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  1. #11
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    Predefinito vedo che sei

    più leghista di me!

  2. #12
    Veneta sempre itagliana mai
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    '' E' in gran parte merito di Luca Cordero di Montezemolo se la Juventus non si rivolse ai tribunali ordinari '' (Joseph S. Blatter - Presidente F.I.F.A. - Dicembre 2007)
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    Predefinito

    Originally posted by tony
    c'e' grande confusione sotto il cielo..ma io contesto sopratutto i titoli della destra per legiferare in tali materie...
    non credo proprio basti il consenso elettorale, neanche e anzi sopratutto in un contesto maggioritario...

    Eh già per la sinistra andava bene votare delle riforme con soli 4 voti di scarto qui anche se ce ne sono a decine in più va mica bene eh?.........se così non fanno non si muove foglia che ciampi e accoliti non voglia.....ueh....raga è tempo di finirla con le vacche grasse eh?....ad ognuno le proprie responsabilità......e ai cittadini è ora e anche passata che sappiano a chi rivolgersi quando subiscono un torto un'ingiustizia o un sopruso.......e a quelle regioni che sono abituate a spendere e a spandere perchè tanto sanno che c'è papà Stato è ora che riordino le idee e comincino a far quadrare i conti....questo si chiama devoluzione o federalismo come cacchio volete.....ogni centesimo prodotto deve restare in loco, fatto salvo quello che serve per mandare avanti le materie che rimangono dello Stato......che mi pare siano Moneta, Esteri, Interni....e qualcos'altro, e un fondo di solidarietà....tutto il resto, ripeto deve rimanere dove il reddito è prodotto.....spetterà poi alle regioni destinare come meglio credono i propri fondi, se faranno male.........si sa di chi è la colpa e alle elezioni i cittadini ne sapranno trarre le ovvie conseguenze.....tanta paura di tutto ciò?Calvin mi meraviglio di te....ma se dicono che addirittura è la riforma messa in atto dall'Ulivo che è una vera e propria secessione...ma che ti prende osti?......sei sicuro di aver letto e valutato bene la questione?....mah.....

  3. #13
    Veneta sempre itagliana mai
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    Predefinito

    Originally posted by tony
    bossi continuera' a logorare l'alleanza di governo, rendendola sempre meno presentabile e farà emergere tutte le sue contraddizioni cercando di trarne profitto...
    dunque la sua è un'opera meritoria...ahahahhahahhahahhah

    Mi spiace per te.....purtroppo e anche x me perchè vedo come il fumo negli occhi questa alleanza di pappamolle, ma Bossi sa bene di non avere alternative se esce dalla cdl per lui è finita....mentre ora sta riacquistando punti perchè sta dimostrando all'elettorato che pur tra enormi difficoltà qualcosa riesce a fare e ottenere....inoltre tutti sti freni da parte dei diccì non sono altro che un vantaggio x lui xchè stanno dimostrando agli occhi della gente che sono loro che non vogliono le riforme perchè legati al vecchio sistema, inoltre la sinistra che continui pure in questa opera di mistificazione.....vorrà dire che tornerà a governare nell'anno di marco caco......saluti

  4. #14
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    Predefinito Carlo Azeglio Ciampi, per....

    ...un lettore italiano dei giornali di ieri, ha impresso una svolta al suo settennato e ha deciso di diventare un giocatore, in prima persona, nella partita politica in corso. Dicono che vuole mettersi di traverso alle riforme istituzionali, e indurre la maggioranza del Parlamento a desistere dal "cambiare a pazzi la Costituzione", il che diventa un ghiotto "fare a pezzi la Costituzione" nella scuola di mistificazione del giornalismo politico tabloid. La circostanza è falsa. Anche molti leghisti ci hanno creduto, perchè sono di tempewramento caliente e impulsivo, ma è falsa lo stesso.
    Il Quirinale ha svolto in serenità considerazioni perfettamente in linea con la sostanza politica del suo profilo in questa prima metà del mandato: garantire un ordinato procedere, e un compimento, del meccanismo di alternanza politica alla guida del governo che con la vittoria della coalizione di centrodeestra, dopo cinque anni filati di governo dell'Ulivo, ha fatto la sua prima, storica prova.
    Niente più ribaltoni, niente culture o comportamenti da regime, niente ostruzionismo lobbistico capace di paralizzare la volontà politica delle maggioranze o di disarmare sul piano delle garanzie la facoltà di controllo parlamentare delle opposizioni (ricordiamo i tre ribaltoni ulivisti nei cinque anni del suo governo, e la buona possibilità che quello attuale ha di portare a compimento il suo mandato).
    Questo è quel che conta davvero, il resto è propaganda e strumentalizzazione mal dissimulata.

