nuovo arrivato non veniva ucciso, entrava a far parte della selezione. Non sapremo mai se le cose siano andate effettivamente così, perchè purtroppo ne lui ne i suoi compagni d'avventura, Rebel e Stegmann, lasciarono tracce scritte circa i metodi adottati e gli incroci effettuati. Oggi si può solo supporre quali razze furono coinvolte, ma non conosciamo la formula esatta che, al di là d'ogni più rosea aspettativa, diede vita ad uno dei cani più amati del mondo.
Nel 1898 la rivista tedesca "Unsere Hunde" pubblicò un articolo dove si leggeva che i primi cani utilizzati da Dobermann erano figli di una Pinscher grigio-blu, accoppiata ad un incrocio di Boucher (il cane dei macellai)e poi incrociati nuovamente con dei Pinscher. Questa razza, di taglia variabile da piccola a media, in effetti era molto diffusa a quell'epoca; gli stessi soggetti di Dobermann furono chiamati inizialmente i "Pinscher di Dobermann". Per quanto concerne le altre razze che forse parteciparono alla formazione del Dobermann attuale, alcune delle quali sono documentate nei pedigree dei soggetti dell'epoca, rimandiamo il lettore alla nostra scheda d'approfondimento.
Molti cinofili s'interessarono ai cani di Dovermann e, dopo la sua morte, proseguirono l'opera di selezione intrapresa. Grazie al giudice ed allevatore OTTO GOLLER (allevamento von Thurigen) il Dobermann fu riconosciuto ufficilamente nel 1898 e l'anno seguente, ad Apolda, nacque il primo club di razza, al quale presto ne seguirono molti altri in tutta la Germania, unificati poi nel 1921 in un unico club nazionale. Un altro importane allevatore fu Goswin Tischler (allevamento von Gronland): i suoi cani Graf Belling e Gerhilde furono i primi dobermann ad essere iscritti ai registri genealogici ufficiali e un suo soggetto, Prinz Matzi, il primo ad ottenere il titolo di campione.
Il Dobermann si diffuse rapidamente in tutta la Germania (al'esposizione di Colonia, nel 1910, furono presenti ben 105 esemplari) e nel mondo: Svizzera, Francia, Olanda, Spagna, Austria ed Europa tutta, ma anche Canada, America e Sud America ebbero presto i loro primi esemplari importati. In italia i primi esemplari iniziarono a vedersi intorno al 1928 ed il primo allevamento venne fondato nel 1932. Solo in Gran Bretagna il Dobermann fece il suo ingresso tardivamente (1947) rispetto ad altre nazioni: tra le possibili cause vi era anche la lunga quarantena cui tutti i cani importati dovevano essere sottoposti.
Pensato dal suo ideatore come formidabile cane da difesa personale, il Dobermann è sempre stato impiegato inqualche importante mansione ed anche oggi, per questa razza, la Federation Cynologique Internationale (FCI) prevede una prova di lavoro obbligatoria ai fini del campionato. Lo standard spedifica come il Dobermann possieda "tutte le qualità del cane da compagnia, da difesa e da utilità, e si adatta i maniera eccellente a vivere in famiglia ".
Non erano xò così docili i primi cani selezionati, tanto che lo storico Horowitz non esitò a definirli "estremamente feroci" e, benchè tra le prime mansioni vi fossero anche quelle di bovaro e di cane da traino leggero, fu presto chiaro che animali così coraggiosi, addestrabili e combattivi, si sarebbero rivelati preziosi collaboratori per la polizia e l'esercito. I Dobermann, infatti, furono ampliamente impiegati nei conflitti del Ventesimo secolo: svolgevano principalmente i ruoli di portatordini e di sentinelle, oppure erano utilizzati per la ricerca dei feriti o di postazioni nemiche. Anche oggi in molti paesi, tra i quali la madrepatria Germania, polizia ed esercito si avvalgono dell'ausilio di questi cani.
Relegarlo al mero compito di guardiano, confinato in giardino o nel cortile di qualche capannone, è un grave errore: il Dobermann non è nato propriamente come cane da guardia, bensì da difesa personale, perciò a bisogno di vivere a stretto contatto col suo compagno umano e interagire constantemente con tutta la famiglia. Questa non lieve differenza spiega perchè molti cani della razza, abbandonati alla solitudine di un recinto, esternino la loro sofferenza con continui vocalizzi (nel tentativo di richiamare l'attenzione).
Inoltre il loro mantello raso e privo di sottopelo non è sufficiente per difenderli adeguamente dal freddo invernale e richiede,nelle giornate, + gelide, la protezione di un cappotto. Diciamolo poi chiaramente: un Dobermann impiegato unicamente come antifurto e non coinvolto in attività + complesse è uno spreco, un insulto alla sua intelligenza. Questi cani possiedono grandi capacità d'apprendimento e voglia di fare, qualsiasi attività sportiva sarà per loro 8e per il conduttore) fonte di soddisfazione e di sfogo per le inesauribili energie che possiedono.
Tra le attività + idonee per questo atleta, dotato di agilità, velocità, prontezza d'esecuzione e dinamismo, va senz'altro segnalata l'Agility, uno sport estremamente attivo che ha anche il potere di consolidare l'affiatamento tra il cane ed il suo conduttore.
L'alta addestrabilità del Dobermann lo rende idoneo anche all'Obedience, purchè non lo si annoi con esercizi troppo ripetitivi e si sia in grado di frenare il suo entusiasmo che, altrimenti, può essere penalizzato per la precisione dìesecuzione, un fattore fondamentale per questa disciplina. L'impiego in Protezione Civile può dare ottimi risultati, nella ricerca in superficie e su macerie (dove il Dobermann può esibire il suo eccellente olfatto). A causa del pelo raso non è adatto, invece, come unità cinofila da valanga.
Sono ancora tantissime le attività che si possono intraprendere con questi cani e non sono da trascurare, per i soggetti + equilibrati, l'impiego in pet-therapy o la guida per i non vedenti.Qualsiasi sia l'utilizzo o la disciplina intrapresa, l'importante è non dimenticare che per il Dobermann è vitale rendersi utilee dare sbocco alle sue energie ed alla sua intelligenza. Se siete cinofili esperti, sensibili, dinamici e amanti delle sfide, allle quali il vostro amico non mancherà di sottoporvi, questa è la razza che fa per voi.