    Qualunque italiano serio auspica, come il presidente della Repubblica, che la Costituzione sia cambiata con disciplina e senso dello Stato: massimo consenso possibile, dialogo civile anche nella gestione dei passaggi conflittuali, una procedura "a disegno" piuttosto che un frazionamento di interventi sulle norme, a seconda delle maggioranze pro tempore o di maggioranze occasionali.
    E alla fine decide il Referendum, cioè la volontà sovrana dei cittadini elettori.
    Ciampi ha rappresentato questo auspicio di buon senso con chiarezza esemplare, ma niente del suo discorso autorizza, a parte le interpretazioni o i giochi di entourage, a pensare che il Quirinale voglia decidere in merito alle riforme al posto del decisore unico e assoluto, il Parlamento.
    Il discorso, letto senza il filtro mistificatorio di una informazione politicamente sleale verso il presidente, rivela una cura quasi maniacale nella ricerca del giusto equilibrio.

    E'vero, come dice Umberto Bossi, che al tempo in cui il centrosinistra fece una riforma costituzionale sconsiderata e occasionale, propagandistica (eravamo sotto le elezioni politiche), la voce del Quirinale non si udì, ed è stato un errore da parte sua, o una sottovalutazione del problema, o una lucida scelta.
    Ma la faziosità e l'interventismo non abitano in quel Palazzo, hanno sede casomai nelle agenzie di manipolazione e cottura delle notizie di giornata.


    saluti

  5. #15
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    Predefinito E giusto per evitare interventi...

    ...provocatori non c'è niente di meglio che partire dalla fonte.

    Dal sito del Quirinale ecco parte dell'intervento del Presidente:

    Ciampi: "La strada del dialogo è la sola percorribile in direzione di una visione di largo respiro dei problemi istituzionali"

    Palazzo del Quirinale, 18 dicembre 2002
    Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi intervenendo alla cerimonia per lo scambio degli auguri di Natale e Capodanno con le Magistrature della Repubblica, svoltasi al Palazzo del Quirinale, ha tra l'altro detto:
    "La strada del dialogo è la sola percorribile in direzione di una visione di largo respiro dei problemi istituzionali, che eviti modifiche parcellari difficilmente iscrivibili in un disegno organico. La Costituzione non si presta ad essere riformata pezzo a pezzo ad ogni cambio di maggioranza, pena la coerenza e la stabilità delle istituzioni. Auspico, in proposito, che siano non soltanto apprezzati, ma ascoltati ed accolti gli appelli dei Presidenti delle Camere - anche di recente ripetuti - alla necessità di un dialogo costruttivo tra maggioranza e opposizione, affinché le riforme istituzionali possano realizzarsi con il più largo consenso Per quanto riguarda, in modo particolare, la modifica della forma dello Stato in senso federalista, essa deve tener conto di ciò che, in materia, si progetta in ambito europeo e delle esigenze di tutti gli enti locali: Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni. Stella polare di ogni riforma deve essere l'articolo 5 della Costituzione, che vuole la Repubblica una e indivisibile. Se si indebolisce siffatto principio basilare, non si ha riconoscimento e promozione delle autonomie locali - valore consacrato nella stessa norma costituzionale - ma allentamento della coesione nazionale, con sacrificio del principio di solidarietà che è una linea guida della nostra Carta Costituzionale. E' proprio la Repubblica una e indivisibile che conferisce il crisma della legalità costituzionale alla richiesta di maggiore autonomia del governo locale, volta ad esaltarne le funzioni di avvicinamento ai cittadini e di trasparenza nella gestione della cosa pubblica. Governo, Maggioranza e Opposizione lo hanno affermato in termini chiari, mostrando che sui temi centrali della vita della Nazione non è venuto meno quell'idem sentire de republica che fa dell'Italia uno Stato degnamente inserito, con un rango di primo piano, tra le democrazie del mondo".

    saluti

  6. #16
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    Predefinito

    ...Scusate ma...Ciampi.."persuasore morale"?...) Dove sta scritto nella costituzione. E,sopratutto...2) Chissenefrega!

  7. #17
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    Predefinito la riforma dell'ulivo

    cara pensiero la riforma dell'Ulivo era penosa e vergognosa, come tu hai ricordato, per il metodo con cui è stata approvata. Il disegno di legge del centrodestra, io l'ho letto e meditato a lungo, è un testo risibile, nel senso che non è serio e se noi avessimo ancora una capacità di cirtica in questo paese lo vedremmo smontato pezzo a pezzo. Invece è più probabile vedere smontato il paese. Poichè io ho grande considerazione politica di Bossi e nessuna di Berlusconi, che con Bossi firma il testo, credo che Bossi abbia una strategia diversa, e Berlusconi che è fesso, abbia abboccato: la spaccatura del paese, grazie non al provvedimento in sè ma alla mancanza di una prospettiva unitaria che dovrebbe impostare la riforma e che invece manca completamente.
    Insomma, se un governo vuole la riforma federale dello Stato italano e la modifica costituzionale per autorizzarla, procede solennemente con un fior di disegno di legge che spiega tutti i passaggi necessari e opportuni e non con quattro fesserie come quelle che ho letto e può leggere chiunque recuperi il testo in questione dagli atti parlamentari.
    Poi non è detto che Bossi ci riesca a realizzare questo intento e Berlusconi non si svegli. Per cui può darsi solo che lui cui provi e poi veda se riesce o meno.

  8. #18
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    Predefinito Berlusconi il fesso...

    ...firma il programma elettorale con Bossi, "federalismo", concludendolo con Fini, "presidenzialismo".

    Nessuno dei tre è fesso: Bossi ha solo più fretta degli altri, dovendo gestire la parte più "esposta" e più "debole" della coalizione.

    Tutto quà.

    saluti e auguri

  9. #19
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    Predefinito mi spiace aver usato un termine

    che appare irriguardoso nei confronti della capacità del presidente del Consiglio, ma caro Mustang, ma il problema è proprio dato da questa discrasia dei tempi. Ossia se uno vuole modificare la carta fondamentale dello Stato deve avere piedi di piombo e ben chiaro che cosa esattamente voler fare.
    Noi abbiamo una storia unitaria molto recente e come tutti sanno frastagliata e temo, questo devo anche dirti che è un mio giudizio, che i tre livelli elettorali in cui si esprime il paese, sono stati un errore gravissimo che avrà il suo peso nel momento in cui si ridiscute della struttura nazionale e che occorre eguagliare subito e non dopo. Cioè non è che noi abbiamo semplicemente una devoluzione di alcuni poteri alle regioni su materie che, con tutto il rispetto, le regioni non dovrebbero mettere bocca, tipo la scuola. Noi abbiamo una devoluzione dei poteri, una precedente modifica dell'articolo cinque della costituzione e un diverso sistema elettorale che elegge il presidente della regione direttamente ed i vertici del paese attraverso un passaggio parlamentare. Chi lo dice che domani si faccia il presidenzialismo o il premierato che pure dovrebbro essere statti gli architravi di una riforma federale dello Stato? Perchè noi domani potremmo avere regioni con la sufficiente indipendenza per dire no al governo centrale su temi vitali dell'unità del Paese, proprio in quanto i governatori rispondono al popolo della loro regione e il presidente del Consiglio al Parlamento. A me non sembra che sia stata sufficientemente meditato che il primo in Italia a parlare di lega padana, fu un presidente di regione, la più rossa d'Italia, il presidente della Regione Emilia Romagna, Guido Fanti, nel 1975, che voleva più autonomia dai governi democristiani di Roma e ambiva a far penetrare il modello emiliano nel nord del paese.
    E se domani i presidenti della regione del nord si mettono di traverso, come tanti settori della maggioranza e buona parte dell'opposizione contro il disegno di legge presidenziale? E se fra dieci ann un presidente della regione schiera la sua polizia contro una decisione del governo? O semplicemente decide di non condividere che so l'impegno militare che il governo italiano offre alla sua alleanz e ha i poteri per farlo ne negozia una con un paese nemico? Io credo che in politica bisogna pensare a tutti gli scenari possibili e non solo a quelli ottimali, anche leggendo la storia di questo paese. Berlusconi ha la forza per porre sul piatto della maggioranza la riforma dei vertici istituzionali con la determinazione con cui Bossi pone quella federale? Ho l'impressione di no. Il capitano d'industria milanese a Milano, a Roma diventa cardinale fra i vescovi, attento a non calpestare a nessuno lo strascico. Sinceramente, non è il premier a cui ambivo.

  10. #20
    Veneta sempre itagliana mai
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    Predefinito Re: mi spiace aver usato un termine

    Originally posted by calvin
    che appare irriguardoso nei confronti della capacità del presidente del Consiglio, ma caro Mustang, ma il problema è proprio dato da questa discrasia dei tempi. Ossia se uno vuole modificare la carta fondamentale dello Stato deve avere piedi di piombo e ben chiaro che cosa esattamente voler fare.
    Noi abbiamo una storia unitaria molto recente e come tutti sanno frastagliata e temo, questo devo anche dirti che è un mio giudizio, che i tre livelli elettorali in cui si esprime il paese, sono stati un errore gravissimo che avrà il suo peso nel momento in cui si ridiscute della struttura nazionale e che occorre eguagliare subito e non dopo. Cioè non è che noi abbiamo semplicemente una devoluzione di alcuni poteri alle regioni su materie che, con tutto il rispetto, le regioni non dovrebbero mettere bocca, tipo la scuola. Noi abbiamo una devoluzione dei poteri, una precedente modifica dell'articolo cinque della costituzione e un diverso sistema elettorale che elegge il presidente della regione direttamente ed i vertici del paese attraverso un passaggio parlamentare. Chi lo dice che domani si faccia il presidenzialismo o il premierato che pure dovrebbro essere statti gli architravi di una riforma federale dello Stato? Perchè noi domani potremmo avere regioni con la sufficiente indipendenza per dire no al governo centrale su temi vitali dell'unità del Paese, proprio in quanto i governatori rispondono al popolo della loro regione e il presidente del Consiglio al Parlamento. A me non sembra che sia stata sufficientemente meditato che il primo in Italia a parlare di lega padana, fu un presidente di regione, la più rossa d'Italia, il presidente della Regione Emilia Romagna, Guido Fanti, nel 1975, che voleva più autonomia dai governi democristiani di Roma e ambiva a far penetrare il modello emiliano nel nord del paese.
    E se domani i presidenti della regione del nord si mettono di traverso, come tanti settori della maggioranza e buona parte dell'opposizione contro il disegno di legge presidenziale? E se fra dieci ann un presidente della regione schiera la sua polizia contro una decisione del governo? O semplicemente decide di non condividere che so l'impegno militare che il governo italiano offre alla sua alleanz e ha i poteri per farlo ne negozia una con un paese nemico? Io credo che in politica bisogna pensare a tutti gli scenari possibili e non solo a quelli ottimali, anche leggendo la storia di questo paese. Berlusconi ha la forza per porre sul piatto della maggioranza la riforma dei vertici istituzionali con la determinazione con cui Bossi pone quella federale? Ho l'impressione di no. Il capitano d'industria milanese a Milano, a Roma diventa cardinale fra i vescovi, attento a non calpestare a nessuno lo strascico. Sinceramente, non è il premier a cui ambivo.

    Bah......sarò anche tonta, ma io purtroppo, dico purtroppo e te lo sai bene perchè tutto sto catastrofismo e pericolo per la tua tanto amata unità del paese, Calvin sinceramente non lo vedo, c'è il decreto la Loggia già pronto per essere approvato che darà seguito a quella riforma dell'ulivo, con le sue leggi attuative.......mah....sinceramente sarà che sono in confusione di lavoro ma ci ho capito anche ben poco di tutte queste tue perplessità e paure......al governo non c'è il solo Bossi e Berlusca, mi pare ci sia anche un Fini che credo a quanto tenere per l'unità del paese non è secondo a nessuno, credo....mah......non è che volete anche voi per quel poco che contate seguire le orme degli amici del l'angiolino bello?........mi sa che in questo paese pur di non cambiare na virgola basta tirar fuori che è in pericolo l'unità del paese e si blocca tutto........fosse vero dico io......ciao e augurono chissà che il S.Natale non ti schiarisca meglio le idee caro Calvin, un abbraccio........

 

 
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